…e così Lumia, D’Alia e Crocetta hanno ‘arraffato’ i 2 miliardi e mezzo del Patto per il Sud…

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I fondi sono stati dirottati a Termini Imerese (Lumia), a Messina (D’Alia) e a Gela (Crocetta). Il tutto tagliando fuori i parlamentari dell’Ars (che sono infuriati e minacciano di bloccare la sessione di Bilancio 2016, che Sala d’Ercole dovrebbero avviare la prossima settimana, dopo l’esame della manovra da parte delle commissioni legislative di merito) e i sindaci. C’è anche un ‘giallo: i fondi del Patto per il Sud destinati alla Sicilia sono 8 miliardi di Euro. Per caso gli altri 5 miliardi e mezzo li ha depredati il governo Renzi?

Una nuova ‘bufera’ politica si è abbattuta sul mondo politico siciliano. Con i deputati dell’Ars che minacciano di bloccare la sessione di Bilancio 2016 (che dovrebbe iniziare giovedì della prossima settimana, dopo che le le commissioni legislative di merito hanno ultimato l’esame della manovra 2016). Che succede? Succede che, a ‘umma ‘umma, il governo regionale di Rosario Crocetta ha rimodulato i fondi del Patto per il Sud dirottando tutti i fondi disponibili a Termini Imerese (dove ‘regna’ il senatore Giuseppe Lumia, PD), a Messina (dove opera il parlamentare nazionale Giampiero D’Alia, UDC) e Gela (dove Crocetta vorrebbe provare a organizzare la sua improbabile ricandidatura alla presidenza della Regione).

Di quanti soldi si tratta? Il Patto per il Sud prevede una spesa di 8 miliardi di Euro. Ma ieri, nel corso della seduta della commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, è spuntato un Piano da 2,5 miliardi di Euro. Dove sono finiti gli altri 5 miliardi e mezzo di Euro? I 2,5 miliardi di Euro – si chiedono tanti parlamentari di Sala d’Ercole – la la prima tranche del Patto per il Sud? O i restanti 5 miliardi e mezzo di Euro se li è presi, tanto per cambiare, il governo Renzi?

In attesa che arrivi la risposta di Roma – cioè in attesa di capire se il governo Renzi ha ancora una volta depredato la Sicilia – ieri, a Palazzo Reale, sede del Parlamento siciliano, è scoppiata la baraonda tra i deputati, ai quali non va proprio giù il fatto che i 2,5 miliardi di Euro siano finiti tutti tra Termini Imerese, Messina e Gela.

In realtà, nei giorni scorsi, è stato il vice presidente dell’ANCI Sicilia con delega alle questioni finanziarie, Paolo Amenta, a sottolineare che i fondi del Patto per il Sud destinati alla Sicilia, da 8 miliardi, sono diventati 2,5 miliardi di Euro. Lamentando il fatto che i territori – cioè i Comuni – non sono stati coinvolti nella programmazione della spesa di queste risorse finanziarie.

Ora la protesta si è estesa ai Parlamentari. Con la prospettiva di una protesta clamorosa, come il blocco della sessione di Bilancio 2016.

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