MATTINALE 22/ Ecco perché Palermo può essere designata Capitale della cultura

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Proprio quest’anno cade il centenario della pubblicazione di un libro d’importanza capitale per la cultura occidentale: “Considerazioni di un impolitico” di Thomas Mann. In quest’opera c’è la spiegazione del perché Palermo può essere designata Capitale della cultura 

Una singolare coincidenza: per l’anno in corso, il 2018, è stata indicata Palermo capitale della cultura. Proprio quest’anno, il 2018, cade il centenario della pubblicazione di un libro d’importanza capitale per la civiltà occidentale: le “Considerazioni di un impolitico” (Betrachtungen eines Unpolitischen, 1918, S. Fiscer Verlag, Berlin), di Thomas Mann.

L’opera può definirsi una sorta di monologo interiore e in essa l’autore del Doctor Faust incentra le sue riflessioni su un pensiero dominante:

“Civilizzazione e cultura non soltanto non sono la stessa cosa, sono due cose opposte… Nessuno vorrà negare, per esempio, che il Messico, al tempo in cui venne scoperto, possedesse una sua cultura, ma nessuno può sostenere che fosse civilizzato. Evidentemente cultura non è il contrario della barbarie: essa è piuttosto e abbastanza spesso una primitività stilizzata e, d’altronde, tra tutti i popoli dell’antichità, furono forse civilizzati solo i cinesi. La cultura può comprendere l’oracolo, la magia, la pederastia, messe nere, sacrifici umani, culti orgiastici, l’Inquisizione, l’autodafé, il ballo di San Vito, processi alle streghe, il fiorire di venefici e le più varie atrocità. Civilizzazione è invece ragione, illuminismo, addomesticamento, incivilimento, scetticismo, dissolvimento, spirito”.

Ecco dunque spiegato perché Palermo può essere benissimo designata Capitale della cultura. Ne ha tutti i titoli.

Foto tratta da repubblica.it

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