Minima Immoralia

Franco Battiato si ritira a vita privata. “Non ha l’Alzheimer”

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Un amico del cantautore-filosofo di Milo ci conferma che c’è un problema neurologico, ma che la notizia circolata in queste ore è falsa. Lo rivedremo presto? “Potrebbe sorprenderci…”

L’unica cosa certa è che non lo rivederemo sui palcoscenici dei teatri, seduto su tappeti orientali, ad incantare il suo pubblico come un suonatore di flauto con i suoi serpenti.  Né possiamo sperare che l’autunno ci porti un suo nuovo documentario, un nuovo video o un nuovo film.

Mai più? Trattandosi di Franco Battiato, mai dire mai.  La sua forza spirituale, i livelli di conoscenza e di autocoscienza raggiunti dal cantautore-filosofo di Milo, possono spingere a sperare.

Ma le sue condizioni di salute fisica, purtroppo,  non sono buone. “Fisicamente sta bene, – dice a inuovivespri.it un suo caro amico (che va a trovarlo regolarmente a Milo)- ma c’è un problema neurologico di cui ancora non si conosce la natura. Posso smentire categoricamente che si tratti di Alzheimer. Questa diagnosi non è mai stata fatta”. 

E non è certo la più difficile delle diagnosi: ” I medici non sanno ancora di cosa si tratti, se fosse Alzheimer lo avrebbero già capito. Quello che possiamo dire è che Franco si è ritirato a vita privata, accudito dalla famiglia e dagli amici più intimi”.

Per sempre?

“E chi può dirlo?. Le malattie neurologiche possono essere irreversibili o reversibili. Non si sa e non si saprà, va da sé, finché non ci sarà una diagnosi precisa. Potrebbe sorprenderci e non sarebbe certo la prima volta”.

Il mistero accompagna Battiato anche in questa fase della sua vita. Quel  mistero cui ha dedicato tutta una vita di studi: il mistero di Dio, il mistero dell’uomo, della vita e della morte, delle forze che muovono l’universo.

E, trattandosi di lui, non ci stupiremmo se i medici non scoprissero mai cosa interferisca con le sue funzioni neurologiche. E se avesse semplicemente scelto di vivere in uno di quegli universi paralleli che occhi profani non vedono?

Che ci fosse qualche problema nelle condizioni di salute di Battiato, è notizia che circola da mesi. Anche tra i giornalisti. Che,  mostrando una sensibilità spesso non riconosciuta alla categoria, avevano mantenuto il più stretto riserbo in attesa di una comunicazione ufficiale da parte della famiglia. Si parla di un uomo, della sua salute e del suo sacrosanto diritto alla privacy che vengono prima di qualsiasi ragione di carattere editoriale.

Riserbo che rompiamo anche noi dopo la pubblicazione di notizie “non corrispondenti al vero”, come quella che lo vuole malato di Alzheimer. Non commentiamo la smania di pubblicare notizie non verificate, anche quando in ballo c’è la salute di una persona. Si commenta da sé.

A Franco Battiato, che, con le sue canzoni, ha insegnato anche ai più pigri a guardare al di là del visibile,  auguriamo tutto il meglio.

E gli rendiamo omaggio con una delle preghiere più belle di tutti i tempi, la sua Lode all’Inviolato. 

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