MATTINALE 48/ A Palermo la pioggia fa quello che la RAP non fa: ripuliti marciapiedi e strade

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Il Comune non riusciva a ripulire quella che il sindaco Leoluca Orlando definisce “il suk mediorientale nel cuore dell’Europa”, ovvero la città di Palermo. Quello che i 2 mila e oltre dipendenti della RAP non riescono a fare è stato fatto ieri sera da una pioggia torrenziale che ha allagato, ma anche ripulito la città. Il Comune e l’assessore Sergio Marino ringraziano. Anche se Sabrina Figuccia…

A Palermo, poco meno di due mesi fa, il Comune si accingeva a razionare l’acqua. Non perché acqua non ce n’è, ma perché l’acqua che dovrebbe finire nei rubinetti dei palermitani, in buona parte finisce in mare. Motivo: la cattiva amministrazione. Ieri, però, ha mettere le cose a posto (o quasi) ha pensato madre natura con un acquazzone atteso nel pomeriggio e arrivato di sera.

Un paio di ore di pioggia intensa – niente di eccezionale, volendo – hanno temporaneamente risolto i problemi della città legati alla sporcizia.

La pioggia ha lavato una città che, stamattina, si presenta sotto gli occhi dei palermitani più pulita. Vi pare poco?

Le strade e i marciapiedi che i 2 mila e rotti dipendenti della RAP non riescono a lavare, sono stati invece tirati a nuovo dalla pioggia, senza un aumento della TARI! 

L’assessore comunale Sergio Marino, l’uomo chiamato a misurarsi con i panormiti alle prese con la raccolta differenziata dei rifiuti e, soprattutto, con i grandi ‘lavoratori’ della RAP sempre sempre stanchi non può che ringraziare la pioggia…

Tra l’altro, ieri a Palermo sono andate in scena due manifestazioni: l’occupazione del parco della Favorita e la gara podistica. La pioggia avrebbe potuto rovinare entrambe. Invece l’acquazzone ha scelto la sera per manifestarsi. meglio di così non poteva andare, via!

Certo, qualche inconveniente c’è stato: qualche incidente, un po’ di cittadini rimasti intrappolati nelle strade che diventano fiumi (se non si riesce a pulire strade e marciapiedi, perché mai dovrebbero essere ripulite le caditoie?), e altri disagi.

Però una cosa è venuta finalmente a galla: l’immondizia!

Scrive la consigliera comunale Sabrina Figuccia che, evidentemente, pensa alle parole pronunciate dal sindaco della città, Leoluca Orlando, ai microfoni di Report per giustificare l’incapacità della sua amministrazione a tenere pulita la città:

“Dalle perle di saggezza del Sindaco Orlando sempre pronto a scaricare le proprie responsabilità su qualcun’altro alle strade da terzo mondo per un semplice acquazzone il passo è breve. Tombini e caditoie totalmente intasate lungo le vie cittadine che si presentano come un fiume Gange in salsa sicula, in cui i rifiuti galleggiano e l’acqua scorre come per lavare non si sa bene quali peccati. Uno spaccato inquietante che sommato ai disagi e alla schizofrenia del quotidiano fornisce una fotografia che, seppur sfocata, lascia intravedere un orizzonte estremamente preoccupante”.

Sabrina Figuccia, a quanto pare, si è avventurata durante la pioggia in viale Michelangelo, la strada che collega Borgo Nuovo con la rotonda di via Lazio:

“Ieri sera, percorrendo il viale Michelangelo, ho vissuto personalmente momenti di panico come immagino molti palermitani. Ci troviamo di fronte ad una situazione inaccettabile e per questo sono convinta sia arrivato il momento di individuare responsabilità e soluzioni concrete. Il Sindaco non sfugga ancora ancora una volta al peso degli errori della propria amministrazione”.

Ieri sera, a quanto pare, i disagi per la pioggia non hanno colpito solo le zone della città che, quando piove, si allagano sempre: viale Michelangelo, via Leonardo da Vinci, i sottopassaggi della Circonvallazione, Partanna Mondello, ma anche la Palermo sud, ovvero Corso dei Mille e via Messina Marine. A quanto leggiamo qua e là sui giornali on line, l’ospedale Buccheri La Ferla si è trasformato, per qualche ora, in un ‘isola’, ovviamente circondata dall’acqua…

Insomma, soliti problemi per i palermitani che non hanno ancora capito che, quando piove, a Palermo è meglio non prendere l’auto e, forse, è anche meglio restare a casa: prendano esempio dagli ‘imboscati’ del Comune di Palermo…

Comunque nulla di allarmante: solite scene del capoluogo siciliano sotto la pioggia. Alla fine, una bella doccia purificatrice.

Foto tratta da guidasogni.it   

 

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