Un renziano di Enna alta: “I renziani sono persone serie. All’Ars voteranno la sfiducia a Crocetta”

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Il mio amico di Enna alta, renziano della prima ora, sostiene che i renziani di Sala d’Ercole non smentiranno Davide Faraone, che da tempo vuole mandare a casa Crocetta. Sarà così? Noi non ci crediamo. Anche i renziani dell’Ars, a nostro modesto avviso, sono attaccati alla poltrona. In ogni caso, siamo qui per vedere come va a finire…

Un mio amico renziano di Enna alta mi ha scritto la seguente lettera:

Sulla mozione di sfiducia al presidente della Regione, Rosario Crocetta, state prendendo tutti una cantonata. Voi de I Nuovi Vespri, Live Sicilia e altri mezzi d’informazione non fate altro che scrivere che la mozione di sfiducia è inutile, che non passerà, che addirittura rafforzerà il governo. Invece non è così. Lasciatevi servire da me. Sappiate che Crocetta ha una paura folle. E ora vi dico il perché”.

“Come avete fatto a dimenticare, nelle vostre analisi – prosegue il mio amico renziano – che i renziani siciliani, da mesi, si battono per mandare a casa Crocetta? Il sottosegretario Davide Faraone l’ha anche detto in interviste ufficiali. I renziani siciliani vogliono mandare a casa Crocetta. Per liberarsi di un presidente della Regione che non sopportano. E per regolare i conti con la parte del PD siciliano che non è assimilabile a Renzi, da Cracolici in poi. Dopo la presenza dell’assessore regionale all’Istruzione, Bruno Marziano, all’inaugurazione dell’università mirelliana (leggere università voluta da Mirello Crisafulli, ‘ras’ oggi un po’ ‘ammaccato’ dei non-renziani di Enna e dintorni ndr), mandare a casa Crocetta è ormai un imperativo categorico”.

“Ormai in Assemblea regionale siciliana i renziani sono la maggioranza all’interno del gruppo parlamentare del PD. Non a caso abbiamo imposto Alice Anselmo capogruppo. E poi ci sono gli alleati dei renziani, al di fuori del gruppo parlamentare del Partito Democratico. Se li mettete tutti assieme si va ben oltre i 46 deputati che servono per far passare la mozione di sfiducia. Tutti quelli che in questi giorni avere scritto che la mozione di sfiducia a Crocetta è inutile partite da un presupposto sbagliato: considerate i renziani siciliani dei brunelli, che oggi dicono una cosa e domani fanno l’esatto contrario. Invece non è così. Noi renziani siamo persone serie. Vedrete che, al momento del voto, i renziani siciliani dell’Ars saranno coerenti e conseguenti a quello che hanno detto negli ultimi mesi su Crocetta. E lo manderanno a casa”.

Il discorso del mio amico non fa una grinza. A parte un presupposto che a me piacerebbe essere giusto, ma che, a mio modesto giudizio, potrebbe risultare sbagliato. Il mio amico – e qui non posso dargli torto – ricorda che più volte Faraone ha proposto e ribadito di mandare a casa Crocetta. E la mozione di sfiducia presentata dai grillini a Sala d’Ercole e avallata dalle altre opposizioni servirà anche a mettere alla prova dei fatti i renziani siciliani, che avranno la possibilità di essere conseguenti a quello che hanno predicato in questi ultimi mesi.

Detto questo, noi non siamo convinti che i renziani dell’Ars saranno conseguenti con quello che hanno predicato e predicano. Perché dovrebbero esserlo? Il primo a fare l’esatto contrario di quello che predica è Renzi, che va in Tv a dire di voler abbassare le tasse per poi fa l’esatto contrario. Basta osservare la buffonata che va in scena con i Comuni; li ha lasciati tutti senza soldi e ha detto ai sindaci: se avete bisogno di soldi tassate i cittadini, perché io soldi non ve ne do. Così l’abolizione della TASI – che ancora deve arrivare – verrà annullata dall’aumento delle tasse e delle imposte locali. Anzi, le imposte e le tasse locali, in proporzione, saranno ben maggiori della TASI. E aumenteranno prima dell’abolizione della TASI. Così gl’italiani rimarranno fregati due volte.

Ecco, pensate veramente che gente del genere, in Assemblea regionale siciliana, si premurerà di essere conseguente con quello che ha affermato il loro leader, Faraone?

E poi, chiediamo e ci chiediamo: perché mai i renziani siciliani, che oggi controllano più di mezza Regione siciliana, sanità compresa, dovrebbero essere coerenti? Via, stanno presentando all’Ars un Bilancio 2016 che fa acqua da tutti i lati ricattando i parlamentari di Sala d’Ercole: se non lo votate ve ne andrete a casa e perderete i 16 mila Euro che ogni mese vi portate a casa!

La storia è questa, signori. Con i soldi di quest’anno ci sono intere categorie sociali rimaste senza stipendio di Novembre, senza stipendio di Dicembre e senza tredicesima. E cosa vuole fare l’assessore al Bilancio, Alessandro Baccei? Dallo stanziamento di quest’anno vuole tagliare altri 500 milioni di Euro!

Dopo di che vuole iscrivere nel Bilancio regionale 2016 un miliardo e 400 milioni di Euro che non ci sono! Accantonamenti negativi, si chiamano. Hanno fatto sapere che, su un miliardo e 400 milioni di Euro che lo Stato deve dare alla Sicilia – si tratta di una minima parte dei soldi che hanno rubato alla Regione – ce ne sono solo 900 e che altri 500, o 550 arriveranno dopo. Fesserie col botto! Perché, di fatto, mancano anche questi 900 milioni di Euro.

Insomma, il miliardo e 400 milioni di Euro non c’è! Baccei stilerà un Bilancio regionale 2016 rigorosamente falso, con un ‘buco’ di un miliardo e 400 milioni di Euro. Con la promessa, falsa, che questi soldi arriveranno dopo. E il Parlamento siciliano l’approverà, perché la maggioranza (di centrosinistra) dei deputati dell’Ars non ne vuole sapere manco a brodo di perdere due annidi ‘stipendi’.

Questa è l’amara verità, signori: gli attuali parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana approveranno il Bilancio 2016 rigorosamente falso e rimarranno in carica per altri due anni per ‘ammuccarsi’ 16 mila Euro al mese cadauno, ben sapendo che Renzi, Baccei e il PD continueranno ad affamare la Sicilia, rendendola sempre più povera, continuando a derubarla.  

Ragazzi, sveglia: 500-550 milioni di Euro non arriveranno mai. E non arriveranno nemmeno i 900 milioni di Euro. Forse, di questi 900 milioni di Euro, Renzi e Padoan, sì e no, faranno arrivare in Sicilia qualche centinaio di Euro. Ma non di più.

Cosa vogliamo dire? Che la Sicilia, con Renzi, è già commissariata. Crocetta è solo un signore che ogni mese si mette in tasca oltre 20 mila Euro al mese. Quello che nel 2013, da Giletti, disse che si sarebbe dimezzato lo ‘stipendio’ di presidente della Regione, beh, i soldi continua a metterseli in tasca tutti, alla faccia di coloro i quali gli hanno creduto. Ha preso in giro tutti. Giletti in testa, che l’ha ospitato e gli ha consentito di attuare questa presa in giro.

Crocetta fa dice, promette, precisa, parla, proferisce, spiega, aggiunge, toglie, riaggiunge, chiosa, ma poi non conta nulla.

Quanto ai renziani dell’Ars, i primi ad augurarci la loro coerenza siamo noi. Ma abbiamo la sensazione che questi signori della coerenza politica non sanno che farsene.

In ogni caso, come si dice in questi casi, siamo qui. Anche noi ci auguriamo, con questa mozione di sfiducia a Crocetta, di non assistere all’ennesima ‘brunellata’…

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