La ‘Buona sanità’ siciliana: migliaia di persone abbandonate tra Riposto e Calatabiano

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La zona, in estate, è frequentata da migliaia e migliaia di persone. E che ha fatto l’assessorato regionale alla Salute? Ha lasciato questi 10 chilometri di costa piana zeppa di villeggianti e turisti senza Pronto soccorso. Ma dove finiscono i soldi della sanità siciliana? Interrogazione dei parlamentari dell’Ars, Nello Musumeci e Alfio Barbagallo. L’ospedale ‘fantasma’ di Giarre 

Che fine fanno i soldi della sanità siciliana? Torniamo ancora una volta a chiedercelo leggendo un comunicato che racconta dell’assenza di un Pronto soccorso in un’area della Sicilia che in estate è molto frequentata da cittadini siciliani e da turisti. parliamo del tratto di costa che corre da Riposto a Calatabiano.

A porre la questione sono i parlamentari dell’Ars, Nello Musumeci e Alfio Barbagallo in un’interrogazione:

“Il Governo regionale – scrivono i due deputati di Sala d’Ercole – intervenga con la massima urgenza sull’ASP di Catania per istituire un posto di Pronto soccorso sanitario, per tutta la durata della stagione balneare, da ospitare in un apposito locale messo a disposizione da uno dei Comuni rivieraschi, tra Riposto e Calatabiano”.

Nell’interrogazione si sottolinea che questo tratto di costa, compreso tra i Comuni di Riposto e di Calatabiano, lungo oltre dieci chilometri, registri ogni anno un notevole afflusso di bagnanti e villeggianti. Ebbene, nonostante la presenza di tanti cittadini questa zona è “priva di servizio di Pronto soccorso sanitario, mentre l’unica ambulanza del 118 disponibile nella postazione di Mascali, risulta non avere il medico a bordo”.

Il vicino ospedale di Giarre da qualche tempo “è stato irresponsabilmente privato dei servizi di Pronto soccorso”, sottolinea ancora Musumeci. Così chi sta male è costretto a raggiungere o l’ospedale di Taormina, o all’ospedale Cannizzaro di Catania. Due nosocomi “difficilmente raggiungibili in tempi brevi – si legge sempre nell’interrogazione – per la costante congestione del traffico veicolare lungo le arterie che portano dalla riviera all’autostrada Catania-Messina. Disagio – aggiunge Musumeci – aggravato dal fatto che l’area non dispone di un’elisuperficie tale da assicurare la tempestività del soccorso in elicottero, essendo disponibile di volta in volta solo una piazzetta a Sant’Anna di Mascali, che costringe i velivoli a manovre azzardate e senza alcuna garanzia di sicurezza”.

Proprio a questo proposito, nell’interrogazione si chiede al governo di intervenire presso la Protezione civile regionale, in modo da individuare, d’intesa con i Comuni costieri, un sito idoneo alla realizzazione di un’elisuperfice per i velivoli di soccorso.

“È, inoltre, improcrastinabile – si legge sempre nell’interrogazione – ripristinare il servizio di Pronto soccorso presso l’ospedale di Giarre, unico presidio atto a garantire l’assistenza sanitaria di emergenza ad un potenziale bacino di utenza che nei mesi estivi raggiunge le 150 mila unità”.

 

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