MATTINALE 26/ Silvana Saguto sotto processo fa i nomi dei suoi colleghi magistrati

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Finita sotto processo per la gestione della Sezione per le misure di prevenzione presso il Tribunale di Palermo (beni sequestrati e confiscati alla mafia), il giudice Silvana Saguto, in un’intervista che verrà pubblicata oggi dal settimanale ‘Panorama’ parla del ruolo avuto da alcuni suoi colleghi  

“Così facevan tutti” scrive BlogSicilia commentando le ultime dichiarazioni di Silvana Saguto, ex numero uno della Sezione per le misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, ufficio che si occupava dei beni sequestrati e confiscati alla mafia (ora si occupa solo dei beni sequestrati, la gestione delle confische è passata all’Agenzia nazionale).

“Silvana Saguto – leggiamo sempre su BlogSicilia – rompe il silenzio e racconta a Panorama (il settimanale che va in edicola oggi ndr) la sua verità. Dopo l’inizio del processo che la vede sul banco degli imputati per aver gestito quei beni con familiari e amici, mentre il Csm ne ha chiesto la radiazione, Saguto decide di coinvolgere i suoi colleghi con nomi e cognomi”.

“C’erano i figli di tanti giudici a lavorare in quella sezione”, dice sempre la Saguto, il cui marito ha ottenuto 800 incarichi da Procura e Tribunale, giustificando se stessa e i suoi colleghi con questa motivazione:

“La legge dice che gli amministratori giudiziari devono essere persone di fiducia, chi meglio dei parenti di un magistrato?”.

Sta arrivando una bufera?

 

 

 

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