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La Consulta rimette nelle mani della politica il vaccino anti-Covid pasticciato mentre l’Occidente affonda in Ucraina/ MATTINALE 877

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  • I vaccini anti-Covid e la guerra in Ucraina sono le facce della stessa medaglia e raccontano le bugie diffuse dall’Occidente a ‘trazione’ americana in crisi su tutta la linea
  • La crisi di verità sulla pandemia dalla Cina all’Italia 
  • L’Occidente ha perso malamente la guerra in Ucraina ma non si deve dire
  • Sbagliato polemizzare con i giudici della Corte Costituzionale 
  • Ursula vorrebbe processare Putin con io mammata e tu…

I vaccini anti-Covid e la guerra in Ucraina sono le facce della stessa medaglia e raccontano le bugie diffuse dall’Occidente a ‘trazione’ americana in crisi su tutta la linea

Com’era prevedibile, la Corte Costituzionale ha salvato l’obbligo del vaccino anti-Covid per medici e infermieri. E ha stabilito che è giusto togliere lo stipendio a chi non si vaccina. Per noi è andata secondo le previsioni. Riprendiamo un passo del nostro articolo di ieri che anticipava il “No” della Consulta: “Se la Corte Costituzionale dovesse dare ragione a chi contesta la follia dell’obbligatorietà del ‘presunto’ vaccino anti-Covid che non vaccina, perché non dà alcuna immunità contro il Coronavirus SAR-COV-2, crollerebbe il castello di menzogne che le multinazionali farmaceutiche hanno creato attorno a quello che è stato l’affare del secolo. Mai, nella storia umana, è stata messa in piedi un’operazione economica e finanziaria così colossale fondata sul nulla scientifico diventato legge” (qui per esteso il nostro articolo di ieri). Considerato che noi siamo sempre stati contrari a un vaccino contro un Coronavirus a Rna, perché la sola idea ci fa sorridere (ci riferiamo, naturalmente, alla Microbiologia che si legge e si studia sui libri, non alla ‘Microbiologia televisiva’), ci possiamo permettere di scrivere che, a nostro modesto avviso, i giudici della Corte Costituzionale hanno fatto bene a decidere ciò che hanno deciso. Per un motivo semplice: perché la questione del ‘presunto’ vaccino anti-Covid non è giuridica ma scientifica. Certo, ha delle implicazioni giuridiche ma rimane una questione scientifica a tutti gli effetti. Semmai, è una questione scientifica gestita con discutibili criteri ‘politici’. Ma così com’è sbagliato scaricare sulla Magistratura – nel caso in oggetto sui ‘Giudici delle leggi’ – le questioni politiche, è altrettanto sbagliato delegare alla Giustizia una questione scientifica gestita con discutibili criteri scientifici. Insomma, il pasticcio combinato dalla politica italiana su pandemia e ‘presunto’ vaccino anti-Covid non può essere risolto dalla Giustizia.

 

La crisi di verità sulla pandemia dalla Cina all’Italia 

La questione del ‘presunto’ vaccino anti-Covid che non vaccina fa parte della crisi di verità che oggi attraversa quello che resta del cosiddetto Occidente industrializzato. Il vaccino anti-Covid che non vaccina è il prodotto del sistema occidentale che ha creato nei laboratori cinesi il Coronavirus SARS-COV-2. In questa storia ci sono anche responsabilità della Cina ma tutti sappiamo che in mezzo mondo si effettuano sperimentazioni su virus, batteri e altri microrganismi.  Nei laboratori di Wuhan facevano ciò che si faceva e si fa in tanti laboratori del mondo. L’unica differenza – unica almeno fino ad oggi – è che, a un certo punto, il virus è ‘fuggito’ dal laboratorio cinese. Per responsabilità della Cina e degli occidentali che lavoravano nei laboratori di Wuhan? Questo non lo sappiamo. Sappiamo, però, che l’Occidente – questo è un fatto oggettivo – ha costruito attorno a questo virus un po’ di stranezze, a cominciare dalla gestione iniziale della patologia, quando ci sono stati pasticci nella diagnosi e nella cura. Questione finita nel ‘dimenticatoio’, almeno fino ad oggi. Così come sempre fino ad oggi sono avvolte nel mistero le verità sulla partita di calcio Atalanta-Valencia e sulle manifestazioni “Milano non si ferma” e “Bergamo non si ferma” . Era già noto in quei giorni che il virus era in piena diffusione e non si faceva nulla per frenare i possibili contagi. Perché? Che notizie sono arrivate? E da parte di chi?

 

L’Occidente ha perso malamente la guerra in Ucraina ma non si deve dire

La crisi di verità che oggi attraversa l’Occidente non riguarda solo la gestione tragicomica della pandemia nello stesso Occidente con un altrettanto tragicomico vaccino contro un Coronavirus ad Rna. In queste ore, sotto i nostri occhi, c’è la disfatta pressoché totale dell’Occidente nella guerra in Ucraina, dove Russia e Cina stanno vincendo su tutta la linea. In queste ore il massimo rappresentante degli Stati Uniti d’America, il Paese che ha provocato un disastro militare, umanitario ed economico allo stesso Occidente industrializzato, sta provando ad organizzare una frettolosa conferenza della pace a Parigi, addirittura per il 13 Dicembre. Ora il presidente americano ‘postale’ (eletto cioè con i voti postali, perché di veri voti i Democratici americani ne avevano pochi nel Dicembre del 2020 e ne hanno ancora di meno oggi) Joe Biden quasi implora il presidente russo Putin di porre fine ai bombardamenti in Ucraina. Il motivo è semplice. Ufficialmente l’Inverno non è ancora arrivato, ma in Ucraina è già Inverno e il freddo aumenta di giorno in giorno. I russi hanno bombardato le centrali elettriche in Ucraina e l’Occidente in queste ore è super-impegnato a fornire generatori alla popolazione ucraina per non farla morire di freddo. Ma è chiaro – soprattutto se la guerra continuerà – che milioni di ucraini saranno costretti a riversarsi in Europa. Notizie non esattamente gioiose per Polonia, Ungheria e soprattutto Germania, ma anche per altri Paesi europei. Non si tratterebbe di 50-100 mila possibili profughi, ma di milioni di possibili profughi ucraini: 5 milioni, 10 milioni, 15 milioni, 20 milioni. Non è facile capire quale sia la strategia americana. L’inflazione provocata dalla guerra in Ucraina non sta risparmiando l’America e l’aumento dei tassi di interesse ha provocato una recessione globale per ora agli esordi. Può darsi che gli Stati Uniti vogliano per davvero la pace. Ma ci sono i disordini in Iran – Paese alleato di Cina e Russia – i disordini nella stessa Cina contro le restrizioni per limitare la diffusione del Covid, i disordini in Turchia, Paese che sembra sempre più vicino a Cina e Russia. Sono gli Stati Uniti a fomentare i disordini i Iran, Cina e Turchia, o sono questi Paesi che ‘auto-fomentano’ i disordini per mettere in ulteriore difficoltà gli americani? Sembra la trama di un enigma raccontato da Friedrich Dürrenmatt.

 

Sbagliato polemizzare con i giudici della Corte Costituzionale 

Per ora di sicuro c’è che l’Occidente è in grandissima difficoltà, tra inflazione, recessione, la guerra sostanzialmente persa in Ucraina e lo spettro di milioni di ucraini infreddoliti e affamati che potrebbero riversarsi in Europa. Così torniamo all’inizio di questo articolo, alla crisi di verità sul ‘presunto’ vaccino anti-Covid che – lo ricordiamo a chi l’avesse dimenticato – è una creatura degli Stati Uniti d’America, al pari della guerra in Ucraina. Per la precisione dei Democratici al potere negli Stati Uniti d’America. Crisi di verità significa mantenimento, attraverso la disinformazione di massa, delle menzogne che hanno raccontato sulla pandemia, sul ‘presunto’ vaccino contro un Coronavirus a Rna, sui migranti che arrivano in Italia (passando quasi sempre dalla Sicilia) e, adesso, sulle bugie che raccontano sulla crisi ucraina, dove le responsabilità americane sono evidenti dal 2014, da quando con un golpe hanno spodestato un Governo legittimo per sostituirlo con un ‘fantoccio’ guidato da Washington. Sul pronunciamento della Consulta registriamo molta amarezza tra chi ha avuto conculcato libertà e altri diritti, comprese le retribuzioni per medici e infermieri. Ma sarebbe un grave errore prendersela con la Corte Costituzionale. I giudici della Consulta non hanno variato nulla rispetto al pasticcio combinato dalla politica italiana. E’ come se stessero dicendo alla politica: il pasticcio l’avete creato voi e ora noi dovremmo risolverlo? Vedetevela voi!

 

Ursula vorrebbe processare Putin con io mammata e tu…

Oltre il tragicomico l’atteggiamento della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyan che vorrebbe processare all’Aia chi ha vinto la guerra in Ucraina. La signora tedesca dimentica che tra gli alleati della Cina e della Russia, oggi, ci sono l’India, quasi tutta l’Africa, Brasile, Argentina e altri Paesi del Sudamerica e altri Paesi ancora che non sono esattamente filo-occidentali. L’Occidente oggi, nel mondo, è una minoranza in crisi. Ma con chi lo vorrebbe intentare il processo a Putin la signora von der Leyen con io mammata e tu? Con gli americani alle prese con inflazione e recessione? Con gli inglesi che non hanno più nemmeno i polli da mangiare? La verità è che la presidente della Commissione europea comincia ad essere isolata nel suo Paese e nella stessa Unione europea dove ormai è sopportata. Così urla, polemizza, rilancia, annuncia, promette ricostruzioni fantasiose dell’Ucraina che è ancora sotto le bombe russe e bla bla bla. La realtà è che ci sono Paesi europei che da settimane chiedono di bloccare l’embargo Ue al petrolio russo che dovrebbe scattare il 5 Dicembre. Altro che sequestro dei beni russi!

Foto tratta da Avvenire   

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