Sul Titanic

Con l’energia eolica e solare i siciliani risparmieranno un sacco di soldi. Ecco come

Condividi

A risparmiare saranno i comuni cittadini, ma anche le imprese. Come chi ha già installato i pannelli ad energia solare e non paga più la bolletta per la fornitura di energia elettrica. O come il titolare di un’azienda di consegne che, in un anno, ha risparmiato 40 mila euro di gasolio. E’ vero, in Sicilia c’è ancora poca informazione. Ma è in dirittura d’arrivo il Piano energetico ambientale regionale che darà ai cittadini la possibilità risparmiare un sacco di soldi  

di Mario Pagliaro
chimico, primo ricercatore al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

Le recenti proteste della popolazione di Linosa, da settimane priva di
gasolio e benzina con cui alimentare i motori a combustione interna di
auto, scooter e furgoni, rivela come sia l’obsolescenza tecnologica a
rendere ancora oggi il petrolio raffinato un bene di importanza
primaria.

A poche centinaia di km di distanza, a Carini e Marsala, consigliato
da un giovane ingegnere siciliano, l’imprenditore titolare dell’azienda
di consegne guarda i suoi furgoni elettrici ricaricarsi alle due prese
della ‘colonnina’ di ricarica alimentata dall’impianto fotovoltaico
sul tetto della sua azienda e constata soddisfatto come abbia azzerato
ormai da oltre due anni la spesa di 800 euro al mese necessari ad
acquistare il gasolio (sono già oltre 40mila euro risparmiati).

In pratica, adesso tutta l’energia generata (anche in inverno)
dall’impianto fotovoltaico non va più in rete, come avviene per la
quasi totalità dell’energia fotovoltaica generata in Sicilia, ma va ad
accumularsi nelle moderne batterie agli ioni di litio che alimentano
tutte le auto elettriche del mondo.

Che nel mondo, appunto, ormai sono svariate milioni: così tante che
anche in Europa, dove pure non esiste una sola fabbrica di
accumulatori agli ioni di litio per auto, esiste ormai un florido
mercato dell’usato. Come sanno i tanti italiani che vanno a comperare in Francia la loro auto elettrica usata con 30-35.000 km già percorsi ad un prezzo inferiore ai 10mila euro (COME POTETE LEGGERE QUI).

Lo stesso possono fare i residenti delle isole minori italiane:
sostituendo l’auto e lo scooter a gasolio e a benzina con un veicolo
elettrico moderno, e dotando ogni casa ed azienda di un impianto
fotovoltaico per ricaricare, gratis, i propri veicoli.

Costi proibitivi? Niente affatto: un impianto da 6 kW (chilowatt) di qualità come quelli installati in tutta la Sicilia da un’associazione ambientalista del
catanese, costa meno di 6mila euro. Chiavi in mano: ovvero, il cliente
non deve far nulla oltre a commissionarlo, se non mettere a
disposizione il tetto o una piccola superficie davanti casa dove installare una pensilina fotovoltaica.

Lo stesso vale per l’illuminazione pubblica, i cui costi ormai fuori
controllo portano molti Comuni a ritrovarsi con bollette raddoppiate a
causa della morosità (COSA CHE AVVIENE IN SICILIA, COME VI ABBIAMO RACCONTATO QUI).

E’ sufficiente fare come avvenuto di recente a Realmonte, oppure nel Parco della Salute di Palermo: dove due aree sul lungomare sono illuminate gratuitamente con i lampioni fotovoltaici.

E a chi pensa che si tratti di soluzioni adatte solo per parchi e
giardini, basta l’esempio della strada litoranea di Ippona (foto a destra), la moderna Annaba in Algeria, dove oltre 8 km di strada un tempo buia sono illuminati da
oltre 200 lampioni fotovoltaici di nuova generazione.

Sole e vento. Basta infatti installare un’elegante quanto efficiente
minipala eolica, ed ecco che gli impetuosi venti che investono le
piccole isole praticamente tutto l’anno diventano una fonte di
preziosa elettricità che, di nuovo, è possibile utilizzare tanto per
la ricarica dei veicoli elettrici che per dare corrente
all’abitazione.

E il freddo, e l’umidità che affligge le abitazioni delle isole? Adesso ogni volta che torna nel suo dammuso a Pantelleria, il proprietario che su nostro consiglio, due anni fa, vi fece installare un singolo pannello solare ad aria sulla facciata esposta a Sud, lo trova caldo e asciutto anche nei mesi invernali (foto sopra). Ogni giorno, non appena è raggiunto dai raggi solari del mattino il pannello inizia a scaldare l’aria immettendola nell’abitazione grazie ad una piccola ventola alimentata da un modulo fotovoltaico integrato al pannello fototermico.

Sembrano sogni. Ma non è così. Da oltre 3 anni il signor Stefan Oexle-Ewert, ricarica ogni giorno la sua utilitaria elettrica collegandola alla presa di ricarica (wallbox) dell’impianto fotovoltaico da 17 kW sul tetto della sua azienda a Weingarten, in Svevia. Nel momento in cui è disponibile energia in esubero, la colonnina di ricarica si attiva e in automatico inizia ad inviare
corrente per la ricarica dell’auto, senza acquistare energia dalla rete, che peraltro nelle isole è particolarmente costosa a causa della necessità di inviare con la nave il combustibile necessario alla centrale termoelettrica.

Allora, perché non si fa anche a Linosa, a Lipari, a Favignana o a Pantelleria?

Per due motivi. Il primo è che manca ancora una legge regionale sulla
generazione distribuita dell’energia che, suggerendo a famiglie e
aziende le modalità per l’integrazione architettonica e paesaggistica
di queste tecnologie, risolva la situazione attuale in cui l’iter autorizzativo di un impianto fotovoltaico a casa o in azienda è così lungo da scoraggiare chiunque.

Il secondo è che, in assenza di un istituto regionale dell’energia solare, queste informazioni restano sconosciute tanto alle famiglie che alle imprese. E così capita persino di vedere hotel e lidi che di estate nelle isole siciliane utilizzano il combustibile per scaldare l’acqua delle docce o delle camere quando da almeno due decenni a Cipro, in Grecia o in Israele non esistono edifici che non usino il solare termico per prodursi tutta l’acqua calda sanitaria di cui hanno bisogno da Aprile ad Ottobre!

Cambierà, la situazione? Sì, e prestissimo.

Con il varo ormai imminente del nuovo Piano energetico ambientale siciliano. E quello di una nuova azione programmatica da parte della Regione siciliana, che vedrà coinvolte tutte le forze politiche del Parlamento
e il Governo dell’Isola, esattamente come avvenuto con la recente approvazione dell’art.44 della legge finanziaria (‘di stabilità’) relativo alle
colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.

 

La mia Renault Zoe usata acquistata in Francia

 

Visualizza commenti

Pubblicato da