Siamo molto contenti che il Parlamento siciliano abbia donato 80 mila euro alla ‘Missione Speranza e carità’ di Biagio Conte. Non riusciamo, però, a capire perché il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, abbia sentito l’esigenza di farsi pubblicità, visto che sono stati erogati fondi pubblici
Da qualche giorno leggiamo sui giornali siciliani la seguente notizia:
“Ars, Miccichè stanzia 80 mila euro per la Missione di Biagio Conte” (titolo del Giornale di Sicilia);
“A Biagio Conte 80 mila euro Ars, il decreto di Miccichè” (titolo di Live Sicilia).
“Solidarietà, arrivano dall’Ars 80mila euro per la Missione di Biagio Conte e 20mila per la mensa dei poveri” (titolo di Blog Sicilia).
Dei tre titoli il più azzeccato ci sembra quello di Blog Sicilia. Per un motivo semplice: perché gli 80 mila euro alla ‘Missione Speranza e Carità’ di Biagio Conte non sono soldi del presidente dell’Assemblea regionale siciliana, ma dello stesso Parlamento dell’Isola: quindi soldi di tutti i siciliani.
Sono stati i siciliani – e non il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè – a donare alla ‘Missione’ di Biagio Conte 80 mila euro.
Dopo di che vorremmo porre una domanda al presidente Miccichè: c’era proprio bisogno di fare tutta questa ‘schiumazza’? Gli 80 mila euro dei siciliani che lei, in quanto presidente del Parlamento dell’Isola, ha erogato in favore della ‘Missione’ di Biagio Conte sono serviti forse per fare un po’ di pubblicità a se stesso?
Il suo avrebbe voluto essere un atto di carità? Ma, in questo caso, ciò che ha fatto la sua mano destra non avrebbe dovuto saperlo nemmeno la mano sinistra. Invece lo hanno saputo entrambe le mani e non solo…
Quindi ha già avuto la sua ricompensa (che è quella che noi pensiamo che lei volesse…).