UDC, Cesa dice addio alla Giunta Crocetta. Che farà D’Alia?

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Il segretario nazionale dei centristi, oggi a Palermo, ha sconfessato ufficialmente la linea di Giampiero D’Alia e dei sui fan. Che restano senza partito e senza simbolo. E puntano tutto su un Casini, già fuori dal partito e in cerca di ‘genitori adottivi’…

Anche un partito dalle percentuali da prefisso telefonico come l’Udc ha le sue gatte da pelare. E sono gatte grosse. La guerra tra Giampiero d’Alia e il vertice nazionale è ormai giunta al suo apice. Oggi a Palermo a, il segretario Lorenzo Cesa, ha messo i puntini sulle i.

Non solo dice bye bye al segretario Adriano Frinchi, eletto con congressi “irregolari” (il partito è stato commissariato), ma, praticamente, caccia fuori lo stesso Giampiero D’Alia che di questo partito, in Sicilia, era stato il plenipotenziario: “Stiamo valutando di togliere gli assessori in quota Udc dalla giunta Crocetta. Se Gianpiero D’Alia vorrà restare lo farà a titolo personale, così come gli assessori e i deputati regionali che incontrerò presto” ha detto Cesa. Gli assessori in questione sono Giovanni Pistorio e Gianluca Micciché.

Cesa sta cercando di ricostruire un’area di centrodestra guardando a Forza Italia e al PID di Saverio Romano. Che, è notoriamente vicino all’ex governatore Salvatore Cuffaro. Tant’è che, dalle pagine del Tempo, si era dichiaratamente schierato a favore di una sua candidatura a sindaco di Palermo.

A D’Alia non perdona l’eccessiva vicinanza ad Angelino Alfano e al suo NCD che lo ha portato ad entrare nella disatrosa giunta Crocetta a Palermo, a fare da stampella a Renzi a Roma e a sognare un ipotetico nuovo partito di cui i vertici nazionali dell’Udc non vogliono sentire parlare.

Un’amicizia che D’Alia rischia di pagare amaramente, perché il simbolo dello scudo crociato rimane in mano a Cesa, mentre Alfano non può proprio garantirgli nulla.

Al momento, comunque, la carta di D’Alia si chiama Pierferdinando Casini: “Al mio amico Cesa dico solo #Lorenzostaisereno. Con gli amici dell’Udc siciliana ci vediamo il 9 ottobre a Catania insieme a Pier Ferdinando Casini” risponde su Twitter un baldanzoso,  Adriano Frinchi. Mentre D’Alia, sul suo profilo Facebook, sfoggia il manifesto dell’iniziativa.

Casini è fuori dal partito dallo scorso Maggio e insieme con D’Alia è schierato per il SI al referendum, a differenza, ancora una volta di Cesa.

Resta da capire cosa faranno ora: senza partito e senza simbolo, chi se li carica sul groppone?

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  • Obbedisco !! oppure va' da renzi e chiede una lista sicura per le prossime elezioni nazionali x lui e forse per il delfino x rimanere e dare supporto a crocetta il quale è pronto x ire in abbissinia come futuro governatore o ancor di + si salva solo lui alla faccia di chi lo ha venerato fino ad ora !!!!

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