Nel nome del Sud in arrivo gli appalti per il G7 di Taormina a ruota libera, senza evidenza pubblica…

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Lo ha stabilito la Camera dei deputati. Ragazzi, li dobbiamo capire: c’è l’urgenza: il G7 di Taormina è previsto a maggio, ci sono, sì e no, due mesi di tempo per preparare tutto. Non si può perdere altro tempo con il rispetto delle leggi sugli appalti pubblici. Bisogna fare presto. E infatti il Senato avallerà tutto entro questo mese. Poi via libera al festival degli appalti nel nome del ‘rilancio del Sud’

“Allegria, allegria”, diceva un celebre presentatore. E sono veramente allegri i gruppi imprenditoriali chiamati a gestire gli appalti per il G7 di Taormina. La Camera dei deputati, infatti, ha varato un provvedimento che renderà felici questi imprenditori. Potranno gestire questi lucrosi appalti – ovviamente dopo il sì del Senato, previsto entro la fine del mese – a ruota libera, senza ricorrere ai bandi. Il tutto nel nome del Sud e della somma urgenza.

Leggiamo su Il Sole 24 Ore:

“Nel corso dell’esame in commissione Bilancio è stato inoltre precisato che, per quanto riguarda le strutture del G7 che si terrà a maggio a Taormina, dovranno essere motivate le ragioni di necessità e urgenza in base alle quali si derogherà dalle regole ordinarie sugli appalti. Il provvedimento prevede infatti la possibilità di ricorrere a procedure senza bando”.

Allegria! Vediamo se siete bravi: secondo voi in quale provvedimento Governo Gentiloni e Parlamento nazionale di ‘nominati’ hanno inserito la ‘scorpacciata’ di appalti pubblici a umma umma da realizzare a partire dal marzo prossimo in Sicilia, dalle parti di Taormina (bisogna ‘sbrigarsi’, il G7 è previsto per maggio e le ‘strutture’ dovranno essere pronte per quella data, per questo è importante non ‘perdere  tempo’ con le ‘lungaggini’ burocratiche dei bandi e delle evidenza pubbliche…)?

Ve lo diciamo noi: nei provvedimento in favore del Sud. O meglio, nel Decreto Sud. Cosa c’è di meglio, nella terra della mafia, degli appalti a ruota libera?

Allegria! Così tra i provvedimenti per l’ILVA di Taranto e il credito d’imposta, ecco che arriva una bella montagna di soldi pubblici per le opere del G7 di Taormina. Appalti da gestire all’insegna della somma urgenza.

Appalti per gli ‘amici’ a parte, di altro, per il Sud cosa c’è? L’abbiamo già detto: il credito d’imposta. Non vi basta? Cosa volete di più?

La trovata del Governo Gentiloni si va a sommare ai ‘Patti per il Sud’ di Matteo. Non vi bastano i ‘Patti per il Sud’ firmati da Renzi? Sono i soldi già stanziati per il Sud che sono stati dimezzati e riproposti, con la speranza che non vengano riprogrammati e ri-dimezzati…

E poi? Un po’ di Cassa integrazione. Ma non per tutto il Sud, ma per l’ILVA di Taranto. Siccome non hanno ancora sbaraccato il ‘mostro’ chimico che ha avvelenato mezza città e dintorni – e non hanno alcuna intenzione di sbaraccarlo (non l’ha sbaraccato l’ex presidente della Regione, Nicki Vendola, figuriamoci se lo sbaracca il PD) – meglio dare lo zuccherino: un po’ di Cassa integrazione p’attupparicci a vucca, si direbbe in Sicilia…

E poi ci sono i depuratori. E’ noto che l’Unione Europea, dopo oltre dieci anni di babbio, ha scoperto l’acqua calda. O meglio, ha scoperto l’acqua inquinata. Perché i depuratori di mezza Italia non funzionano (in Sicilia, in verità, quasi tutti i depuratori sono in tilt).

Recita perfetta, da parte dei governanti siciliani. E’ arrivato il commissariamento, perché nel frattempo l’Unione Europea ci multa. Così – come per il G7 – sarà sempre Roma a gestire anche gli appalti per i depuratori. La ‘mano’, in questo caso, conta.

P.S.

A proposito di multe per i depuratori in tilt. Fino ad ora i governanti non hanno fatto una mazza e i cittadini hanno pagato. sarà ancora così o, finalmente, a pagare saranno gli amministratori regionali e comunali? Così, tanto per sapere… 

 

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