Arrivederci, ragazzi

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       Apprendo dalla stampa che l’Assessorato  regionale dei Beni culturali ha avviato le procedure per  revocare sei bandi di concorso per 365 posti pubblicati nel 2000 e a cui avevano chiesto di partecipare ben 350.000 giovani.

Le motivazioni della  cancellazione sono le più varie, tutte, si legge, collegabili in ogni caso al tanto,troppo tempo trascorso tra il blocco delle procedure concorsuali e le nuove situazioni di fatto e di diritto createsi all’interno della amministrazione regionale. Viene anche chiamato in causa il blocco delle assunzioni.

I  concorsi per coprire posti vuoti in organico vengono fatti nell’interesse pubblico  di coprirli. Insomma è interesse pubblico,cioè del cittadino, che qualunque amministrazione funzioni bene e quindi a pieno organico. Purtroppo i giovani che hanno fatto domanda di partecipare, spendendo anche dei soldini, non hanno un interesse  giuridicamente rilevante ad opporsi ma sia loro sia qualunque  altro cittadino ha il diritto di sapere chi e perché ha fatto trascorrere, colposamente o dolosamente ( e vorremmo che anche questo accertamento fosse fatto) il tempo, tanto tempo, fino ad arrivare ad incappare in una serie di blocchi.

Vorremmo conoscere inoltre il filo logico che porta il dirigente delle funzione pubblica della regione a concludere che  non sussiste più l’interesse (pubblico) ad assumere quelle figure professionali. Forse che le funzioni relative la regione non le esercita più? Il Centro regionale progettazione e restauro e  catalogazione è stato chiuso? I Musei  e le Sovrintendenze sono al completo?Non  sembra, a giudicare dai disservizi  che spesso vengono  denunciati dalla stampa. Forse che quell’inerzia aveva un suo fine? Forse che  quelle funzioni vengono esercitate da altri soggetti con un titolo diverso di ingaggio?

Sappiate ragazzi che ogni ritardo nell’esercizio legale  e legittimo del potere,  non è casuale: si apre così la porta al potere di influenza. Questo è successo nel vostro caso. Siete stati  e siete  vittime di una prevaricazione e di un sopruso. Sappiate altresì che il criminoso uso del blocco delle assunzioni  con procedura pubblica porta inevitabilmente al ricorso al precariato, fonte di ingiustizie e soperchierie  ma che tanto bene a chi lo crea.

Lo dico anche  a quelli che da questa manovra criminale(se  c’è stata hanno tratto un qualche piccolo,precario vantaggio:non restatevene a guardare lo scempio che si fa delle vostre speranze!

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