In Catalogna repressione antidemocratcia: la solidarietà di Noi Siciliani con Busalacchi

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“In Europa si parla tanto del rischio di un ritorno di ideologie fasciste, ebbene, come giudicare l’azione di forza di Madrid contro i catalani? O dobbiamo pensare che il fantasma del fascismo si agiti solo quando conviene alle oligarchie finanziarie che dettano legge?”

“Pur essendo stati sempre consapevoli del fatto che il premier spagnolo, Mariano Rajoy, sia l’espressione di ristretti poteri conservatori, mai ci saremmo aspettati che oltrepassasse la linea della democrazia con azioni repressive ed antidemocratiche che riecheggiano quella cultura franchista evidentemente ancora viva nelle istituzioni centrali spagnole”.

Non usa mezzi termini il movimento Noi Siciliani con Busalacchi- Sicilia Libera e Sovrana nel commentare quanto accaduto ieri a Barcellona, dove, come vi abbiamo raccontato qui nel dettaglio, l’esecutivo  di Madrid, con un blitz della polizia nelle sedi delle istituzioni catalane, ha fatto arrestare dodici funzionari del governo locale per impedire la celebrazione del referendum per l’indipendenza previsto per il prossimo 1 Ottobre.

“E’ inammissibile che in una democrazia occidentale tornino in voga gli arresti politici che sono tipici dei regimi autoritari. Come dare torto alle istituzioni catalane che parlano di una vergogna e di uno scandalo antidemocratico? E’ un attacco alla libertà dinnanzi al quale gli altri Paesi europei non possono tacere. Non si può assistere inermi alla repressione di un popolo che chiede solo di potersi esprimere attraverso le urne. In Europa si parla tanto del rischio di un ritorno di ideologie fasciste, ebbene, come giudicare l’azione di forza di Madrid contro i catalani? O dobbiamo pensare che il fantasma del fascismo si agiti solo quando conviene alle oligarchie finanziarie che dettano legge?”.

“Tutta la nostra solidarietà va al popolo catalano che, con le sue proteste, sta dimostrando come le spinte democratiche non possano essere fermate dalle manette. Ricordiamo anche che il diritto all’auto determinazione dei popoli, il diritto di scegliersi il proprio futuro, oltre ad essere sacrosanto, è stato riconosciuto anche dall’ONU. Lo stesso principio anima lo Statuto siciliano e la difesa di questo principio è alla base della nostra azione politica”.

“Ribadiamo che l’Europa e l’Italia avrebbero il dovere di prendere una posizione chiara a difesa della libertà e la democrazia. Purtroppo, dubitiamo del fatto che lo faranno”.

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