L’accreditamento nella Formazione professionale in Sicilia: tutti in fiducia, senza controlli

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Riprende oggi il nostro ‘viaggio’ nel complicato mondo dell’accreditamento di soggetti chiamati a svolgere corsi di Formazione professionale in Sicilia. Nella prima puntata (che trovate allegata in calce a questo articolo) abbiamo anticipato elementi generali. Oggi cominciamo a entrare nei particolari…

Riprendiamo ad occuparci dell’accreditamento, cioè la complessa serie di norme che consentono agli Enti, dopo un iter procedurale e di verifica, di poter svolgere interventi formativi autofinanziati o finanziati con risorse regionali o comunitarie.

Le disposizioni per l’accreditamento degli organismi formativi che operano nel sistema della formazione professionale siciliana di cui al Decreto Presidenziale 1 ottobre 2015, n. 25 prevedono quattro tipologie di accreditamento:

1) Accreditamento per attività auto-finanziate;
2) Accreditamento iniziale;
3) Accreditamento standard;
4) Accreditamento avanzato.

Tralasciando il primo, che consente agli Enti di svolgere i cosiddetti “corsi liberi” e cioè le attività finanziate direttamente dai corsisti partecipanti, è interessante prendere in esame le altre due tipologie: e cioè l’accreditamento iniziale e l’accreditamento standard.

L’accreditamento iniziale “comporta l’impossibilità per l’organismo formativo di essere capofila in eventuali associazioni temporanee di impresa o di scopo, nonché di espletare attività per un importo complessivo non superiore a 250 migliaia di euro nel corso della stessa annualità”, ma nel caso in cui che l’organismo abbia portato a termine “almeno tre annualità di attività di orientamento e/o formazione professionale, e sia in possesso della certificazione di qualità secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008” può accedere all’accreditamento standard e così poter gestire tutte le attività, senza alcuna limitazione.

Tralasciando per un momento l’accreditamento “fantascientifico” avanzato, rilasciato agli “organismi formativi d’eccellenza riconosciuti dalla Regione siciliana” – cioè quegli enti “i cui allievi, per una quota complessiva pari almeno al 50 per cento, entro i due anni decorrenti dalla conclusione del percorso formativo intrapreso, in ragione delle professionalità acquisite, o comunque, delle sistematiche attività di inserimento avviate dall’organismo, abbiano avviato un’attività lavorativa autonoma, oppure abbiano stipulato, e mantenuto, un rapporto di lavoro di durata almeno annuale”: cosa, questa che sembra improbabile possa mai essere rilasciato agli organismi operanti nel tessuto siciliano – torniamo a interrogarci su alcuni dubbi che, purtroppo, si palesano nel rilascio di questa benedetta patente formativa.

Il Dipartimento regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale ha pubblicato sul sito istituzionale un elenco degli organismi accreditati, ma da una prima ricognizione non ci sembra che tutti gli organismi destinatari dei fondi del famigerato Avviso 8 siano presenti e, tanto meno, nutriamo molti dubbi sul fatto che questi organismi siano veramente in possesso dei criteri propri dell’accreditamento standard.

Ma come è possibile il verificarsi di una simile circostanza?

Vale la pena rispolverare l’articolo precedente, dove rimarcavamo una stortura che, di fatto, fa vacillare l’intero complesso delle norme, apparentemente rigide e complesse, che delineano l’accreditamento. La possibilità di poter svolgere attività formative viene riconosciuta soltanto in via prettamente documentale, con dei processi e dei documenti caricati su un portale ma, caso assolutamente singolare, ad oggi non risultano svolte “audit in loco”: in pratica, non è stata effettuata alcuna ispezione sistematica per verificare la conformità ai requisiti dichiarati.

Quindi siamo davanti al rilascio di un accreditamento “in fiducia”, cioè si dovrebbero affidare a organismi “accreditandi” milioni e milioni di euro di finanziamenti in virtù delle dichiarazioni (mai verificate) di possedere degli standard qualitativi e quantitativi che, purtroppo, a parere dello scrivente, ahimè, potrebbero anche non essere veritieri.

Vale la pena ricordare che, all’Avviso 8, così come descritto dal bando, potevano partecipare tutti quelli organismi che, alla data di invio della domanda di partecipazione, avevano semplicemente presentato istanza di accreditamento… E questo per ingarbugliare sempre di più il panorama della Formazione professionale in Sicilia.

Fine 2° puntata – continua

Formazione professionale: vi raccontiamo la farsa dell’accreditamento senza controlli

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