Con quali soldi il sottosegretario Faraone sta pagando la campagna per il Sì al referendum?

Condividi

Ce lo chiediamo perché questo personaggio, ormai da qualche mese, gira in lungo e in largo la Sicilia tra convegni e iniziative annunciando la costituzione di 300 comitati per il Sì. Noi ci auguriamo che i comitati del sottosegretario Faraone li stia pagando il sottosegretario Faraone. Su questo punto il Governo Renzi farebbe bene a fare chiarezza

Il sottosegretario Davide Faraone annuncia trionfalmente che la Sicilia è la regione più determinata a favore del Sì al referendum sulla riforma costituzionale e “lieto comunica” che sono  già stati costituiti 300 comitati per il Sì.

Non mi stancherò mai di denunciare, da un lato, la discutibile ingerenza del Governo su una questione che, dopo la pubblicazione del progetto di legge referendaria, è diventata una contesa di interesse esclusivamente della politica in senso ampio e dei cittadini in senso stretto: la politica, in quanto deputata a convincere i cittadini a portarsi sulle proprie posizioni, i cittadini in quanto chiamati a ragionare, documentarsi e convincersi in piena libertà democratica.

Al Governo, se non vuole travalicare dalle sue competenze e abusare del suo ruolo, spetta esclusivamente il dovere di informare, spiegare, approfondire concetti giuridici e questioni tecniche in posizione assolutamente neutra e terza rispetto al Sì o al NO.

Purtroppo le cose non stanno andando così: da Renzi, che ha dichiarato di giocarsi tutto, alla Ministra Boschi, che  sgambetta e scutrettola per tutto il Paese e, nel nostro piccolo, a Faraone che, tronfio, ‘trionfa’.

A questo punto, pur denunciando questo oltraggio alla democrazia, quantomeno mi aspetto dal Segretario nazionale del PD, Renzi, l’assicurazione formale ai contribuenti italiani che le spese sostenute per organizzare la campagna governativa a favore del SI non sono affrontate dal Governo, ovvero che non sono a carico di loro contribuenti, e, nel nostro piccolo, che i comitati di Faraone se li stia pagando Faraone.

Sarebbe gravissimo che la pesante interferenza del Governo si consumasse a carico del contribuente.

Detto questo, resta da analizzare un dato, preoccupante. Il NO, temo, si è convinto di avere già vinto: nulla è più pericoloso di questa convinzione. Non basta la certezza essere dalla parte giusta perché questa prevalga.

Le ragioni del Sì, dalla gravità del modo con cui sarebbe eliminato il bicameralismo e, soprattutto, la traslazione all’esecutivo di poteri e prerogative fuori dal controllo costituzionale non bastano per vincere.

Queste ragioni devono essere sostenute con forza, con chiarezza e determinazione in tutte le sedi possibili. Sarebbe gravissimo se il disprezzo dimostrato da Faraone, che ha definito “armata brancaleone” i sostenitori del NO, non  fosse rispedito al  mittente con la forza che merita.

Questo blog ha assunto sin dal primo momento una posizione chiara a favore del NO. E con una serie di interventi ha portato nel dibattito le sue argomentazioni a sostegno della sua posizione. E continuerà a farlo, fino al voto.

Siamo pronti a fare di più, a fare, insieme con chi condivide la nostra posizione, quanto si renderà necessario perché quelle ragioni di civiltà giuridica e sociale vengano spiegate e comprese, e quindi  prevalgano.

Questo blog è a disposizione di quanti sentano il dovere di intervenire su un tema vitale per la nostra democrazia e siano  disposti a dare il proprio contributo di riflessione.

L’associazione I NUOVI VESPRI, in attuazione dei propri fini statutari si dichiara disposta ad intervenire in tutte le iniziative che abbiano come scopo la diffusione delle ragioni del NO in tutte le sedi.

Pubblicato da