Sul Titanic

Una domanda al Ministro Salvini: la crudele sceneggiata sulla Sea Watch (con finale fantozziano) a cos’è servita?

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Alla fine a cos’è servita la crudeltà di tenere 47 persone in mare per undici giorni? Non sarebbe stato più logico comportarsi da Ministro degli Interni di un Paese civile, facendo sbarcare subito i migranti, avviando contestualmente la trattativa con i Paesi dell’Unione europea per trovargli una sistemazione? Quanto a Salvini, prima forte con i deboli e poi il finale che emula Fantozzi… 

La nave Sea Watch ha attraccato nel porto di Catania. Grande festa tra i 47 migranti che sono rimasti undici giorni – undici giorni! – in mare. E parte proprio da questo modo inumano di gestire la vicenda la nostra domanda al Ministro degli Interni, il ‘capo’ della Lega, Matteo Salvini: perché tenere queste persone undici giorni in mare? Non sarebbe stato da Paese civile farli sbarcare e poi cominciare la trattativa con quello che rimane dell’Unione europea per trovare come e dove collocarli?

Invece il nostro Ministro-sceriffo ha preferito tenerli in mare.

“Com’è umano lei”, diceva il ragionier Fantozzi. E un po’ fantozziano – il Ministro non se ne abbia a male – è il finale di questa brutta storia.

Ricordate il film di Fantozzi quando gli impiegati, costretti ad ogni piè sospinto a vedere e commentare il film La corazzata Potëmkin, si ribellano, occupano il cinema e cominciano a proiettare film tipo Giovannona coscialunga?

Nella prime fasi della ribellione-occupazione Fantozzi grida ai quattro venti:

“Non ci arrenderemo mai!”.

Poi, però, ci ripensa e precisa:

“Forse…”.

E così ha fatto il Ministro Salvini: all’inizio era tutto “porti chiusi di qua” e “porti chiusi di là”, “io non mollo”, “arrestatemi”, “processatemi”, video su Facebook dove apriva la busta con l’avviso di garanzia e pupiate varie.

Da qualche giorno il processo chiesto dal Tribunale di Ministri non gli piace più. Quando si è trattato di passare dai proclami ai fatti il Ministro Salvini ha cambiato idea. Il ‘lupo’ che era in lui si è trasformato in ‘agnellino’.

Guarda caso – ma è solo una coincidenza, per carità – quando si è materializzata al Senato la richiesta di autorizzazione a procedere – con mezzo Movimento 5 Stelle in rivolta, perché di coprire il Ministro-sceriffo a tanti grillini non va proprio giù – ‘San’ Giuseppe Conte è dovuto intervenire per togliere le castagne dal fuoco al Ministro Salvini.

L’attuale Presidente del Consiglio si è assunto – in quanto capo del Governo – la responsabilità dei migranti bloccati sulla nave Diciotti, ha trovato in frett’e furia sei o sette Paesi che dicono che si prenderanno, in quota, i migranti e ha fatto attraccare la Sea Watch nel porto di Catania.

Soluzione logica che avrebbe dovuto essere adottata subito, senza tenere undici persone in mare per tanti giorni.

Nemmeno a noi piacciono i mercati di persone che lucrano 5 mila euro per ogni migrante che, via mare, dall’Africa arriva in Europa. E non consideriamo il finanziere Soros un filantropo, visto che ci ricordiamo perfettamente cosa ha combinato in Italia nel 1992 (COME POTETE APPROFONDIRE QUI). E se ci sarà un sequestro della nave Sea Watch, beh, che arrivi anche il sequestro.

Quello che noi contestiamo è il modo con il quale Salvini opera: la sua durezza e, perché no?, l’atteggiamento inumano verso altri esseri umani. Questo atteggiamento non può essere più tollerato: Salvini e coloro i quali lo difendono se ne debbono fare una ragione.

 

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