Sul Titanic

Rifiuti in Sicilia, Cristaldi: “Un progetto che risolverebbe i problemi a Trapani e provincia bloccato”

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Lo dice il sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi. Che parla di un progetto per trasformare i rifiuti in metano – che verrebbe interamente finanziato dai privati – bloccato nei meandri burocratici della Regione siciliana. L’assessore Pierobon e il dirigente generale Cocina potrebbero fornire spiegazioni?

Mentre ci si interroga sulle modalità – non esattamente esaltanti – che il Governo regionale di Nello Musumeci sta provando a mettere in piedi per affrontare il problema della raccolta dei rifiuti in Sicilia, riceviamo un messaggio dal sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi. Si tratta di un uomo politico di lungo corso, esponente storico della destra dell’Isola, che ha ricoperto ruoli importanti nella politica siciliana e nazionale: è stato presidente dell’Assemblea regionale siciliana e parlamentare a Roma.

Scrive Cristaldi a proposito dell’emergenza rifiuti in Sicilia:

“Sembrano oggetti misteriosi ma si sa che ci sono diversi progetti fermi nei cassetti della Regione che aiuterebbero l’Isola a risolvere i problemi legati ai rifiuti. Quel che non si comprende è l’assoluto silenzio, come nel caso del progetto presentato da una società del Nord Italia che vuole realizzare a Mazara in impianto di riutilizzazione dei rifiuti trasformandoli in metano. Questo impianto sarebbe in grado di ricevere e lavorare l’intera produzione della provincia di Trapani, circa 500 tonnellate giornaliere (di rifiuti ndr) e sarebbe realizzato senza alcun contributo pubblico e interamente finanziato da privati”.

“Pareri, contro pareri, accelerazioni e marcia indietro, revoca di provvedimenti rimessi in piedi dal TAR – conclude Cristaldi -. Cinque anni per non sapere nulla mentre le discariche si riempiono e i sindaci vengono minacciati di rimozione. Misteri di una nuova vecchia Sicilia”.

Il Presidente della Regione, Nello Musumeci, l’assessore regionale con delega ai Rifiuti, Alberto Pierobon, e il dirigente generale del dipartimento regionale Rifiuti, Salvo Cocina sanno qualcosa di questa storia?

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