La lettera/ “Sicilia federata e NO ai partiti nazionali”

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Da Paolo Giblisco, un nostro lettore con la Sicilia nel cuore, riceviamo e pubblichiamo una riflessione in vista delle prossime elezioni: “Non è solo questione di uomini. E’ questione di metodo e di strategie”

“A proposito di primarie e di divisioni e di unioni in vista delle Elezioni Regionali della Sicilia nel 2017 e poi per il rinnovo della Camera e del Senato italiani nel 2018, o forse prima. Secondo me la Sicilia deve diventare una Nazione Federata, altrimenti  rischiamo di essere e restare millantatori o millantati e potremmo essere accusati o accusare di “traffico di influenze illecite oneroso o gratuito “.

A noi la scelta. O percorre schemi e balletti vecchi e datati o percorre strade nuove con una memoria antica e tenace. Strade che guardano in modo moderno e bello alla democrazia, all’economia, alla finanza e allo sviluppo delle libertà dei popoli e delle comunità.
La strada di allearsi con partiti nazionali in maniera tradizionale è stata già percorsa con le evoluzioni ed esiti che tutti abbiamo visto. Ripercorre la stessa strategia e tattica equivale ad illudersi che è solo questione di uomini.
No cari amici . Non è solo questione di uomini. E’ questione di metodo e di strategie.
Vi invito a non ripetete gli errori in buona fede fatti in passato da persone che potrebbero essere dei giganti al nostro e vostro confronto. Per il bene della Sicilia e per il bene dei nostri figli vi esorto a non ripercorrere gli errori del passato. Io penso ad una Sicilia Nazione Federata.
Penso che per dirla con le parole del prof. Gaetano Armao, che “La Sicilia è una Nazione. Una Nazione con un popolo, un territorio, una lingua, una cultura, un’identità e antiche tradizioni. Una Nazione senza un proprio Stato che vive oggi una crisi drammatica e che da oltre 150 anni viene ripetutamente depredata delle proprie risorse e costretta a un pesante divario di opportunità e di
sviluppo rispetto alle aree del Nord-Italia. Una Nazione dentro lo Stato italiano che solo formalmente ne ha riconosciuto le peculiarità attraverso lo Statuto dell’Autonomia, ma che, in effetti, ne ha sempre disconosciuto i contenuti.”
Ecco penso alla Sicilia come Nazione con autonomia legislativa e finanziaria che condivide con le altre regioni d’Italia solo la politica estera, la difesa e le grandi infrastrutture.
Per il resto piena autonomia, e vediamo se non riusciamo a creare e mantenere un accettabile benessere sociale ed economico coniugato con una bella dose di libertà di doveri e di diritti.
Pensate a Malta, all’Irlanda, alla Svizzera, al Lussemburgo, all’Austria, al Belgio, alla Tunisia, al Marocco, al Portogallo, alla Grecia, e tante altre nazioni con popolazione uguale o di poco superiore alla nostra che hanno storia come noi e sono uno Stato, una Nazione. Hanno autonomia legislativa, economica e politica. E pur dentro legami e confederazioni possono muoversi in libertà. Se non lo fanno vengono strangolate ,o lo sono già, da burocrati e tecnocrati non eletti mai da nessuno.
Ecco penso a questo come soluzione ad antichi problemi. La Lombardia ed il Veneto già si muovono in questa direzione .
Per noi Siciliani Viva la Sicilia Nazione Federata”.

Paolo Gibilisco

paologibilisco@gmail.com

Visualizza commenti

  • Per la verità, la Sicilia, con il suo Statuto d'Autonomia, dovrebbe già essere una nazione federata con l'Italia... se. invece, è colonia un motivo ci sarà!
    Bisogna solo capire se l'Italia è stata ed è LEALE con la Sicilia oppure no, se ha rispettato e rispetta lo status politico/giuridico della Sicilia o se, viceversa, ha disatteso e disattende e non tiene in nessuna considerazione come e perchè la Sicilia fa parte della Repubblica italiana alla caduta del Regno d'Italia a cui la Sicilia aveva ritenuto di aderire (con un plebiscito farsa, ma questa è un'altra storia) con Vittorio Emanuele II e i SUOI SUCCESSORI (caduta il Regno d'Italia e i suoi successori, la Sicilia non avrebbe più dovuto avere vincoli d'unità con il resto della penisola italiana)

    - Dicevo, se si ritiene che la Repubblica italiana sia stata leale (io ritengo di no), allora che ben venga il federalismo (non occorre inventarne uno nuovo: esiste già), viceversa credo che parlare di federalismo con la Repubblica italina, non si fa altro che arriminari sempri la stissa minestra.
    Allora ditelo che vi sta bene continuare a farvi prendere (e prendere) per i fondelli. Io non sono disposto.

    Se un "amico" ieri, oggi (e domani) si approfitta di me e della mia condizione di debolezza, rompo l'amicizia, non persevero nel credere che quell'individuo possa cambiare... se lo facessi sarei solo uno stupido!

  • Condivido al 100x100 il
    contributo di Santo Trovato.
    Ma perchè non provare ad
    organizzare una grande
    manifestazione di piazza
    davanti alla Presidenza
    della Regione Sicilia, per
    far sentire la voce della
    gente. Sulla rete siamo
    quattro gatti, bisogna
    uscire per le strade, non
    si può stare sempre
    davanti alla tastiera del
    computer. Contiamoci.

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