Mattinale

In Sicilia la Formazione professionale per aiutarti ad emigrare (fa pure rima)/ MATTINALE 917

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  • L’ultima ‘genialata’ della Regione siciliana in materia di Formazione professionale
  • I danni economici e sociali provocati dalla privatizzazione della Formazione professionale siciliana 
  • ‘Complimenti vivissimi’ all’assessore regionale Mimmo Turano 
  • Una “grande opportunità” per i giovani siciliani (per lasciare la Sicilia). ‘Complimenti vivissimi’ anche al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani
  • La soddisfazione di Costa Crociere: e ci mancherebbe!

L’ultima ‘genialata’ della Regione siciliana in materia di Formazione professionale

Ci fu un tempo, in Sicilia, quando la politica era ancora politica, in cui la Formazione professionale era pubblica e perseguiva non soltanto l’interesse pubblico ma formava giovani che trovavano lavoro in quello che un tempo si definiva il “Tessuto produttivo” della nostra Isola. Un omaggio linguistico all’istologia che aveva anche una significazione sociologica. Certo, allora come oggi – in verità molto meno di oggi, perché oggi, in Sicilia, di economia vera ce n’è molto poca rispetto al passato – l’economia non brillava, così la Formazione professionale gestita dagli Enti formativi storici, accompagnava, se così si può dire, l’economia che c’era: poche industrie, molto artigianato e terziario classico. C’erano dei limiti? Certo. Ma erano, in buona parte, limiti legati al contesto economico di quegli anni che – lo ribadiamo – pur con tutti i limiti, era decisamente migliore del contesto economico di oggi dove a trionfare è l’assistenzialismo (vedere Reddito di cittadinanza), il precariato nella pubblica amministrazione (altra forma di assistenzialismo), l’assalto alle Aziende Sanitarie Provinciali e alle Aziende ospedaliere, tra precari stabilizzati e precari che, alla fine, sono tra i responsabili delle basse retribuzioni del personale medico (una forma clientelare di redistribuzione del reddito a scapito non soltanto del personale medico ma anche dei cittadini siciliani ai quali viene offerto un servizio sanitario pubblico sempre più scadente). nel complessi, la Formazione professionale di allora formava giovani che trovavano lavoro in Sicilia potenziando aziende che pagavano le imposte in Sicilia. Oggi, invece, come vedremo, la Formazione professionale siciliana, forma anche giovani pronti a emigrare, per trovare lavoro prezzo aziende che pagano le imposte fuori dalla Sicilia. Una ‘genialata’!

 

I danni economici e sociali provocati dalla privatizzazione della Formazione professionale siciliana 

La Formazione professionale, soprattutto in una Regione del Sud come la Sicilia ad alto tasso di dispersione scolastica diventa un elemento strategico. Concetto che, nella seconda metà degli anni ’90, è stato pressoché impossibile illustrare agli esponenti di centrodestra – soprattutto agli esponenti di Forza Italia che allora erano novizi della politica – che hanno iniziato il processo di privatizzazione della Formazione professionale siciliana. Se in un’area ad alta dispersione scolastica, se non funzione la Formazione professionale, aumentano emigrazione e precariato. Che è quello che è avvenuto in Sicilia a partire dai primi anni 2000. Se poi si aggiunge la crisi finanziaria del sistema degli Enti locali – Regione, Province e Comuni – il fenomeno si accentua e vanno via anche i giovani laureati: che è quello che succede in Sicilia e nel Sud da tempo. E se un tempo, come segnalava lo scrittore Leonardo Sciascia, ad andare verso il Nord Italia era “la linea della palma” – una metafora per indicare mafia e malaffare – adesso verso al Nord sta arrivando a grandi falcate il sottosviluppo economico: l’Autonomia differenziata tanto agognata dalla Lega di Matteo Salvini e Roberto Calderoli (con il corollario degli ‘ascari’ leghisti meridionali e siciliani) non è altro che un demenziale tentativo di salvare il Nord Italia dalla povertà che avanza scippando al Sud e alla Sicilia altri 60-70 miliardi di euro all’anno: un’illusione, perché ormai, nel lager dell’Unione europea dell’euro il Nord Italia è la periferia della Germania.

 

‘Complimenti vivissimi’ all’assessore regionale Mimmo Turano 

Ma stiamo divagando. I quasi, perché, in effetti, come ora diremo, il tema dell’emigrazione si va connaturando e strutturando nella Formazione professionale siciliana privatizzata e ‘ascarizzata’ (sempre da ‘ascarismo’). Torniamo alla Formazione professionale. Dicevamo di una Formazione professionale siciliana in parte ormai slegata da un’economia siciliana in dissoluzione. Così la Regione siciliana ha deciso di formare giovani pronti per andare a lavorare altrove. Leggiamo insieme un comunicato stampa della Regione siciliana – per la precisione, dell’assessore alla Formazione professionale siciliana Mimmo Turano, sulle nuove ‘frontiere’ della Formazione professionale in salsa sicula: “Saranno quattro i corsi finanziati dalla Regione siciliana con le risorse del Fondo sociale europeo per la formazione del personale destinato alle navi di Costa Crociere. L’obiettivo è quello di formare quattro diverse figure professionali da inserire a bordo delle navi Costa: animatore, animatore bambini e ragazzi, tecnico dell’intrattenimento e addetto alle escursioni. I posti a disposizione saranno 15 per ognuno dei quattro corsi, finanziati attraverso l’ex Avviso 33/2019 ‘Formazione per la creazione di nuova occupazione. Gli studenti selezionati avranno la possibilità di accedere a una formazione di assoluta eccellenza, che prevede 300 ore d’aula e 90 di stage, nella sede di Palermo della Global Service for Enterprises. Al termine dei corsi, Costa Crociere si impegna ad assumere a bordo delle sue navi, con contratto a tempo determinato rinnovabile, almeno il 55% degli studenti idonei”.

 

Una “grande opportunità” per i giovani siciliani (per lasciare la Sicilia). ‘Complimenti vivissimi’ anche al presidente della Regione siciliana, Renato Schifani

“Una grande opportunità – sottolinea il presidente della Regione, Renato Schifani – per i nostri giovani. Formare apposite figure professionali richieste dal mercato è l’investimento migliore che la Regione possa e debba fare. L’obiettivo di una formazione professionale moderna ed efficace è proprio quello di intercettare le esigenze delle aziende per garantire reali sbocchi lavorativi. Ed è questo quello che il mio governo sta facendo”. Ancora l’assessore Turano: “Il vero grande risultato di questa iniziativa è la partecipazione alla seconda edizione dell’Avviso 33 di una grande realtà come Costa Crociere. Il nostro obiettivo è coniugare, attraverso una formazione di qualità e mirata, le necessità delle imprese in materia di personale con le ricadute occupazionali sul territorio”. Ancora il comunicato: “I corsi sono destinati a disoccupati o inoccupati in età lavorativa residenti o domiciliati in Sicilia. Per le figure di animatori, animatori bambini e ragazzi, addetti alle escursioni sono necessari il diploma di scuola superiore, una buona conoscenza della lingua inglese e possibilmente di un’ulteriore lingua a scelta tra francese, tedesco o spagnolo. Per i tecnici dell’intrattenimento è richiesto il diploma di scuola superiore e una buona conoscenza della lingua inglese”.

 

La soddisfazione di Costa Crociere: e ci mancherebbe!

Parla anche Antonella Varbaro, fleet hotel Human resources director presso Costa Crociere: “Costa è lieta di riproporre la collaborazione con la Regione siciliana e Global Service for Enterprises. La prima edizione dei corsi di formazione, terminata all’inizio del 2022, ha dato risultati eccellenti, con una percentuale di assunzione del 93% circa, quindi di molto superiore alla soglia minima prevista dai bandi. Siamo convinti che anche i nuovi quattro corsi in partenza nel 2023 in Sicilia offriranno grandi opportunità per chi vuole iniziare un percorso professionale a bordo delle nostre navi”. Ancora il comunicato. “Le iscrizioni ai corsi sono aperte sino al 10 febbraio 2023. Per prendere visione del bando e partecipare alla selezione sarà sufficiente collegarsi al sito della Global Service for Enterprises (www.glosent.it) e seguire le indicazioni nell’apposito banner dell’avviso, o contattare la segreteria del corso (tel. 091 7846745). Informazioni anche sul sito web di Costa Crociere dedicato alla ricerca di personale”. Costa Crociere è una società siciliana che paga le imposte in Sicilia? Non sembrerebbe. Di fatto, la Regione siciliana sta utilizzando i fondi europei destinati alla nostra Isola per formare giovani che, di fatto, emigreranno. Complimenti all’attuale Governo regionale!

Foto tratta da Le Vie dei Tesori Magazine  

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