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La mancia è la più grande istituzione tacita d’Italia, dove gli usi contano più delle leggi, e le consuetudini più dei regolamenti. Per far procedere una pratica come per ottenere un vagone, per avere notizia di una sentenza, come per…

fare scaricare un piroscafo, occorre sempre la mancia. Il modo di darla è variabile ed esige un noviziato non breve, una conoscenza della graduatoria sociale e dei sistemi in uso. Essa va dal volgare gruzzoletto posto nella mano dell’autorità da commuovere, e dalla bottiglia fatta stappare in onore dell’affare che si conclude, fino alla “bustarella” in uso negli uffici di Roma ed ai contratti tariffati degli agenti ferroviari del settentrione, od al vezzo di perle per la signora e la compartecipazione ad un’emissione di azioni per il grosso affarista o giornalista.
(Giuseppe Prezzolini)

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