Palermo, pioggia di critiche alla ZTL voluta dall’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando

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Com’era prevedibile, molta gente non entra più nel Centro storico, tra le proteste dei commercianti, le cui attività hanno subito, in pochi giorni, un drastico calo. Questo mentre attorno all’area della ZTL è aumentato il traffico automobilistico. La sensazione è che gli incassi che il Comune si attende per sostenere il Tram (e soprattutto l’Amat che gestisce il Tram) non ci saranno. E che l’Amat fallirà lo stesso. Intanto cresce il numero di cittadini che presenteranno ricorso al TAR. Tra questi ci sono anche i COBAS

Per alcuni è una ZTL, per altri è una tassa di circolazione automobilistica che tanti cittadini palermitani si rifiutano di pagare evitando il Centro storico della città. A pochi giorni dall’istituzione di questo balzello, l’unica cosa che emerge – polemiche a parte – è la desertificazione dello stesso Centro storico. Sono tanti i commercianti che hanno subito un tracollo economico. E che vorrebbero che l’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando ritiri subito il provvedimento.

Si sta verificando, insomma, quello che in tanti avevano previsto: e cioè il calo delle attività economiche. Dovuto non solo ai tanti palermitani che si rifiutano di pagare il balzello e, quindi, non entrano più nel Centro storico, ma anche al fatto che non ci sono mezzi pubblici alternativi alle automobili.

Com’è noto, sulla ZTL pende un ricorso per motivazione aggiunte presso il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) Sicilia. I giudici avrebbero dovuto pronunciarsi nei primi di novembre, ma l’Amministrazione comunale si è resa protagonista di una furbata: ha ritirato l’atto amministrativo oggetto di ricorso e ne ha presentato un nuovo che è, addirittura, peggiore del primo.

Da qui il ricorso per motivazioni aggiunte sul quale si dovrà pronunciare il TAR Sicilia.

Intanto in città le polemiche non si contano più.

I Cobas annunciano di essere entrati a far parte del gruppo di associazioni e cittadini che presenterà ricorso al TAR contro la Zona a Traffico Limitato introdotta dall’amministrazione comunale nel centro di Palermo.

“Così com’è stata concepita – dice Antonino La Barbera, responsabile all’Amat dei Cobas – la ZTL non ridurrà l’inquinamento, né servirà a dare ossigeno alle ‘casse’ dell’Amat. Il provvedimento è carente sotto vari punti di vista: manca un adeguato sostegno del trasporto pubblico, uno dei capisaldi su cui si è già pronunciata la giustizia amministrativa, e non è stato previsto un adeguato numero di parcheggi gratuiti attorno al perimetro della ZTL”.

“Non vorremmo infine – conclude La Barbera – che la ZTL sia un alibi per non rifinanziare l’Amat, mettendo in serio pericolo il posto di lavoro dei dipendenti”.

Sulla vicenda interviene pure la vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta:

“L’Amministrazione – dice – farebbe bene a sospendere temporaneamente le ZTL. E’ indubbio che Palermo senza auto diventi una città sempre più bella, ma sono fortemente preoccupata per la potenziale desertificazione del Centro storico cittadino. Raccolgo infatti i segnali di allarme che vengono dai commercianti i quali lamentano il drastico calo di presenze e di incassi da quando è entrato in vigore il provvedimento. La circostanza secondo la quale l’utenza sia radicalmente diminuita è la più evidente dimostrazione che i mezzi pubblici non arrivano in questa parte del territorio, che corre quindi il rischio di restare isolata. D’altro canto, l’incremento del traffico veicolare nelle zone limitrofe e soprattutto nel perimetro, oltre al sovraffollamento sugli autobus, conferma che le ZTL, ad oggi, non sono state accompagnate dai servizi necessari a supporto delle stesse, tali da garantire la libera circolazione, il facile accesso ai luoghi e la possibilità di parcheggiare”.

“Questo provvedimento – aggiunge Nadia Spallitta – che oggettivamente appare ‘attraente’ per la migliore vivibilità dei luoghi, è stato assunto senza valutare tuttavia le ricadute economiche e occupazionali. In mancanza di un sistema di mobilità pubblica adeguato ed efficiente, infatti, si corre il rischio di danneggiare in modo irreversibile centinaia di esercenti e commercianti, mentre è compito dell’Amministrazione contemperare i diversi interessi coinvolti anche alla luce del fatto che le zone realmente inquinate sono e rimangono tutte fuori dal perimetro delle ZTL. Invito dunque l’Amministrazione a sospendere temporaneamente questo provvedimento per studiare e attuare forme di collegamento e mobilità che garantiscano il regolare accesso e la fruizione, per tutti, del centro storico e dei suoi negozi. Diversamente – conclude la vice presidente del Consiglio comunale – molte attività storiche e tradizionali rischiano di chiudere, indirizzando il commercio quasi esclusivamente verso le più anonime forme dei grandi centri commerciali”.

Critico anche il consigliere comunale, Orazio La Corte (Leva Democratica):

“Sulla mobilità la Giunta Orlando colleziona un fallimento dietro l’altro. L’ultimo in ordine di tempo è la ZTL”.

“Come prevedibile – aggiunge – il Centro si è desertificato e il traffico si è spostato attorno al perimetro della ZTL, non riducendo affatto l’inquinamento. Inoltre mancano o sono del tutto insufficienti i servizi a supporto della stessa ZTL, come parcheggi, car sharing e navette. Malgrado le affermazioni dell’assessore Catania (Giusto Catania, assessore comunale alla Mobilità ndr) le navette Amat hanno una frequenza di 20 minuti. Tempi biblici non compatibili con le esigenze di lavoratori, studenti e turisti. Sul car sharing invece qualcuno ci spieghi com’è possibile che, a fronte dell’aumento di abbonati dichiarato da Amat e Comune, il servizio sia in perdita”.
“Non è concepibile – aggiunge La Corte – che una città turistica, come ama ripetere il sindaco Orlando, non garantisca collegamenti certi con la borgata di Mondello. Aver sospeso fino al primo maggio la linea 806 è una scelta scellerata, che penalizza turisti e residenti. Siamo di fronte a dilettanti allo sbaraglio – conclude il consigliere comunale di Leva Democratica – capaci solo di improvvisare in un settore strategico come la mobilità. Il malessere nato a causa di un servizio Amat scadente ed accentuato oggi da una ZTL inutile dovrebbe far riflettere il sindaco Orlando e l’assessore Catania. Sono finiti i tempi della politica fatta di annunci: i palermitani reclamano servizi veri. E non hanno più nessuna intenzione di seguire un uomo solo al comando circondato da sudditi, una finta opposizione in Consiglio comunale e parti sociali acritiche che in questi anni hanno portato la città allo sbando”.

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