Quanti sono commissari nominati da Crocetta? E quanto costano?

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Se lo chiede in un post su facebook l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana, oggi sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi. In effetti l’attuale Governo regionale ha veramente abbondato con i commissari. Da qui la richiesta di una commissione d’inchiesta – che dovrebbe essere istituita all’Ars – per fare luci sull’uso (e sull’eventuale abuso) dei commissariamenti

“Quanti sono i Commissari nominati dalla Regione capitanata da Crocetta?”.

Lo chiede con un post pubblicato sulla propria pagina facebook l’ex presidente dell’Assemblea regionale siciliana ed ex parlamentare nazionale, oggi sindaco di Mazara del Vallo, Nicola Cristaldi. In affetti, la domanda è interessante. Perché ricordiamo che, nella passata legislatura, l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, passava il tempo a nominare, nominare, nominare. E molte di queste nomine erano commissari.

Particolare, questo, che non deve essere sfuggito a Cristaldi, che infatti si chiede:

“Quanti sono ancora in sella nominati dai governi precedenti?”. Chiaro il riferimento al Governo Lombardo. Che, lo ricordiamo, eletto nel 2008 con i voti di Totò Cuffaro, aveva già l’accordo sottobanco con alcuni ‘pezzi’ del PD, con particolare riferimento al Antonello Cracolici e a Giuseppe Lumia.

Ed è stato proprio Lombardo a ‘decuffarizzare’ la Regione siciliana, sostituendo tanti personaggi legati a Cuffaro con propri fedeli.

Ma torniamo ai commissari. Che oggi, in Sicilia, sono tanti. Ricordiamo che i commissari sono, di solito, lo strumento a cui fa ricorso un potente (il presidente della Regione o un assessore, con riferimento, ovviamente, alla Sicilia).

Insomma, se il presidente o l’assessore vuole controllare un ente senza ‘camurrie’, di solito non nomina il presidente e il consiglio di amministrazione. Perché anche se si prende il presidente, il consiglio di amministrazione è il frutto di una spartizione con gli alleati di governo. E la presenza dei consiglieri di amministrazione, gira che ti rigira, riduce il potere del presidente (e, di conseguenza, del politico che sta dietro il presidente).

Se il potere deve essere gestito nella totale pienezza, a conti fatti è meglio un commissario (o un amministratore unico, come ha fatto il presidente Rosario Crocetta, che ha nominato l’avvocato Antonio Fiumefreddo amministratore unico di Riscossione Sicilia spa).

Scrive ancora Cristaldi: “Quanto costa questa operazione commissariale? In termini economici e in termini di risultati concreti. Quanti sono i commissari che si sono seduti nella poltrona e non l’hanno lasciata più? Un commissario si nomina per un periodo transitorio e con finalità ben precise, con compiti dettagliati da svolgere, ed è vergognoso assistere a commissari che non se ne vanno più mentre incidono pesantemente sulle ‘casse’ pubbliche”.

In generale Cristaldi dice bene: un commissario dovrebbe essere un fatto transitorio. Questa transitorietà – a rigore – riguarda i commissari ad acta, che vengono nominati per svolgere compiti precisi entro un ‘perimetro’ amministrativo ben determinato.

Diverso è il discorso per i commissari straordinari. Che, anche nella Prima Repubblica – sempre con riferimento alla Regione siciliana – potevano restare in carica anche per anni e anni.

Detto questo, Cristaldi pone un tema serio. perché le nomine di commissari operate dal Governo Crocetta sono veramente tante, tantissime, forse troppo.

Basti pensare alle nove ex Province, tutt’ora commissariate. O a tanti enti e società regionali. O agli ATO idrici. O agli ATO rifiuti. Per non parlare dei Comuni. Dove, addirittura, la Regione ha disposto che il pagamento di tali commissari sia posto a carico degli stessi Comuni.

Conclude Cristaldi:

“Va istituita una Commissione parlamentare di indagine su questa ‘politica’ dei commissariamenti, sui costi e sui risultati raggiunti, sui tempi e sugli abusi. C’è qualcuno all’Ars che se ne vuole occupare?”.

A rigore, se ne dovrebbe occupare la commissione regionale antimafia retta da Nello Musumeci. Lo farà?

Foto tratta da politicallyconnect.it

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