La parola agli studenti/ Minardi (Scienze Motorie): “Le parole di Poletti? La solita cecità dei politici”

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Nella nostra nuova rubrica faremo commentare ai giovani la politica del Governo nazionale e di quello regionale. Cominciamo con l’universitario Pietro Minardi, che sulle infelici parole del ministro del Lavoro dice che…

I giovani, come ha dimostrato il referendum del 4 dicembre scorso, quando decidono di alzare la voce e soprattutto di scegliere, sanno fare (molto) male alla politica che persegue esclusivamente i propri interessi, dimenticando che il vero politico è colui che ha come unico fine il bene comune e che sa interpretare gli input provenienti dal territorio.

Ecco perché il blog de I Nuovi Vespri, come sanno benissimo i nostri lettori abituali, ha deciso di piazzare un megafono davanti alla bocca dei giovani siciliani sia per conoscere i loro pensieri sull’attualità politica sia per fare da cassa di risonanza alla loro rabbia, in modo tale che quest’emozione non sbatta davanti a un muro impenetrabile ma si trasformi in forza concreta.

E si parte oggi, con Pietro Minardi, studente della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Palermo, politicamente attivo (ma non legato a nessuno) a tal punto da candidarsi alle scorse elezioni amministrative palermitane.

Minardi, 26 anni, si è espresso sull’operato del governo di Rosario Crocetta, su cui, però, “posso dire poco… perché effettivamente fa poco“.

Da un lato, lo studente, “in tema sport e promozione sportiva”, definisce “positiva la legge Panepinto, che impone in Sicilia la presenza di almeno due laureati in Scienze Motorie in ogni palestra. Questo ha chiaramente offerto possibilità lavorative a tanti miei colleghi e ha migliorato la vita e la salute dei clienti”.

Dall’altro, però, Minardi ha riconosciuto che, “per il resto siamo messi ancora molto male“.

Ciò perché “in Sicilia abbiamo percentuali di disoccupazione stellari, tasse iperboliche e istituzioni totalmente assenti. Invece di potenziare i servizi per il cittadino – dice Minardi – si è preferito continuare, a mio parere, con la logica dei grandi bacini elettorali. Ad oggi appare evidente che l’unica possibilità è scappare all’estero, soprattutto per noi studenti di Scienze Motorie che aspettiamo ancora una legge quadro che collochi la posturologia fra le professioni sanitarie. Stiamo aspettando la creazione dei c.d. wellness center; stiamo aspettando una seria legge sull’impiantistica sportiva, ecc. Aspettiamo e mi sa che aspetteremo ancora a lungo”.

Minardi si è anche espresso sull’infelicissima dichiarazione del ministro Giuliano Poletti (““Centomila giovani in fuga? Conosco gente che è bene non avere tra i piedi”): “Purtroppo – dice lo studente palermitano – tutto ciò rientra in una visione cieca della politica che ha contraddistinto prima il governo Letta, poi Renzi e adesso Gentiloni. Non vanno via buoni o cattivi da questo Paese, vanno via persone che in Italia non possono vivere, che sono stanche di dovere vivere con voucher e con stipendi da miseria. Ad oggi in Italia il mercato privato del lavoro è totalmente fermo a causa di un cuneo fiscale pauroso, aggravato dall’austerity europea. Ma se pensi che questo è un governo che ha un ministro dell’istruzione senza laurea, che ha promosso tutti i promotori del referendum nonostante il loro fallimento politico, beh, capisci che della meritocrazia tanto sbandierata poco gliene frega a tutti quanti”.

“Purtroppo ad oggi – ha aggiunto Minardi – siamo vincolati dall’UE a rispettare vincoli precisi, con un’economia come quella italiana troppo debole per sopportare il libero mercato. Ci vorranno anni e molto olio di gomito per riavviare questo Paese… ma penso che la gente difficilmente aspetterà e quindi sarà costretta ad emigrare. Io stesso ho considerato questa ipotesi vista la considerazione del laureato in Scienze Motorie in Italia. Si continua ad insistere con i progetti Miur – Coni quando l’educazione fisica da tutti i Paesi è considerata una forma proficua di prevenzione primaria ma soprattutto la chiave di uno sviluppo psico-motorio della persona. Lo sport è aggregazione, è un’opportunità di inserimento ed inclusione per tante realtà, dalle classi meno abbienti ai disabili, ecc. Eppure si preferisce proseguire con una visione retrograda e superata, in cui la persona viene considerata solo per le sue capacità umanistiche e logico-matematiche, piuttosto che considerare la persona nella sua integralità, come ha sostenuto Gardner ad esempio. Poi si potrebbe aprire interi capitoli sulla chinesiologia, sul perché nelle palestre lavori gente con un corso fatto nel week-end piuttosto che gente che ha dedicato anni a questo settore di studio. Ma ahimè sarebbe fiato perso…”.

Pietro Minardi è solo uno dei tantissimi giovani siciliani che possono contribuire a comprendere quali siano le esigenze e le richieste proprie degli studenti e noi de I Nuovi Vespri siamo qui pronti per ascoltarli e per attivarci.

Contatteci tramite la nostra pagina Facebookinviando un messaggio privato: ‘la parola agli studenti’ è la rubrica giusta per fare scruscio.

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