Quanti sono gli ascari doc? In Aula la mozione contro la rinuncia ai contenziosi con lo Stato

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La discussione della mozione, presentata da Toti Lombardo, è prevista per domani. Sarà l’occasione per fare la conta dei deputati che lavorano per i Siciliani. Per il giovane deputato del Mpa, le responsabilità di questa situazione sono solo in parte di Crocetta. Mentre il M5S...

Dovrebbero essere discussa domani a Sala d’Ercole, l’Aula del Parlamento Siciliano, la mozione con cui Toti Lombardo e il suo gruppo (Mpa) chiedono la revoca della famigerata rinuncia ai contenziosi con lo Stato firmata nel Giugno del 2014, in gran segreto, dal Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta  e dal ministro per l’Economia, Pier Carlo Padoan. Si tratta della rinuncia agli effetti derivanti dai pronunciamenti della Corte Costituzionale favorevoli alla Sicilia per i prossimi 3 anni.

Il condizionale è d’obbligo, perché è da qualche settimana, che per un motivo o per un altro, la discussione di questa mozione viene rinviata. La ritroviamo nel programma dei lavori della seduta dell’Ars di domani prevista per le 16.

“Speriamo siamo la volta buona- dice Lombardo a inuovivespri.it. Anche se, sulle possibilità che venga sostenuta da un’ampia maggioranza (come sarebbe logico se all’Ars ci fossero deputati al servizio dei Siciliani), non si sbilancia: “Considerando come sono andate le cose in Aula ultimamente, è difficile fare previsioni. Spero di certo che i deputati, attraverso questa mozione, si riapproprino del loro ruolo di difensori dello Statuto e dei diritti dei Siciliani”.

Ma si può dire che chi non la sosterrà, avrà meritato la patente di ascaro doc?

“Certamente si può dire- risponde il giovane deputato autonomista- chi non la vota potrà definirsi senza dubbio un ascaro doc”. 

Un po’ prima di Natale il gruppo del Mpa aveva quantificato in quattro miliardi le perdite finora subite dalla Sicilia a causa di quell’accordo capestro, in base ai pronunciamenti della Corte Costituzionale favorevoli alla Sicilia ed espressi dal momento della firma alla rinuncia fino a Dicembre.

Sulla responsabilità politica, Lombardo ha le idee chiare: “Sappiamo che Crocetta è un presidente sui generis e che Baccei è stato nominato da uno Stato che debitore nei confronti della Sicilia, ma non voglio personificare le responsabilità perché si tratta di un disegno politico ampio ed imputabile al PD. Questo partito ha deciso di consegnare al Governo nazionale le risorse finanziarie che spetterebbero alla Sicilia e di ignorare le condizioni in cui versa la Regione, i suoi Comuni e i suoi cittadini. A loro bisogna chiedere conto e ragione”.

“Penso che sia giunta ora che l’ARS – aggiunge Lombardo- valuti con molta attenzione la validità giuridica di quell’accordo che, è bene ricordarlo, fu sottoscritto senza alcuna autorizzazione né della Giunta né dell’Assemblea”.

E il Movimento 5 Stelle?

“Stimo i miei colleghi del Movimento 5 Stelle che certamente hanno fatto cose importanti. Mi riferisco, in particolare, all’altra assurda storia dei crediti inesigibili. Mi chiedo però- chiosa il deputato-  se la difesa delle prerogative statutarie e dei diritti dei Siciliani rientri tra i loro obiettivi o se siano interessati solo ad altri temi. Se avessero intenzione di condurre una battaglia contro gli scippi del Governo nazionale, allora farebbero bene a condividerla”.

Aggiornamento del 12 gennaio

L’Aula, dopo una breve seduta, è stata rinviata a domani mattina (per l’assenza del Governo) alle 11 con lo stesso ordine del giorno. 

 

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