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L’incendio di Pioppo: e le opere di prevenzione dal fuoco dove sono?/ MATTINALE 103

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La domanda è d’obbligo perché lo scorso anno, proprio a due passi da Monreale e Pioppo, è andato in fumo il bosco di Casaboli, 800 ettari di verde alle porte di Palermo. L’incredibile errore andato in scena nel Calatino. Le erbe secche ai lati delle strade (glifosato?). E il Governo regionale che fa? Musumeci e gli assessori stanno per recarsi a Ustica, tra pesce e lenticchie…

Mentre la Giunta regionale annuncia una nuova gita negli arcipelaghi siciliani (che continuano ad essere definiti “isole minori”) – mercoledì il Presidente Nello Musumeci e gli assessori sono attesi a Ustica, tra pesce, lenticchie e frutta di stagione – la Sicilia affonda tra incendi, gestione irrazionale del territorio, pressoché totale mancanza di programmazione.

L’incendio esploso a Pioppo – picco centro a due passi da Monreale – è il segno dell’improvvisazione nella gestione del territorio. Ci avevano detto che tutti gli interventi di prevenzione erano stati effettuati: nei fatti, però, le cose non stanno così. Anzi!

Leggiamo cosa scriveva lo scorso 9 luglio – quindi una settimana fa – Amedeo Benigno su facebook:

“Con il caldo scoppiano i primi incendi. Il più grave è divampato nel territorio di Alimena, dove è stato necessario l’intervento dei Canadair per domare le fiamme. Roghi anche a Misilmeri, Belmonte Mezzagno, Bagheria, Partinico e Terrasini. In Sicilia con il grande caldo è tornata anche la piaga degli incendi. Per spegnere incendio si è dovuto chiedere l’intervento del Canadair. Anche se devo dire che è più giusto fare i lavori di prevenzione… e pulitura del sottobosco… Importante è la pulitura e le potature degli alberi lungo le autostrade, strade, Stradella… moltissimi fuochi scoppiano proprio da lì… l’innesco del fuoco molte volte sono le cicche delle sigarette lanciate dalla macchina dai fumatori… da qui scoppiano tremendi incendi di interfaccia… che non risparmiano i BOSCHI… Perciò voglio ricordare a tutti i fumatori di non buttare sigarette a terra in nessun luogo”.

Le cicche di sigarette che volano dalle automobili sono una costante della Sicilia. Ma se il diserbo delle strade non avviene manualmente, ma con il glifosato (COSE CHE QUESTO BLOG HA PIU’ VOLTE DENUNCIATO), l’erba secca rimane ai lati delle stesse strade pronta a prendere fuoco, in una giornata di caldo intenso, all’arrivo delle prime cicche di sigarette…

Sempre fu facebook Giovanni Caradonna denuncia un fatto veramente incredibile:

“Manca una seria programmazione, manca gente competente in grado di presentare progetti validi, è impensabile che in piena campagna antincendio, con tutti i viali VB parafuoco da fare, con i boschi che sono vere e proprie polveriere, si pensa a mandare più di 400 operai del Calatino a centinaia di chilometri di distanza per pulire un fiume, tutto questo è VERGOGNOSO”.

Il Calatino è l’are interna, in provincia di Catania, che si snoda attorno a Caltagirone.

Antonio Benigno aggiunge una testimonianza che fa piazza pulita delle fesserie raccontate negli ultimi due mesi a proposito delle opere di prevenzione degli incendi che sarebbero state realizzate (ma da chi?):

“I fiumi devono essere puliti in altri periodi… prima si devono mettere al sicuro i BOSCHI… facendo i viali parafuoco, pulendo il sottobosco, perché i sottoboschi sono tutti sporchi da decenni e decenni, mai nessuna manutenzione”.

Sottoboschi sporchi da decenni e decenni, mai nessuna manutenzione: ma allora cosa ci raccontano?

Così è arrivato l’incendio di Pioppo: un fatto estremamente grave, anzi gravissimo, perché lo scorso anno, sempre per carente manutenzione, sono andati fiamme 800 ettari di bosco a Casaboli (COSA CHE LO SCORSO ANNO ABBIAMO RACCONTATO: QUI IL NOSTRO ARTICOLO), a due passi da Monreale e Pioppo.

L’incendio dello scorso anno avrebbe dovuto allertare chi si occupa di prevenzione del fuoco: invece, nei fatti, non gliene frega niente a nessuno!

Oltre a Pioppo, sempre nel Palermitano, incendi anche a Poggio Ridente, a Boccadifalco, a San Martino delle scale.

Un vasto incendio è esploso a Casteltermini, in provincia di Agrigento: qui, per spegnere le fiamme, sono intervenuti gli elicotteri dell’Aeronautica militare.

 

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