Ignazio Corrao: “Stop all’importazione di grano, agrumi e ortaggi, soprattutto quando si forma il prezzo”

20 gennaio 2020

Finalmente una proposta di politica agricola seria. In Sicilia le importazioni di grano duro, agrumi e ortaggi – dice l’europarlamentare Ignazio Corrao – vanno bloccate, soprattutto quando si formano i prezzi. Perché le importazioni di questi prodotti agricoli, spesso di pessima qualità, vengono fatti entrare nella nostra Isola per aumentare l’offerta e ridurre i prezzi. Bisognerà capire cosa dirà la Ue 

Finalmente una proposta concreta per aiutare concretamente l’agricoltura siciliana e i consumatori della nostra Isola. Bloccare l’importazione in Sicilia di agrumi, grano duro e ortaggi, soprattutto nei momenti nei quali si forma il prezzo di questi prodotti, dice l’eurodeputato eletto in Sicilia, Ignazio Corrao. C’è il dubbio, infatti – che in realtà è più di un dubbio – che queste importazioni non siano causali, ma studiate per far precipitare il prezzo dei prodotti, consentendo ai commercianti di scippare agli agricoltori siciliani gli stessi prodotti a prezzi stracciati.

“La Commissione europea tuteli le nostre eccellenza, ma vengano resi pubblici i nomi degli importatori”, si legge in un comunicato di Corrao.

Il sequestro dei limoni turchi a Siracusa – sottolinea l’eurodeputato siciliano – è l’ennesima vicenda paradossale che grida vendetta in un mondo che sembra impazzito. Adesso vogliamo i nomi degli importatori che hanno avuto il coraggio di acquistare limoni tossici, non adatti al consumo umano nella terra che produce i limoni più buoni del mondo”.

“Nonostante l’ottimo lavoro portato avanti dagli addetti al controllo della merce che entra nei nostri confini – spiega Corrao – bisogna anche sottolineare che il susseguirsi di sequestri e merce non idonea deve far riflettere e far reagire la Commissione europea e le istituzioni responsabili. Restiamo dall’idea di inserire una regola di divieto d’importazione nelle Regioni nelle quali i prodotti come grano, agrumi e ortaggi, rappresentano un importante volano di sviluppo e un fondamento economico storico”.

“La nuova Commissione europea – conclude Corrao – prenda l’impegno di avviare una seria politica di tutela e sostegno economico alle produzioni agrumarie locali, che preveda anche l’intensificazione dei controlli e barriere anche tariffarie all’ingresso, soprattutto nel periodo di raccolta e formazione del prezzo”.

Ci aspettiamo che, alle parole, Corrao faccia seguire i fatti. La globalizzazione dell’economia sta distruggendo non soltanto l’agricoltura siciliana, ma tutta l’agricoltura italiana. Prepari, l’onorevole Corrao, una proposta di barriera tariffaria a tutela delle produzioni agricole siciliane e la sottoponga alla nuova Commissione europea.

Siamo certi che Corrao – che come tutti sappiamo è un autorevole esponente del Movimento 5 Stelle in Sicilia – non abbia nulla a che spartire con Luigi Di Maio, quello che si è rimangiato gli impegni assunti con gli elettori a Taranto, per bloccare la follia dell’ex ILVA, e nel Salento, per bloccare la TAP.

Corrao dimostri che le sue non sono solo promesse: formuli una proposta operativa a tutela degli agricoltori siciliani. La Commissione europea dirà di no? Bene, a informare gli agricoltori siciliani, in caso dell’eventuale ‘No’ della Commissione europea, penseremo noi.

P.s

Proprio stamattina abbiamo dato notizia dell’imminente arrivo, nel porto di Pozzallo, di una nave carica di grano estero:

 

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