Minima Immoralia

Mondello allagata, Giusi Badalamenti: “Intervenire sul ‘Ferro di cavallo’ e sul dissesto idrogeologico”

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Una chiacchierata con Giusi Badalamenti, dell’associazione ‘Aiace’, a Mondello molto attiva nella battaglia sociale per spingere il Comune di Palermo ad affrontare l’emergenza allagamenti. Il problema del ‘Ferro di cavallo’ da anni chiuso. Il dissesto idrogeologico. Il Tram. E la manifestazione di domani

Una pioggia, peraltro normale – nulla a che vedere con le ‘bombe d’acqua’ – ha creato, ancora una volta, allagamenti a Mondello e a Partanna Mondello. La situazione desta non poche preoccupazioni, perché se anche una pioggia normale crea problemi, ebbene, ci si chiede che cosa potrebbe succedere con una vera pioggia di elevate intensità. Affrontiamo questo e altri temi con Giusi Badalamenti, che fa parte dell’associazione ‘Aiace’, organizzazione che si batte per spingere il Comune di Palermo ad occuparsi del dissesto idrogeologico di Mondello e zone vicine.

Intanto c’è un problema generale: la ‘cementificazione’ di Mondello degli ultimi anni.

“Questo è un problema di carattere generale che va senza dubbio affrontato. Detto questo, ci sono altre questioni aperte che, per vari motivi, sono state fino ad oggi tralasciate. Penso, in primo luogo, al ‘Ferro di cavallo’, chiuso nel 2009 e mai riaperto”.

Il ‘Ferro di cavallo’, per la cronaca, è un canale realizzato circa un secolo fa, lungo duemila e settecento metri circa. Ha funzionato per decenni. Poi – complice l’esplosione del cemento, a Mondello incontrollata – sono arrivati gli scarichi abusivi. E il canale si è intasato.

Con i ‘Ferro di cavallo’ chiuso i problemi di Mondello si accentuano.

“È un problema che va affrontato e risolto una buona volta per tutte – prosegue Giusi Badalamenti -. Una delle cause che ha portato alla chiusura del Ferro di cavallo’ è rappresentata dagli allacciamenti abusivi delle fognature. Anche se ad oggi l’ottanta per cento circa dei titolari di tali allacciamenti si è regolarizzare. Il ‘Ferro di cavallo’ deve esser riaperto in tempi brevissimi”.

Se non ricordiamo male, vennero riscontrati anche problemi di inquinamento.

“Esattamente. Si trovarono sostanze pericolose, a cominciare dagli idrocarburi”.

Oggi come stanno le cose?

“Quando vennero riscontrati problemi legati all’inquinamento il Comune fermò i lavori di bonifica del canale. La ditta poi ha avuto problemi. Ma i soldi ci sono: circa cinque milioni di euro inseriti nel cosiddetto ‘Patto per il Sud’. Bisogna solo utilizzarli”.

E’ vero che vi siete rivolti anche alle autorità politiche regionali?

“Sì. Abbiamo chiesto un’audizione alla commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea regionale siciliana. Saranno presenti anche il commissario per il dissesto, Maurizio Croce, e il dirigente generale del dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione, ingegnere Salvo Cocina”.

Quando è prevista l’audizione?

“Noi speriamo in tempi brevi. Anche se…”.

Anche se?

“Ecco, la nostra sensazione è che stiano cercando di ritardare l’audizione”.

Nel frattempo, visto che gli allagamenti, a Mondello e dintorni, sono una costante, avete attivato altri canali? 

“Sì. Abbiamo raccolto le firme e abbiamo presentato una denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo verso ignoti”.

Lo sapete che l’amministrazione comunale vorrebbe iniziare a Mondello i lavori per una linea di Tram?

“Il Tram è un’infrastruttura importante. Ma, in questo momento Mondello ha altre priorità. prima vanno affrontati i problemi legati al dissesto idrogeologico. Non è pensabile fare altre cose mentre ad ogni pioggia Mondello di allaga. In questo momento, per quanto ci riguarda, il Tram può aspettare”.

Intanto, domani, a Mondello e Partanna Mondello, gli abitanti scenderanno in piazza. Manifestazione per sensibilizzare l’amministrazione comunale di Palermo e le altre autorità – a partire dalla Regione siciliana – sul problema degli allagamenti. Appuntamento in via Galatea, al parcheggio, alle 10 e 30. Il corteo attraverserà alcune strade per arrivare in via Polibio dove è previsto un flash mob.

Foto tratta da siciliareporter.it

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