Corte Costituzionale: lo scacco dei Cinque Stelle a Berlusconi

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Rimasto a bocca asciutta (cioè senza essere riuscito a far eleggere un giudice costituzionale dal Parlamento), Berlusconi ammette la politicizzazione della Consulta…

Con un colpo di mano Renzi ha chiuso la manfrina dell’elezione dei giudici della Consulta. In odio a renato Brunetta, che lo ha insultato al di là dei suoi effettivi meriti. I Cinque Stelle si sono messi a fare politica e, voilà, l‘elezione si è fatta. Berlusconi c’è rimasto male. Il suo pupillo è rimasto fuori. Singolare la sua considerazione, assai simile a un messaggio tenebroso. E’ un errore, ha detto l’ex Cavaliere, che tra i giudici della Corte Costituzionale non ce ne sia uno di destra. Ovvero non è stato grazioso escludere la presenza della destra nella Consulta.

Vi rendete conto? In piena libertà, non capendo, oppure capendo benissimo quello che sta dicendo, Berlusconi si lamenta che il suo partito non sia presente  nella Corte Costituzionale.

Quindi per lui è scontato che i giudici della Consulta possono decidere  politicamente le questioni che riguardano  le leggi della Repubblica. E dunque, una sentenza, che so, sull’aborto, può essere  “guidata” dalla prevalenza di un orientamento politico piuttosto che di un altro.

E’ vero che la giustizia, essendo una forma di perfezione, non può esistere  sulla terra, ma qui francamente si esagera!

 

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