Sul Titanic

L’assessore Mariella Ippolito via dal Governo regionale? “Sarebbe una disparità di genere”

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Lo afferma Maria Teresa Ciminnisi, consigliere di parità supplente. L’attuale Governo regionale non può ignorare il rispetto del principio di parità sancito dalla Corte Costituzionale, dalle leggi dello Stato Italiano e dalla UE  

Perché ‘eliminare’ dalla Giunta regionale siciliana una donna, delle due che vi fanno parte?

Sulla vicenda di un eventuale rimpasto o di ‘uscite’ dalla Giunta dell’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Mariella Ippolito, interviene anche Maria Teresa Ciminnisi, consigliere di parità supplente.

In buona sostanza, la circostanza che l’Assemblea regionale siciliana non abbia ritenuto di dover prescrivere il rispetto di quote per la Giunta regionale, secondo la consigliera di parità supplente, non affranca il Governo siciliano dal rispetto del principio di parità sancito dalla Corte Costituzionale, dalle leggi dello Stato Italiano e da innumerevoli direttive, raccomandazioni e Trattati dell’Unione Europea in materia di parità nella rappresentanza di genere.

“L’uscita dal Governo di una delle due donne assessore, sostituita dall’ennesimo uomo svela un’eclatante disparità di genere”, dice la Maria Teresa Ciminnisi, che annuncia l’intenzione di rivolgersi, insieme a numerose associazioni femminili che hanno già manifestato la loro intenzione di adire, al TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) affinché vengano rispettati i principi fondanti di una società civile e democratica”.
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