Formazione, Busalacchi: “La gestione di questo settore deve essere pubblica. Serve un ente regionale”

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“La Formazione professionale siciliana pagata con il denaro pubblico non può continuare ad essere gestita da società e, in generale, da soggetti privati. Alla Sicilia serve una gestione pubblica di questo settore che tuteli i lavoratori e i giovani da formare ed eviti altre speculazioni”

 

“Le accuse al Governo regionale in materia di gestione della Formazione professionale venute fuori oggi, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Palermo (qui l’articolo, ndr), fanno riflettere. Senza entrare le merito di quanto è stato affermato oggi, un fatto mi sembra fuori discussione: la Formazione professionale siciliana pagata con il denaro pubblico non può continuare ad essere gestita da società e, in generale, da soggetti privati. Alla Sicilia serve una gestione pubblica di questo settore che tuteli i lavoratori e i giovani da formare ed eviti altre speculazioni”.
Lo dice Franco Busalacchi, presidente dell’associazione ‘I Nuovi Vespri’ (editore di questo blog) e  candidato alla presidenza della Regione siciliana.
“La Formazione professionale è importante – aggiunge Busalacchi – e non può essere oggetto di trattative da bassa politica. La Formazione, per migliaia e migliaia di giovani, è la porta d’ingresso verso il mondo del lavoro. E’ a loro che serve la Formazione professionale, non a chi la deve gestire. Il mio programma di governo della Sicilia prevede la creazione di un ente regionale nel quale far confluire tutti i lavoratori che le gestioni sciagurate di questi anni, da parte dei governi regionali, hanno sacrificato”.
“Quanto avvenuto e quanto continua ancora ad avvenire – sottolinea sempre il candidato alla presidenza della Regione siciliana – è intollerabile. E’ intollerabile che con i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea si contino, attualmente, oltre cinque mila lavoratori disoccupati. E’ intollerabile che il 2016, per ciò che riguarda questo settore, sia passato invano, lasciando gli operatori senza lavoro e migliaia e migliaia di giovani siciliani senza Formazione professionale! I falliti che oggi governano la Sicilia debbono andare a casa”.
“Ribadisco – dice ancora Busalacchi – la Formazione professionale pagata con il denaro pubblico deve essere pubblica e non nelle mani dei privati. Oltre alla creazione di un ente regionale, mi occuperò personalmente di riunificare, in un unico assessorato, i dipartimenti della Formazione e del Lavoro, che dovranno procedere di pari passo. A gestire l’ente regionale della Formazione professionale siciliana dovranno essere esponenti di provata esperienza. In settori così delicati e importanti della vita pubblica non si può improvvisare”.
“Non è vero che non ci sono le risorse finanziare per dare lavoro a chi oggi, in questo settore, è rimasto senza lavoro – conclude Busalacchi -. Utilizzando tutti i fondi pubblici disponibili, senza la presenza dei privati, si potrebbero pagare senza problemi i lavoratori, assicurando i gettoni di presenza ai discenti. E’ solo questione di volontà politica, che oggi non c’è”.

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  • Grazie del Suo intervento Dr.Busalacchi –
    e mi permetta di aggiungere altri danni, oltre a quelli da Lei citati:

    ❤ Ecco un altro treno, che ..❤
    .
    Cari Colleghi della Formazione Profes- sionale ? Licenziati, ecco un altro danno ( foto), che ci sta per creare questo Governo Siciliano, con a capo:
    ?Crocetta "UMBRUGHIUNAZZU";
    ? e i 2 Assessori Marziano e Micciche.
    .
    Non solo questi continuano a distruggere il Ns. Settore e a licenziare, ma non decidendo e programmando ( con fatti ), continuano a restituire a Roma ladrona i soldi dei Lavoratori e Giovani Siciliani.
    .
    Rivendichiamo ancora con forza, la costituzione di una:
    ....... ? AGENZIA UNICA ? ..............
    dove fare affluire tutti i finanziamenti, per i Lavoratori licenziati e a programmare immediatamente, le attività formative.
    .
    F.to
    Nonnos Aldos.

    Istituzione del Servizio Civile Universale
    Il nuovo servizio civile universale impegnerà giovani volontari (di età compresa tra 18 e 29 anni) per 25 ore a settimana, con un modello flessibile dalla durata da modulare in base alle esigenze di vita e lavoro (8-12 mesi).
    linklav.it|Di Administrator

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