Tutela del grano duro: c’è l’impegno della Commissione per le politiche agricole

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E’ la Commissione composta dagli assessori all’Agricoltura delle venti Regioni italiane. Che si è riunita a Matera per affrontare i temi legati alla tutela del grano duro: di chi lo produce e di chi lo consuma. Da quello che leggiamo sul sito di GranoSalus non era presente il nuovo assessore della Sicilia, Edy Bandiera…

Se il buon giorno si vede dal mattino – a giudicare da quello che leggiamo nel sito di Grano Salus – per i produttori di grano duro siciliano la notizia è mezza buona e mezza… La notizia buona è che la Commissione per le politiche agricole – della quale fanno parte gli assessori all’Agricoltura delle venti Regioni italiane – ha deciso di promuovere azioni a tutela del grano duro. La notizia meno buona è che alla riunione non era presente il nuovo assessore regionale all’Agricoltura della Sicilia, Edy Bandiera.

Lo leggiamo nell’articolo pubblicato dal siti di GranoSalus:

“Hanno partecipato alla Commissione Politiche Agricole, a Matera, il coordinatore e Assessore della Puglia Leonardo Di Gioia, l’Assessore della Basilicata Luca Braia, l’Assessore del Piemonte Giorgio Ferrero; l’Assessore del Molise, Vittorio Facciolla, il Direttore Generale del Friuli Venezia Giulia Francesco Miniussi; il Consigliere regionale della Calabria Mauro D’Acri, il Direttore Generale della Lombardia Roberto Cova, l’Assessore dell’Emilia Romagna Simona Caselli; Filippo Diasco, Direttore Generale della Campania, l’Assessore della Toscana, Marco Remaschi, oltre ai dirigenti e funzionari del Dipartimento Agricoltura di Basilicata, Campania e Puglia”.

Non ci sembra di leggere il nome dell’assessore Bandiera. E nemmeno quello di qualche dirigente regionale inviato dallo stesso assessore.

Ribadiamo: stando a quello che leggiamo non possiamo che essere pessimisti. Il grano duro – il neo assessore bandiera dovrebbe saperlo, visto che è agronomo – è una delle coltura più importanti della Sicilia. I produttori di grano duro dell’Isola sono oggetto di una speculazione odiosa che tiene i prezzi del prodotto bassi: basti pensare che, quest’anno, il prezzo di un quintale di grano duro della Sicilia è stato quotato 20 euro. Una cifra che non copre nemmeno i costi di produzione.

Sul grano duro questo blog conduce una battaglia insieme con l’associazione GranoSalus. Da tempo denunciamo, da un lato, le già citate speculazioni che tengono basso il prezzo del grano duro del Sud Italia e, quindi, anche della Sicilia; dall’altro che il grano estero – soprattutto il grano duro canadese – che continua ad arrivare con le navi.

QUALE SIA LA QUALITA’ DEL GRANO DURO CANADESE COLTIVATO NELLE AREE FREDDE E UMIDE DI QUESTO PAESE I NOSTRI LETTORI LO SANNO BENISSIMO. 

La riunione della Commissione Politiche Agricole è stata fissata a Matera dopo che in questa città si è tenuto, qualche settimana fa, un simposio internazionale sul grano duro (NE ABBIAMO PARLATO IN QUESTO ARTICOLO).

Una delegazione di GranoSalus, prima dell’inizio dei lavori della Commissione, ha consegnato un documento nel quale si riassume tutto il lavoro che è stato fatto fino ad oggi per tutelare il grano duro (CHE POTETE CONSULTARE QUA  o che POTETE TROVARE QUA).

A parte le notizie interessanti che potete approfondire nel documento, noi vogliamo segnalare, a malincuore, l’assenza dell’assessore all’Agricoltura della Sicilia (o magari di un suo delegato) a un appuntamento così importante.

Ribadiamo: noi ci rifacciamo a quanto leggiamo nell’articolo di GranoSalus, che riporta anche la presenza di delegati di assessori non presenti. Se alla riunione avesse preso parte un delegato dell’assessore bandiera, avremmo letto il suo nome nell’articolo di GranoSalus. Se non l’abbiamo letto è perché non era presente né l’assessore Bandiera, né un suo delegato.

Che dire? Che, rispetto al grano duro, non notiamo – almeno fino a questo momento – alcuna differenza rispetto agli assessori all’Agricoltura del Governo di Rosario Crocetta.

Detto questo, siamo proprio curiosi di sapere cosa farà il Governo Musumeci rispetto al grano duro e, soprattutto, rispetto alle ‘famigerate’ navi cariche di grano estero che arrivano anche in Sicilia.

 

 

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