Elezioni a Palermo: Giusto Catania attacca Nadia Spallitta: potrebbe battere Sinistra comune…

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Da sola la candidata a sindaco Nadia Spallitta – una delle poche voci di opposizione in Consiglio comunale – potrebbe riscuotere più simpatia (e quindi potrebbe prendere più voti) di ciò che resta dei ‘compagni’ di Rifondazione comunista e di SEL. Da qui un comunicato dell’assessore Catania contro Nadia Spallitta. Che replica ricordando all’assessore alcune delle ‘operazioni’ cementizie della Giunta Orlando… 

E’ ufficiale: Leoluca Orlando e i sui accoliti temono Nadia Spallitta. Candidata a sindaco di Palermo per i Verdi, con grande seguito tra l’elettorato di sinistra (di sinistra e non del PD, partito che ormai non ha più nulla a che spartire con la sinistra), Nadia Spallitta fa breccia e attira su di sé le simpatie di tanti palermitani. Cosa che non piace a quello che resta (per la verità non molto) di Rifondazione comunista e SEL, due formazioni politiche che hanno dato vita a un cartello elettorale chiamato Sinistra comune.

Insomma per dirla tutta, da sola, senza assessorati, senza presidenze di commissioni urbanistiche, senza varianti urbanistiche all’insegna del cemento, senza Tram che viaggiano tra un centro commerciale e l’altro, senza i ‘palazzinari’ che si vorrebbero mangiare l’ultimo verde pubblico rimasto nel capoluogo dell’Isola, la lista di Nadia Spallitta potrebbe prendere più voti dei radical chic di Rifondazione e SEL: e la cosa sta facendo letteralmente impazzire i ‘rivoluzionari’ delle magl’ette ‘firmate’.

E’ in questo contesto che matura un comunicato stampa diramato dall’assessore comunale alla Mobilità ‘immobilizzata’, Giusto Catania. Che, non sapendo dove aggrapparsi per attaccare Nadia Spallitta, una delle poche voci critiche verso la Giunta Orlando, non trova di meglio che provare a isolare Nadia Spallitta tra i Verdi che la sostengono.

“Palermo – dice in un comunicato Giusto Catania – è l’unica città europea in cui il partito dei Verdi si dichiara contro la limitazione del traffico veicolare privato, contro gli investimenti infrastrutturali per migliorare il trasporto pubblico, contro le aree pedonali. Questa anomalia palermitana consegna una situazione paradossale. Per questa ragione ho inviato una nota alla co-presidente dei Verdi Europei, Monica Frassoni, per raccontare questa vicenda che sembra riconducibile al Teatro dell’assurdo”.
“Questa evidente contraddizione – aggiunge Catania – tuttavia è coerente con il percorso politico ed istituzionale della candidata a sindaco sostenuta dai Verdi la quale, nella qualità di consigliere comunale, si è intestata una battaglia legale ed istituzionale per abolire la ZTL e per riaprire alle automobili le aree pedonali della città. Meno male che, alle prossime elezioni amministrative, questo paradosso palermitano potrà essere compensato dall’esistenza di Sinistra Comune, un soggetto politico che è anche la casa degli ecologisti: quelli che vogliono limitare le automobili, hanno investito sulle aree pedonali e su un trasporto pubblico efficiente”.

A stretto giro di posta la replica di Nadia Spallitta:

“L’assessore Giusto Catania parla di coerenza politica mentre stringe accordi con parte consistente dello stesso centrodestra. Dubito fortemente che i programmi della sinistra possano essere compatibili e vicini a quelli del centrodestra. Inoltre l’assessore è in coalizione con componenti politiche che hanno promosso e votato la creazione a Palermo di grandi centri commerciali in aree di verde agricolo e di verde storico e che hanno contribuito negli anni alla cementificazione della città”.

“Catania – aggiunge la candidata a sindaco di Palermo dei Verdi – – è male informato sul mio programma che prevede lo sviluppo delle pedonalizzazioni, anzi non sa che la prima mozione per pedonalizzare le aree del centro storico è stata presentata da me e approvata dal Consiglio nel 2009 e che da questa è partita il percorso di graduale pedonalizzazione di piazze e vie del centro storico, ad esempio via Chiavettieri e via Garibaldi. Ne desumo che non abbia ben chiara la differenza tra pedonalizzazioni e ZTL. Con riferimento a queste ultime, non ho mai detto di essere contraria. Tutt’altro. Ritengo siano uno strumento utile in presenza di inquinamento atmosferico. Ma che la ZTL, nella sua prima versione, fosse illegittima, che fosse una sorta di tassa e che non avesse effettivo collegamento con l’inquinamento atmosferico lo ha detto il TAR, annullando il provvedimento. A ciò aggiungo che l’attuale ZTL, che potrebbe essere valida in astratto, non è supportata da servizi (collegamenti e parcheggi)”.

“Giacciono inoltre da cinque anni le mie proposte di iniziativa consiliare per l’istituzione giuridica del parco di Villa Turrisi e del parco Uditore. Dimentica l’assessore di avere votato in Giunta la possibile concessione a privati dello stadio delle Palme, che solo grazie a un mio emendamento è stato tolto dal piano delle ‘valorizzazioni’. Sempre solo grazie ai miei emendamenti è stata reintrodotta la Green Way, che la giunta aveva cancellato, e sono state istituite le isole ecologiche che non hanno avuto attuazione. Credo che l’assessore sia stato molto distratto negli ultimi anni – conclude Nadia Spalllitta – e che non si sia accorto delle battaglie e dei miei interventi a tutela dell’ambiente e della salvaguardia della qualità della vita dei cittadini”.

P.S.

Il ‘Verde’ Giusto Catania dimentica che l’Amministrazione comunale della quale fa parte non ha mai ‘cassato’ il folle progetto della precedente Giunta di centrodestra di cementificare il verde di Ciaculli per realizzare un cimitero privato. Ah, i ‘compagni’… 

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  • Egregio direttore, spettabile redazione,
    vi scrivo da lettore e da iscritto di Sinistra Comune in merito al vostro articolo dal titolo "Elezioni a Palermo: Giusto Catania attacca Nadia Spallitta: potrebbe battere Sinistra comune…".
    Mi onoro di essere iscritto a Sinistra Comune, che e' la vera novità delle elezioni amministrative, in quanto raggruppa varie anime della sinistra palermitana (sociale, movimentista, sindacale e politica), il civismo democratico e il volontariato laico e cattolico. E' l'unica lista dichiaratamente di sinistra ed appoggia Leoluca Orlando per una nuova primavera di Palermo.
    Quanto alla frase "quel che resta (non molto)" di Rifondazione comunista e Sel", ricordo a tutti che Rifondazione Comunista alle precedenti elezioni ha sfiorato il 5% da sola insieme ai Verdi e che è ben radicata a Palermo, cosi' come Sinistra Italiana (che ha pure rappresentanti in parlamento nazionale). Si tratta di due partiti onesti e dalle mani pulite. Ma in Sinistra Comune non ci sono solo Sinistra Italiana e Rifondazione, bensì numerose associazioni e movimenti, come ad esempio l'Arci Porco Rosso e Possibile Palermo, nonchè altre realtà consolidate che lottano per il riscatto di Ballarò e dello Zen.
    Quanto ai "radical chic" e "rivoluzionari con le maglie firmate", non e' cosi': basta scorgere l'elenco dei candidati di Sinistra Comune alle circoscrizioni e al consiglio comunale, per accorgersi come ci sono: lavoratori di Almaviva, operai dei cantieri navali, operai di Amap in pensione, giornalisti precari che da decenni sono eterni collaboratori senza essere assunti dai giornali, deejay, docenti di scuola, studenti, militanti dell'Anpi, sindacalisti della Fiom e della Cgil e tutti gli altri lavoratori che non hanno privilegi ma vivono i problemi del lavoro come tutti gli altri cittadini.
    Infine, Sinistra Comune ha l'importante ruolo di unire la sinistra e le forze alternative sia alle destre xenofobe e antimigranti sia al pensiero unico neoliberista.
    cordiali saluti
    Pietro Scaglione

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