Elezioni regionali siciliane: pressioni di Beppe Grillo per candidare il notaio-poeta Andrea Bartoli

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Sarà stato il ‘caso’ Forello, saranno le polemiche sulla sindaca di Roma, Virginia Raggi, che sembrano non avere fine. Fatto sta che Beppe Grillo – stando a indiscrezioni – in queste ore starebbe provando a convincere il notaio-poeta (l’inventore della Farm Cultural Park di Favara, uno dei luoghi della cultura contemporanea oggi conosciuto in tutto il mondo), Andrea Bartoli ad accettare la candidatura per i grillini alla presidenza della Regione siciliana

Sarà per il ‘caso’ Ugo Forello esploso a Palermo, sarà perché a Roma le polemiche sulla sindaca Virginia Raggi non finiscono mai, ma sembra che stavolta Beppe Grillo non abbia alcuna voglia di sbagliare candidato. Così, per la Sicilia – cioè per le elezioni regionali della nostra Isola che si celebreranno nel novembre prossimo – il leader del Movimento 5 Stelle, in queste ore, starebbe esercitando pressioni sul notaio-poeta Andrea Bartoli, per convincerlo ad accettare la candidatura per la presidenza della Regione siciliana

Andrea Bartoli, il notaio-poeta, è un personaggio internazionale. Di lui, ormai da anni, parlano le più importanti riviste culturali del mondo. E’ lui l’inventore della Farm Cultural Park, a Favara in provincia di Agrigento. Là dove un tempo la Sicilia delle miniere di zolfo e dei ‘carusi’ scriveva pagine di dolore, il notaio-poeta – insieme con la moglie Florinda Saieva – ha creato un ‘Museo delle persone’, un’oasi di intelligenze innovatrici che scommettono sulla cultura.

Un luogo incredibile, la Farm Cultural Park di Favara, oggi sede un centro culturale di nuova generazione. Con una galleria d’arte contemporanea dove è possibile ammirare le opere dei maggiori artisti emergenti di tutto il mondo. Ma anche un luogo che ascolta e prova a realizzare i sogni i i progetti che arrivano dal territorio o da Paesi lontani.

Oggi il tema non è il luogo dell’anima del notaio-poeta: il tema è lui, o meglio Beppe Grillo che vorrebbe catapultarlo nell’agone politico siciliano. Non è una novità: già da tempo si parla della possibile candidatura di Andrea Bartoli alla guida della Sicilia. Candidatura che il notaio-poeta, fino ad oggi, così almeno si racconta, avrebbe sempre rifiutato, se non altro perché gli impegni non gli mancano.

La notizia, oggi, è che Grillo starebbe pressando per convincerlo ad accettare la candidatura alla guida della Sicilia. Lo convincerà?

Fino ad oggi, nel ‘pianeta’ grillino della Sicilia, è stata data per scontata la candidatura alla presidenza della Regione siciliana di Giancarlo Cancelleri, considerato, nell’Isola, l’uomo più vicino a Grillo.

Ma forse – è chiaro che sono solo voci – l’ultima ‘operazione’ politica di Cancelleri non sembra molto riuscita. Parliamo della candidatura a sindaco di Palermo di Ugo Forello, voluta, a quanto si dice, da Cancelleri e da un altro parlamentare regionale, Giampiero Trizzino.

C’è chi dice che sia stato tutto concordato con Roma: cosa assolutamente credibile, perché Cancelleri non fa nulla senza il benestare di Grillo. C’è chi aggiunge che, alla fine, la candidatura di Forello – che ha spaccato i grillini di Palermo – giochi in favore del Movimento che non avrebbe alcuna intenzione di vincere le elezioni comunali di Palermo, visto che il Comune è a rischio default (come potete leggere qui).

Con Renzi che controlla il Governo nazionale e il Governo regionale della Sicilia, infatti, un eventuale sindaco grillino di Palermo verrebbe lasciato subito senza risorse finanziarie: cosa, questa, che potrebbe pregiudicare la campagna elettorale per le regionali.

Detto questo, il caos che si è creato per il ‘caso’ Forello è tanto: anche perché, in questa operazione, di certo senza il volere dei grillini, sembra ci stia ‘bagnando il pane’ la vecchia politica siciliana che vorrebbe sbarazzarsi dei parlamentari nazionali Claudia Mannino e Riccardo Nuti: la prima ‘rea’ di aver fatto finire la lunga stagione della manciugghia con la gestione commissariale dell’eterna emergenza idrica siciliana, il secondo per aver ‘mazzoliato’ a dovere il sottosegretario, Davide Faraone…

Foto tratta da tagsicilia.com

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  • Quindi significherebbe che Cancellieri dato finora come papale candidato a presidente della regione deve fare un passo indietro? E se fa un passo indietro alle regionali potrebbe farne due avanti per una candidatura alle nazionali?

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