MATTINALE 34/ Qualcuno dica a Rosato che i siciliani hanno capito chi sono Renzi e il PD

Condividi

A Palermo, per un’analisi del voto con la corrente di ex democristiani rinnegati, il padre della legge elettorale-papocchio, Ettore Rosato, ha cercato di giustificare la sconfitta dicendo che il PD non è riuscito a farsi capire. Errore: gli elettori hanno capito benissimo Renzi e la sua politica e l’hanno ‘bocciata’

PD: la batosta è arrivata, pesante come un macigno. Ma l’albagia e l’arroganza restano. Una prova l’ha data Ettore Rosato, il parlamentare nazionale del Partito Democratico, il padre del Rosatellum, la nuova legge elettorale per Camera e Senato – voluta soprattutto da Renzi e Berlusconi e avallata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – che ha incartato la politica italiana.

A Palermo per un’analisi del voto, il capogruppo uscente alla Camera dei deputati del PD (nella foto sopra, insieme con Renzi) ha detto, bontà sua, che non sono stati i cittadini a non capire il Partito Democratico, ma sarebbe stato lo stesso PD a non essere riuscito a farsi capire.

A Rosato va detto con franchezza che, tanto per cambiare, sta prendendo un abbaglio. Al contrario – non sappiamo se scrivere di quello che pensa o di quello che cerca di far credere – gli italiani hanno capito benissimo Renzi, il ‘suo’ PD e i dirigenti di questo partito.

Lo hanno capito benissimo nel dicembre del 2016, quando hanno ‘bocciato’ le orride riforme costituzionali che l’Unione Europea a trazione tedesca ha provato ad imporre all’Italia tramite il PD. E l’hanno capito ancora meglio lo scorso 4 marzo, quando, alle elezioni politiche nazionali, hanno relegato il PD al 18%.

A Palermo, nella piccola sala dello Spezio – uno spazio che raccoglia al massimo 150 persone – Rosato a provato a riproporre la solita solfa delle “riforme” volute dal Governo Renzi.

Rosato, Renzi, Maria Elena Boschi e via continuando con tutti i renziani non hanno ancora capito che la sconfitta del PD è proprio il frutto delle “riforme” che dovranno essere smantellate.

Il Jobs Act, la ‘Buona scuola’ – e la legge Fornero, precedente al renzismo, ma in linea con l’idea di un’Italia attaccata al gioco dell’Unione Europea dell’euro – andranno smantellate.

Al signor Rosato andrebbe anche ricordato che gli italiani hanno anche capito le riforme sui diritti civili sono state utilizzate dal PD per cercare di far dimenticare i diritti sociali negati!

Se il PD continua a presentarsi con la faccia e dei Renzi, dei Rosato, della Boschi e, in Sicilia, con i dirigenti che hanno avallato il renzismo, ebbene, non farà molta strada.

Non farà molta strada in Italia, e ne farà ancora meno in Sicilia. Nella nostra Isola il renzismo ha avuto il volto del Governo regionale di Rosario Crocetta, oggi pentito e imbufalito per non essere stato ‘valorizzato’ dallo stesso Renzi dopo avergli consegnato la testa di 5 milioni di siciliani.

Pensare che i dirigenti siciliani del PD che hanno massacrato la Sicilia – con in testa la corrente dell’ex Ministro Dario Franceschini, ovvero i vari Giuseppe Lupo, Teresa Piccione e via continuando – possano ancora rappresentare le ragioni politiche della nostra Isola è un altro grande errore.

C’è un tempo per tutti. Il tempo di questi signori è scaduto. Non è con loro che quello che resta della sinistra siciliana potrà rinascere. La loro presenza, semmai, non potrà che creare altre sconfitte e ulteriori ritardi.

Foto tratta da lineapress.it

 

 

Pubblicato da