Riforma costituzionale/ Il quesito referendario proposto dal Governo Renzi è ingannevole e truffaldino

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Di fatto, il quesito referendario che, con il denaro pubblico, Renzi e la sua ‘banda’ stanno proponendo agl’italiani è un inganno. Non potendo dire la verità – e cioè che questa riforma della costituzione viene imposta all’Italia dai poteri finanziari estranei al nostro Paese – Renzi e il suo Governo stanno provando a ingannare i cittadini. Perché è importante opporsi all’ennesima truffa di questi svergognati

Volete una prova definitiva sul fatto che l’Italia non è più (ammesso che lo sia mai stata) un Paese sovrano? Leggete il quesito referendario così come è stato formulato:

“Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘disposizioni per il superamento del bipartitismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione’, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 Aprile 2016?”

Seguono le caselle con il Sì e il No.

A  conforto della nostra tesi, riportiamo, condividendolo interamente, l’intervento  sul tema del professore Giuseppe Carlo Marino:

“IL QUESITO REFERENDARIO, ATTENZIONE !! SARA’ TRUFFALDINO! UN QUESITO-FARSA! (QUASI COME CHIEDERE: “volete essere belli e ricchi” o “brutti e poveri”?)

Così come è stato annunziato in TV dal presidente Renzi, il quesito referendario (SI o NO) per l’elettorato, quello che si troverà sulla scheda di voto, evidenzia i caratteri di un puro imbroglio. Ma, santo cielo, chi direbbe NO alle seguenti proposte: eliminare il bicameralismo perfetto per favorire la rapidità delle dinamiche legislative, ridurre drasticamente il numero dei senatori e le conseguenti spese della politica, ridimensionare le autonomie regionali? Sarebbe come chiedere: chi è contrario a ‘riforme’ che riducono i rischi e le pratiche della corruzione e del malgoverno? Chi è contrario al ‘bene pubblico’? Evidentemente, nessuno potrebbe dichiararsi contrario, neppure i corrotti e i corruttori! Si tratta di un quesito già  di per sé formulato in funzione di una richiesta di consenso plebiscitario… Ora, mi chiedo e chiedo: perché non si denunzia subito una così vistosa operazione truffaldina che riduce ad una farsa il referendum? Perché la grande stampa, anche quella di ‘opposizione’, non se ne è accorta?”

L’ho detto prima, caro Professore, noi non siamo più in condizione di decidere del nostro destino e l’attentato che si prepara alla nostra Costituzione né è la prova.

Noi ce ne siamo accorti subito e abbiamo subito già preso posizione a favore del NO, spiegando e argomentando le nostre ragioni.

Continueremo a farlo fino all’ultimo giorno di questa campagna elettorale truccata e disonesta, fatta dal Renzi e i suoi sodali abusando della loro funzione pubblica e facendo uso del denaro pubblico, provocando, quindi, lo diciamo a beneficio di qualche lettore attento, un vertiginoso e scandaloso danno all’Erario pubblico.

Siamo perfettamente consapevoli di quali forze esterne al nostro Paese e nemiche della democrazia spingono per l’approvazione di una modifica costituzionale artatamente incomprensibile per i più e che mette all’angolo i nemici della globalizzazione imperante, autonomie locali per prime. Se il mondo deve essere trascinato verso la globalizzazione, l’omologazione, l’uniformazione, lo farà senza di noi, contro di noi e non in nome nostro.

 

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