Agricoltura

Giusto parlare delle sorelle Napoli attaccate dai mafiosi. E degli agricoltori in crisi?

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La ‘Grande informazione’ si occupa – correttamente – delle sorelle Napoli di Mezzojuso tiranneggiate dalla mafia dei pascoli. Ma perché nessuno si occupa degli agricoltori ‘tiranneggiati’ dalla globalizzazione dell’economia? O dei consumatori che, senza saperlo, portano sulle proprie tavole prodotti agricoli di pessima qualità, a cominciare dai derivati del grano canadese al glifosato? 

Giustissimo parlare delle sorelle Napoli di Mezzojuso tormentate dalla mafia dei pascoli. Corretto difenderle. E fanno bene i grandi mezzi di comunicazione a dare risalto a tutte le notizie che riguardano questa storia di prepotenza.

Detto questo ci chiediamo: perché, invece, non si parla mai degli attacchi, subdoli, che subiscono, da anni, gli agricoltori in generale e gli agricoltori siciliani in particolare?

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato una notizia a nostro modesto avviso grave. Il presidente di Confagricoltura Sicilia, Ettore Pottino, si è chiesto come mai l’attuale Governo nazionale ha reso celeri i pagamenti in agricoltura. Domanda che ci sta tutta, perché dal Governo Berlusconi versione 2008 tutti i Governi hanno ritardato i pagamento di un anno, due anni, in certi casi anche di tre anni! (COME POTETE LEGGERE QUI).

Va detto che quando a un’azienda la pubblica amministrazione ritarda i pagamenti di fondi pubblici crea enormi danni: ci sono stati imprenditori che sono stati costretti a indebitarsi per andare avanti e alcuni hanno anche dovuto vendere parte dei terreni.

Ma tutte queste cose vengono date come normali.

Come normale viene considerato il fatto che l’Italia sia letteralmente invasa da prodotti agricoli che arrivano dall’universo mondo facendo una concorrenza sleale ai prodotti agricoli italiani. Il risultato è che tanti agricoltori si sono impoveriti.

Alcuni agricoltori, indebitati con le banche, vedono aggrediti i propri beni: i terreni e anche le case dove vivono. Non si possono difendere, perché ciò che possono produrre – con riferimento ai prodotti agricoli – costa di più rispetto ai prodotti agricoli che arrivano da certi Paesi esteri. Ma di questo non si parla.

E non si parla nemmeno del fatto che certi prodotti agricoli esteri sono di qualità pessima, perché prodotti con pesticidi che nel nostro Paese sono proibiti da anni perché pericolosi.

Ma siccome i controlli sono carenti, o non esistono affatto, molti agricoltori, vittime di questa concorrenza, sono costretti alla povertà e, in alcuni casi, a vendere i propri terreni.

Ma di questo non si parla. Sono i ‘misteri’ della ‘Grande informazione’ italiana…

E che dire del grano duro e del grano tenero? Il Canada ha aumentato le produzioni di grano tenero e grano duro. E poiché uno dei più grandi importatori di grano canadese è l’Italia, ne consegue che, nel nostro Paese, è aumentata la presenza di grano canadese (COME POTETE LEGGERE QUI).

Anche di questo non si parla. Non se ne parla pur sapendo che il grano canadese coltivato nelle aree fredde e umide viene fatto maturare artificialmente con il glifosato, un erbicida che poi finisce nello stesso grano che poi finisce sulle nostre tavole sotto forma di pasta, pane, farine, biscotti, dolci, merendine eccetera eccetera!

Però di questo non si parla. Sono sempre i ‘misteri’ della ‘Grande informazione’ italiana…

Per esempio: lo sapete che il senatore del Movimento 5 Stelle eletto in Basilicata, Saverio De Bonis, aveva presentato una serie di emendamenti alla manovra economica e finanziaria nazionale che sono stati ‘bocciati’ dai dai due partiti che compongono il Governo, Movimento 5 Stelle e Lega?

Questi emendamenti, se approvati, avrebbero alleviato la situazione di grande crisi che vivono molti agricoltori e, segnatamente, gli agricoltori del Sud Italia. Ma, lo ribadiamo, sono stati ‘bocciati’.

Però, anche in questo caso, silenzio. Sono ancora i ‘misteri’ della ‘Grande informazione’ italiana…

Foto tratta da grandangoloagrigento.it

 

 

 

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