Sul Titanic

Frane e crolli di ponti in Sicilia: ci sono dirigenti regionali che fanno il proprio dovere come la compianta dottoressa Alario

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  • Una testimonianza in ricordo di una bravissima dirigente regionale 

di Ignazio Greco 

La necessità di rivedere le norme a tutela del territorio 

Ciò che spesso rende difficile l’attuazione di interventi a tutela del territorio è la burocrazia. Bisognerebbe legiferare affinché le numerose norme che rimpallano le competenze da un organo ad un altro vengano ridotte, semplificando, creando una regia con pieni poteri. La dottoressa Daniela Alario (nella foto) nel 2015, per citare un esempio, si è ritrovata ingiustamente coinvolta in una vicenda giudiziaria. Il quotidiano La Repubblica scrisse che nel cassetto di una Dirigente della Regione siciliana c’era un dossier che preannunciava, dieci anni prima, nel 2005, il crollo del ponte di Scillato. Il Giudice Alfredo Morvillo, Presidente del Tribunale di Termini Imerese, competente per territorio, iscrisse nel registro degli indagati la dottoressa Alario e mandò nel suo ufficio la Polizia giudiziaria che misero sottosopra la stanza. La dirigente dimostrò, con una lettera ufficiale, che aveva chiesto al suo Direttore l’autorizzazione a pubblicare il dossier nel sito ufficiale della Regione siciliana (3 Ordini degli Ingegneri di 3 Province d’Italia lo hanno inserito nei loro siti) ed inoltre trovò la nota con la quale inviò copia del dossier agli organi competenti (Genio Civile, ANAS, Protezione Civile). Il dossier è stato redatto con immagini fortemente preoccupanti, piloni del ponte su un letto d’acqua quanto un lago, una vicina casa colonica inclinata di 45°, frane attorno al ponte alte oltre 5 metri e, alla fine, il crollo del ponte di Scillato. Dopo 6 mesi di queste indagini la dottoressa Alario ricevette a casa il poliziotto che gentilmente le chiese di firmare il verbale. L’ultimo suo atto, visto che fu resa dalla Commissione Medico Legale definitivamente inabile al lavoro per una gravissima malattia. Case abusive costruite in terreni inagibili, norme che non permettono di agire in tempi brevi, la mancanza di semplificazione delle norme, sono tutte cause che portano a questi ripetuti disastri. Si spera che questo governo si attivi in fretta per risolvere queste mancanze.

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