Totò Cuffaro e la nuova vita da ‘mediano’

Condividi

Il calcio è pieno di esempi di giocatori che, da “punta di diamante”, con il passare degli anni, modificano il proprio ruolo in campo. A quanto pare – almeno per l’ex presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro – questa regola vale anche per l’attività politica: non segnerà più gol, ma si limiterà a dispensare consigli e assist. Per esempio, Fabrizio Ferrandelli al Comune di Palermo e Roberto Lagalla alla Regione…

di Claus Cahib

La storia del calcio è piena di esempi di calciatori che da “punta di diamante”, col passare degli anni, hanno modificato il proprio ruolo in campo. Un esempio per tutti è Nils Liedholm, svedese, il mitico “barone” che cominciò la sua carriera come attaccante e che col tempo arretrò sempre più la sua posizione. Mezzala, e poi mediano nel Milan di Gipo Viani, finì la sua carriera addirittura come “libero” nella Roma.

Forse a lui pensava l’ineffabile Totò Cuffaro che, se ben ricordo, è milanista, quando descriveva al giornalista de La Repubblica la sua nuova configurazione parapolitica nello squallido quadro della desolata politica siciliana.

In graduale ma implacabile ritorno all’assetto originario (le ultime foto lo ritraggono assai ingrassato, segno che alle vecchie cattive abitudini non ci si può sottrarre), Cuffaro annuncia la sua discesa a centrocampo. Non segnerà più gol, ci anticipa, epperò dispenserà consigli e assist. Ha espresso anche qualche idea su come vorrebbe che fossero fatte le squadre che disputeranno il campionato comunale e quello regionale e ha scelto pure i due attaccanti di riferimento.

Al Comune di Palermo gli piacerebbe una squadra che occupasse prevalentemente la parte destra del campo, con licenza di scorribande al centro, e quindi lanciare in profondità Fabrizio Ferrandelli, scalpitante ambidestro e ambisinistro, un giovanottone di bocca buona che raccoglie ogni passaggio e tenta di trasformarlo in voti alle prossime elezioni per sindaco.

Per la Regione, da quel navigato stratega che è, preferirebbe che fosse allestita una squadra dal gioco totale, che presidiasse ogni parte del campo, destra, centro e sinistra e avrebbe optato per un centravanti un po’ stagionato ma esperto, Roberto Lagalla, col quale vorrebbe puntare direttamente alla Champions.

Titolari fissi alle comunali e alle regionali i due “centrali”, Gianfranco Miccichè e Saverio Romano, i capitani “coraggiosi” di mezza età, non nuovi a sperimentare schemi e tattiche. In squadra si è autoripescato anche Diego Cammarata, il sindaco fantasma, the wizard, l’ala tornante che porterà un sacco di voti a perdere.

Nell’audace disegno cuffariano la squadra andrebbe irrobustita da professionisti prelevati dal Nazareno football club.

Foto tratta da palermomania.it

Pubblicato da