Palermo, il PD nel caos fra tram della discordia e Ferrandelli che ‘fugge’ con Marchini…

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Fabrizio Ferrandelli domani a Palermo con il candidato a sindaco di Roma, Alfio Marchini, annuncia la nascita di un  nuovo soggetto politico: Italia Moderata. Mezzo PD nel panico. Intanto Leoluca Orlando richiama all’ordine i consiglieri comunali del PD: “La ricreazione è finita”. E il capogruppo del Partito Democratico a sala delle Lapidi, Rosario Filoramo, scatta sull’attenti…Gli interventi di Angelo Figuccia e Luisa La Colla

Riuscire a capire quello che succede nel PD di Palermo è praticamente impossibile. Da mesi, in Consiglio comunale, i consiglieri del Partito Democratico – che sostengono di essere all’opposizione (o quasi…) – tuonano contro l’Amministrazione retta da Leoluca Orlando. Non hanno tutto sommato torto, se è vero che quando si è insediato a Palazzo delle Aquile – sede del Comune di Palermo – Orlando li tiene fuori dalla Giunta comunale. Ora il capogruppo del PD a Sala delle Lapidi (sede del Consiglio comunale), Rosario Filoramo, annuncia il voto favorevole alle discutibili ZTL fino a poche ore fa contestate. A dare un altro tocco ‘entropico’ al PD di Palermo pensa un comunicato di Italia Moderata nel quale spunta il nome di Fabrizio Ferrandelli, il politico più peripatetico della ‘presunta’ politica siciliana, se è vero che in tre anni ha cambiato sei o sette casacche politiche (proprio come la capogruppo del PD all’Ars, la bella Alice Anselmo, altra stakanovista del cambio di casacca politica).

Scoppiettante il comunicato di Italia Moderata: Titolo molto ‘allungato’ ma efficace: “Nasce, anche in Sicilia, Italia Moderata. La presentazione, sabato (cioè domani), a Palermo all’incontro “Oltre” con Fabrizio Ferrandelli ed Alfio Marchini

Il partito presenta anche il suo primo candidato a sindaco in Sicilia, il coordinatore regionale Davide Romeo”. Il partito dovrebbe essere Italia Moderata. Domanda: ma Ferrandelli non si era ‘fermato’ nel PD renziano?

“La formazione politica nazionale, Italia Moderata – prosegue il comunicato di Ferrandelli – presenterà nomi e volti dei suoi uomini in Sicilia durante l’incontro pubblico ‘Oltre!’, che si svolgerà sabato 19 dicembre (cioè domani ndr) a Palermo, dalle 16 alle 17,30, alla Multisala Politeama di via Emerico Amari 160, promosso da Fabrizio Ferrandelli, ex deputato regionale e leader dei Coraggiosi, e in cui interverrà Alfio Marchini, imprenditore, candidato a sindaco di Roma”.

“A rappresentare Italia Moderata, sabato in occasione di ‘Oltre’, ci sarà il segretario regionale Davide Romeo, quarantenne imprenditore nel settore dei servizi e nell’agro-alimentare. Nato a Torino e con un passato giovanile come consigliere comunale a Favara, paese dell’Agrigentino in cui è cresciuto e per cui è candidato a sindaco, alle elezioni del prossimo maggio, con una coalizione di liste civiche”.

Insomma, lo sgusciante Fabrizio Ferrandelli potrebbe aver cambiato casacca, superando in curva al bella Alice Anselmo. Però leggendo il comunicato di Franco Gervasi, esponente del Partito Democratico provinciale e portavoce del ‘Coordinamento Palermo2017’, ci dobbiamo ricredere. Scrive Gervasi: “Apprendiamo con stupore e preoccupazione che sabato, a Palermo, si svolgerà una manifestazione alla presenza del renziano Fabrizio Ferrandelli e di Alfio Marchini, candidato sindaco a Roma. La manifestazione è quotidianamente promossa da alcuni componenti della segreteria provinciale del PD, nel silenzio assordante del segretario provinciale Carmelo Miceli”.

Apprendiamo così che Ferrandelli non solo non ha lasciato il PD, ma promuove l’iniziativa con altri dirigenti del Partito Democratico di Palermo.
“Con un delicato test elettorale alle porte come quello di Roma – prosegue Gervasi – questa iniziativa rischia di mettere in difficoltà il partito e Matteo Renzi, oltre a generare confusione agli occhi dei nostri elettori. Ci auguriamo che Renzi e il vicesegretario Lorenzo Guerini intervengano, prendendo le distanze da questa ‘trovata estemporanea’ e dal modo superficiale con cui si organizzano manifestazioni del genere”.

Avete capito qualcosa? Noi no…

Mentre pensiamo di aver capito ‘tutto’ dei consiglieri comunali del PD di Palermo. O quanto meno della maggioranza di questi consiglieri comunali. Orlando li tiene lontani dal governo della città con la ‘canna’. Però quando il sindaco dice: “La ricreazione è finita, tutti sull’attenti”, mezzo gruppo consiliare del PD grida: “Comandi, sindaco”. E tra questi il primo a scattare sull’attenti è stato il capogruppo Rosario Filoramo (che dicono essere molto vicino al vice sindaco Emilio Arcuri, quello che controlla le cose ‘giuste’ del Comune), che ha già annunciato che si genufletterà ai voleri di Orlando, votando tutto quello che il sindaco gli chiederà di votare. A cominciare dall’imbroglio delle ZTL da istituite con ‘licenza’ d’inquinare.

Siamo proprio curiosi di sapere che cosa voteranno Nadia Spallitta, Luisa La Colla e Sandro Leonardi, tre consiglieri comunali del PD che hanno denunciato il mancato controllo analogo sulle società del Comune (la Giunta, da tre anni, non rende noti i bilanci delle società collegate del Comune, in barba alla normativa vigente) e l’assurdità delle ZTL che dovrebbero essere istituite per foraggiare il ‘carrozzone mangiasoldi’ noto come AMAT, l’azienda più sfasciata del Comune di Palermo che, forse per questo, è stata ‘candidata’ a gestire il tram…

Sulla vicenda interviene pure il consigliere comunale di Forza Italia, Angelo Figuccia con il seguente comunicato:

“Orlando la smetta, una buona volta, di lanciare subdole minacce di dimissioni: non fa paura a nessuno, men che meno al sottoscritto. Se si vuole dimettere, lo faccia pure e liberi i palermitani dalla sua ingombrante presenza. La città, almeno questa volta, gli sarà riconoscente”.

A quanto pare Orlando minaccerebbe di dimettersi se il Consiglio comunale non dovesse approvare subito il contratto tra Comune e AMAT per affidare alla stessa AMAT la gestione del tram. Che dovrebbe essere foraggiato con i fondi delle ZTL, da istituire non per evitare di inquinare la città, ma per consentire agli automobilisti palermitani di inquinare la città pagando l’obolo al Comune. Una follia.

“Per trovare le risorse necessarie per il tram – prosegue il consigliere comunale di Forza Italia – il sindaco elimini tutti gli sprechi che ancora resistono strenuamente al Comune e nelle aziende partecipate. Nessun palermitano dovrà essere costretto a pagare l’ennesimo balzello di 120 euro per i pass delle ZTL per far funzionare il tram. La cifra iperbolica proposta dalla Giunta Orlando è assolutamente fuori da ogni logica. I cittadini non dovranno mettere mano al portafoglio, ormai vuoto da tempo, per coprire l’enorme buco di bilancio dell’Amat, azienda che continua ad essere gestita con un modello sovietico, ormai fuori dal tempo e dalla storia, come ha ammesso recentemente lo stesso Orlando”.

“Eliminando tutti gli sprechi, soprattutto quelli delle società partecipate – conclude Figuccia – il Comune avrà le risorse necessarie per garantire l’avvio e la gestione del tram, in attesa che questo entri a regime e che si possa anche autofinanziare, magari in parte, con la vendita di biglietti e abbonamenti e con la raccolta pubblicitaria. Orlando si metta il cuore in pace: così come è stata formulata, la sua proposta di far pagare 120 euro il pass non sarà mai approvata dal Consiglio Comunale”.

Duro anche il commento della consigliera comunale del PD, Luisa La Colla: :

Che i consiglieri vogliono il tram è poco ma sicuro, siamo anche noi cittadini e ci rendiamo conto che il tram, seppur non essendo il migliore d’Italia come vorrebbe far credere Leoluca Orlando, oramai esiste e lo dobbiamo fare partire, non con ulteriori tassazioni però!”.

“Le minacce di dimissioni del Sindaco – continua La Colla – non ci spaventano, lui e l’assessore hanno commesso un errore enorme pensando che i consiglieri fossero ‘capre’ e non leggessero gli atti. Le tariffe vanno approvate con una delibera apposita e non possono essere inserite in un contratto di servizio”.

“Il voler unire le ZTL a pagamento – conclude la consigliere – con il contratto di servizio e quindi con il via al tram, portato in aula dopo il bilancio del Comune, vorrebbe essere una trappola per il Consiglio, a cui sindaco e assessore vorrebbero addossare le proprie colpe e quella della Giunta”.

 

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