Contro la ZTl di Palermo pronta l’azione collettiva dell’Unione dei Consumatori

12 gennaio 2018

Dopo l’avvocato Nadia Spallitta, che ha già annunciato una class action per bloccare una ZTL che, sotto il profilo giuridico- amministrativo presenta ‘buchi’ da tutte le parti, entra in azione anche l’Unione dei Consumatori, che illustra ai cittadini cosa fare per difendersi da un Comune che vorrebbe risanare i propri conti sulla pelle dei cittadini. Quando arriverà il pronunciamento del TAR Sicilia?  

Il Comune di Palermo fa ‘cassa’ con la ZTL. Migliaia di multe per la ‘gioia’ di un’amministrazione comunale che vorrebbe far quadrare i conti sulla pelle dei cittadini. La sensazione, però, è che questa storia non finirà a tarallucci e vino (com’è accaduto, per esempio, con le contestatissime elezioni comunali di Palermo del 5 giugno dello scorso anno: contestazioni finite sotto la’sabbia’). Sullo sfondo si profila la class action annunciata da Nadia Spallitta, esponente di Articolo 1 (soggetto politico confluito nella lista Liberi e Uguali). E adesso anche un’azione collettiva annunciata dall’Unione dei Consumatori. 

Il tutto in attesa che i giudici del TAR Sicilia (Tribunale Amministrativo Regionale) decidano il merito di un ricorso: ma è così difficile per i signori magistrati amministrativi pronunciarsi in tempi celeri visto tutto quello che sta succedendo?

Intanto, fa sapere l’Unione dei Consumatori, sono oltre centomila i cittadini incappati nelle maglie della Zona a Traffico Limitato (ZTL) a Palermo.

“Una vera e propria mannaia per gli automobilisti – si legge nel comunicato dell’Unione dei Consumatori – finiti nelle immagini delle telecamere piazzate nei 5 varchi di porta Felice, piazza Santo Spirito, piazza Giulio Cesare-via Roma, via Porto Salvo-Cala, piazza Verdi-teatro Massimo, via Gagini-piazza Colonna. Dal caso sollevato in 24 ore sono stati centinaia i cittadini che si sono rivolti all’Unione dei Consumatori ed hanno lamentato la ricezione di svariati verbali. I molti casi si è trattato di verbali seriali elevati nel medesimo giorno”.

“Dopo una attenta ricognizione e studio da parte della nostra consulta giuridica – dichiara il presidente dell’Unione dei Consumatori, Manlio Arnone – siamo giunti alla conclusione che ricorrono diverse anomalie e che in molti casi si può agire per tentare l’annullamento dei verbali. Pertanto abbiamo predisposto un vademecum utile agli automobilisti. Sono contestabili i verbali elevati nella stessa giornata; quelli per pass scaduti (in questo caso si consiglia un pronto rinnovo del pass); quelli notificati oltre il 90esimo giorno dalla data dell’infrazione e sono contestabili i verbali elevati in prossimità di alcuni varchi (questa valutazione viene fatta per ogni singolo caso)”.

“Per fare ricorso ci sono solo 30 giorni dalla data di notifica del verbale, se nei verbali ricevuti – conclude Arnone – ricorre uno o più dei presupposti citati. Il consiglio è di contattarci immediatamente per potere beneficiare dell’iniziativa collettiva, nelle more di un incontro nei nostri uffici. L’invito è di inviarci i verbali, per una prima valutazione, a mezzo mail all’indirizzo: info@unionedeiconsumatori.it, in ogni caso, è consigliabile fare istanza di accesso agli atti (presso il Comando di Polizia Municipale di via Dogali 1, Palermo) e chiedere di verificare l’esistenza di ulteriori verbali ancora non notificati e copia della documentazione fotografica relativa all’infrazione”.

Per ogni chiarimento si può contattare la segreteria dell’Unione dei Consumatori, dal lunedì al venerdì dalle ore 09 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19, ai numeri di telefono 0916190601 – 0919767830 – 0918439038.

Sulla vicenda, come già ricordato, è già intervenuta Nadia Spallitta, già vice presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo.

“Ritengo che la maggior parte delle multe elevate per violazione delle ZTL sia illegittima essendo le stesse ZTL un provvedimento illegittimo sotto numerosi profili”.

“In primo luogo – dice Nadia Spallitta – questo strumento serve a limitare l’inquinamento atmosferico secondo studi scientifici e analisi del territorio (flussi viari, condizioni ambientali ecc…) inseriti nel Piano Generale del Traffico Urbano ed aggiornati ogni due anni. Il nostro Piano del Taffico – sottolinea Spallitta – si fonda su studi ultradecennali e non è mai stato aggiornato. Per esempio, non si occupa del sistema del Tram e dei flussi viari alla luce delle nuove pedonalizzazioni; non tiene conto dell’attuale numero di corse degli autobus, né dei dati sull’inquinamento atmosferico, né prevede zone bianche adeguate rispetto ai parcheggi a pagamento”.

La responsabile regionale per le questioni ambientali e territoriali di Articolo 1 fa notare che “tra le altre cose, la disciplina delle tariffe connesse con le ZTL deve rientrare nella competenza del Consiglio comunale, come stabilito da una recente legge regionale. Invece, a Palermo, tutti gli atti del regime tariffario delle ZTL sono stati decisi o dal sindaco o dalla Giunta con difetto di competenza e come tali potrebbero essere disapplicati dal giudice”.

Va ricordato inoltre, aggiunge Nadia Spallitta, “che sulle ZTL ci sono due ricorsi pendenti al TAR Sicilia e che sia il TAR, sia il CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa, in Sicilia organo di appello del TAR) hanno invitato l’amministrazione comunale a dotare le ZTL di strumenti di mobilità pubblica alternativa per consentire un accesso libero e gratuito in quella parte di territorio. Invece – osserva ancora Nadia Spallitta – proprio il Centro storico non solo non è raggiungibile dal Tram, ma subisce anche le gravi conseguenze del taglio alle corse degli autobus e mancano anche i parcheggi. Situazioni che rendono difficile e che scoraggiano l’accesso e il transito con pesanti ricadute sulla microeconomia dello stesso Centro storico”.

“Discutibile – aggiunge l’esponente di Articolo 1 – pure la gestione delle tariffe ritenuta illegittima anche dagli ispettori ministeriali che contestano la circostanza che vede l’AMAT riscuotere le entrate della ZTL. Si tratta di un ente che non ha questo potere”.

Per finire, Nadia Spallitta osserva che “in una società povera e in piena crisi, compito dell’amministrazione comunale dovrebbe essere incentivare commercio e artigianato del Centro storico piuttosto che imporre provvedimenti che non possono essere eseguiti per inadempienza della stessa amministrazione. Mi auguro – chiosa Spallitta – che i ricorsi al TAR vengano definiti al più presto e che si valuti la sussistenza dei presupposti per una class action avverso le migliaia di multe che, a mio avviso illegittimamente, hanno colpito i cittadini”.

“Ritengo anche che la stessa amministrazione comunale – conclude l’esponente della sinistra – debba valutare la possibilità di ridimensionare le multe in considerazione della crisi economica che investe la città e che debba procedere alla revisione delle tariffe e all’aggiornamento- peraltro obbligatorio- del Piano Traffico”.

Da leggere o rileggere questo articolo, dove si racconta come e perché il Comune di Palermo ‘viaggia’ verso il default:

Il Comune di Palermo sta andando al voto con un rating finanziario “E”, che significa rischio default!

E anche questo articolo dove trovate allegati alcuni degli articoli dei I Nuovi Vespri sulla ZTL di Palermo. 

 

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