Palermo si sveglia: sì alla mozione contro la via dedicata all’assassino Cialdini. Al suo posto, Giovanni Lo Porto

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Dalla rete alle istituzioni: approvata una mozione del consigliere Giovanni Colletti che chiede di cancellare il nome del generale Cialdini- famigerato assassino risorgimentale- dalla toponomastica di Palermo. La proposta è di dedicare la stessa strada ad un eroe siciliano moderno: il cooperante di Brancaccio, Giovanni Lo Porto, ucciso da un raid Usa

Il messaggio sta passando: sono sempre di più i siciliani che si impegnano per liberare le vie delle loro città dai nomi di personaggi che, con le loro gesta, hanno offeso la dignità delle popolazioni meridionali e, in generale, la dignità umana. Una campagna di sensibilizzazione cui stiamo partecipando attivamente con una serie di articoli che trovate qui sotto in allegato e che stanno registrando migliaia di lettori.

La presa di coscienza è già concreta in diversi comuni del Sud Italia che hanno cancellato, senza se e senza ma, il nome del generale Enrico Cialdini – meglio conosciuto come l’assassino risorgimentale dei meridionali – dalla loro toponomastica. Di lui e delle sue feroci gesta vi abbiamo parlato qui.

E, come detto, si sta concretizzando anche in Sicilia. A Palermo in particolare, dove i consiglieri della II Circoscrizione hanno approvato una mozione, rivolta all’amministrazione comunale, con cui si chiede di cancellare proprio il nome di Cialdini dalle mappe della città, per sostituirlo con quello di Giovanni Lo Porto, il cooperante palermitano ucciso da un raid americano in Pakistan.

La notizia non è di poco conto: finalmente una istituzione dà voce ad una protesta nata sulla rete e che ha coinvolto blog come il nostro, blog meridionalisti e diversi gruppi sui social, tra questi, il più famoso, quello fondato da Fonso Genchi qualche tempo fa (via Cialdini dalle nostre città).

Intestatario della mozione palermitana è il consigliere Giovanni Colletti: “Sono rimasto allibito quando ho scoperto che a Palermo c’era una via dedicata a Cialdini, un assassino che in Sicilia è ricordato, tra le tante nefandezza, per il caso della piccola Angelina Romano, la bimba di 9 anni fucilata a Castellammare del Golfo, 3 gennaio 1862. Insomma- dice Colletti a inuovivespri.it- è come dedicare una via a Polpot o a Hitler. Non possiamo consentirlo e tantissima gente, più di quello che si pensa, ha appoggiato questa iniziativa.  Dobbiamo sostituire quel nome con quello di un eroe palermitano come Giovanni Lo Porto, che tra l’altro era di Brancaccio, un quartiere di cui troppo spesso si parla male ma che ha fornito anche esempi come il suo”.

Una scelta del genere, oltre a fare giustizia nel nome di tutti i meridionali, consentirebbe anche di rimediare all’ingiustizia subita da Giovanni Lo Porto, trattato come una vittima di serie B da un governo nazionale che non si è degnato di rendere omaggio alla sua salma, cosa che invece ha fatto per Valera Solesin (la ragazza veneziana morta negli attentati di Parigi).

Ma quante chance ci sono che la giunta comunale appoggi questa iniziativa? La domanda non è peregrina perché chi scrive, un paio di anni fa,- in un articolo peraltro ripreso dalla Rivista italiana di onomastica- ha chiesto ad un assessore, Giusto Catania, cosa ne pensasse della proposta di abolire il nome di Cialdini dalla toponomastica palermitana. La risposta, in quell’occasione è stata negativa, perché la storia, per quanto controversa, a detta dell’assessore, è sempre storia.  Non è esattamente così. Anche Palermo, ad esempio, come ci ha ricordato Franco Busalacchi quiha cancellato la via Balilla che oggi è via delle Croci. In ogni caso, lo stesso Giusto Catania, si è detto poi felice di vedere sparire da una scuola di Palermo il nome di Francesco Crispi “responsabile politico di tante nefandezze”. Della serie, a ben pensare….

Quindi, cosa direbbe oggi l’esecutivo comunale? Non fa ben sperare il no alla mozione dell’orlandiano Claudio Sala (unico voto contrario, 10 a favore), ma potrebbe sempre trattarsi di una opinione personale.

“Io credo ci siano buone possibilità- dice Colletti- perché come le ho detto prima la consapevolezza della gente è cambiata e l’amministrazione non può fare finta di niente”.

Dello stesso parere il Presidente della II Circoscrizione, Antonio Tomaselli: “Spero che l’amministrazione ci appoggi, non ci sono ragioni per cui non dovrebbe farlo. Il nome di Cialdini è indifendibile: qualsiasi azione valorosa avvenuta in guerra é nulla in confronto al sangue di gente comune e presumibilmente innocente”. 

E, allora, via Cialdini dalle nostre strade. Poi toccherà agli altri: non mancano eroi siciliani con cui sostituirli.

 

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