L’arroganza del potere di Leoluca Orlando e di Fabrizio Micari

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Leoluca Orlando utilizza la propria posizione di presidente dell’ANCI Sicilia (Associazione Nazione dei Comuni Italiani) per dare vita a una lista di sindaci a sostegno della candidatura alla presidenza della Regione siciliana, per il centrosinistra, del rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari. Quest’ultimo non si è ancora dimesso da rettore: sa che perderà e non vuole perdere pure la poltrona di rettore? Ma chi credono di essere questi due?

Ieri sera siamo rimasti sbigottiti nel leggere una notizia sul quotidiano on line, Live Sicilia. Si parla di un incontro avvenuto nel capoluogo della Sicilia, nei saloni di villa Niscemi, la sede del Comune di Palermo. Nel corso di tale incontro il sindaco, Leoluca Orlando, che è anche presidente dell’ANCI Sicilia (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), ha tenuto a ‘battesimo’, se così si può dire, una lista a sostegno del del rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari, candidato alla presidenza della Regione siciliana del centrosinistra.

“È la lista che Leoluca Orlando vuole portare in dote al centrosinistra e al ‘suo’ candidato Fabrizio Micari coinvolgendo i sindaci siciliani. Diverse decine di amministratori locali si sono riuniti oggi pomeriggio a Villa Niscemi”, leggiamo sempre su Live Sicilia.

Apprendiamo anche che la lista a sostegno del rettore Micari – che è ancora rettore dell’università di Palermo, visto che non si è dimesso – si chiamerà “Arcipelago Sicilia-Movimento per i Territori”.

Quindi il sindaco Orlando utilizza la sede ufficiale del Comune di Palermo per una manifestazione che non ha nulla a che vedere con l’attività istituzionale dello stesso Comune di Palermo!

Alla manifestazione erano presenti, leggiamo sempre su Live Sicilia, “alcune decine di sindaci, e anche consiglieri comunali ed esponenti di associazioni, rappresentati un’ottantina di Comuni”.

Già è molto singolare che il presidente dell’ANCI Sicilia, Leoluca Orlando, utilizzi il ruolo che occupa per fare campagna elettorale alle elezioni regionali.

E’ altrettanto singolare che lo stesso presidente dell’ANCI Sicilia, che è anche, come già ricordato, sindaco di Palermo, utilizzi una sede ufficiale del Comune che amministra per una manifestazione politica di parte, che nulla ha a che vedere con l’attività dello stesso Comune di Palermo.

E scopriamo anche che i rappresentanti di “un’ottantina di Comuni” siciliani sono arrivati a Palermo per partecipare a una manifestazione politica.

Come sono arrivati, a Palermo, i sindaci e i consiglieri comunali di “un’ottantina di Comuni”? Con le proprie automobili, immaginiamo. A proprie spese. Perché siamo certi che, soprattutto i sindaci, non hanno utilizzato le automobili dei rispettivi Comuni e, magari, gli autisti dei rispettivi Comuni.

O forse i Comuni – e quindi i cittadini – sono tenuti a pagare le spese elettorali dei rispettivi sindaci impegnati alle elezioni regionali?

Noi siamo certi che i sindaci e i consiglieri comunali pagheranno tutto di tasca propria e non si faranno pagare la missione per aver partecipato a un incontro politico. E, soprattutto, non utilizzeranno le automobili del Comune.

Ricordiamo che l’ex presidente della Provincia di Messina, Giuseppe Buzzanca, ha passato i guai per aver utilizzato, impropriamente, l’auto dell’Amministrazione provinciale…

Visto che il presidente dell’ANCI Sicilia sta utilizzando impropriamente il ruolo che occupa, utilizzando, per altro Villa Niscemi, ci chiediamo e chiediamo: ci sarà mai un giudice a Berlino – e magari anche un giudice della Corte dei Conti – che andrà a verificare l’eventuale presenza di anomalie?

Il discorso, ovviamente, non riguarda solo il sindaco di Palermo, ma anche gli altri sindaci che, invece di amministrare i rispettivi Comuni, hanno deciso di partecipare alle elezioni regionali.

Con quali risorse finanziarie tali sindaci intendono pagare le rispettive campagne elettorali?

Invitiamo anche i cittadini di questi Comuni – dei Comuni siciliani i cui sindaci, invece di amministrare i rispettivi Comuni, parteciperanno alle elezioni regionali da candidati – a segnalarci eventuali anomalie: dateci una mano, là dove tali fatti si dovessero verificare, a sputtanare gli eventuali amministratori comunali furbi. Se ciò si dovesse verificare, contattateci. 

Il presidente dell’ANCI Sicilia che utilizza impropriamente il ruolo che ricopre e che organizza liste, utilizzando una sede ufficiale del Comune. Il rettore dell’università di Palermo, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, che coinvolge in modo inopportuno la stessa università in una competizione elettorale.

Quanto deve durare, ancora, l’arroganza del potere di Leoluca Orlando e Fabrizio Micari?

P.S.

Egregio rettore Fabrizio Micari: se lei è convinto di perdere alle elezioni regionali, visto che non vuole mollare la poltrona di rettore dell’università di Palermo, perché non ritira la propria candidatura?

 

 

 

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  • Raccolgo il tuo invito: come può un dipendente comunale, Fabio Giambrone, pagato con i soldi dei contribuenti, occuparsi a tempo pieno di fare politica per il movimento del suo sindaco, prima per le comunali e ora per le regionali? Timbra il cartellino, il suo dirigente gli ha assegnato un carico di lavoro e poi controlla se ha fatto il lavoro che doveva svolgere? Sarà imparziale nel suo incarico, come dice la Costituzione? Perché almeno non si mette in aspettativa? E il responsabile della prevenzione della corruzione (segretario generale) non trova niente di anomalo?

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