Resort a Torre Salsa: “Spiagge privatizzate e riserva compromessa”

1 aprile 2017

Una interrogazione al Ministro dell’Ambiente riaccende i fari sul progetto di un complesso alberghiero nell’area naturale protetta tra Siculiana ed Eraclea Minoa. I particolari che emergono sono a dir poco allarmanti

Mentre operai e mezzi sono già sul luogo per aprire i cantieri (lo apprendiamo dal Gds), una interrogazione parlamentare torna ad accendere i fari sulla regolarità del progetto di un mega complesso alberghiero a Torre Salsa, in provincia di Agrigento. Parliamo di resort di lusso, da 45 milioni di euro (10 milioni sono contributi pubblici targati Invitalia) a pochi passi dalla riserva gestita dal Wwf. La società che lo vuole realizzare è altoatesina, si chiama Adler e ha già nel suo portafoglio altri hotel di lusso in Toscana e sulle Dolomiti.

L’autorizzazione definitiva, come vi abbiamo raccontato qua, è arrivato il 24 gennaio scorso. Un via libera che non ha placato le proteste degli ambientalisti i quali avrebbero segnalato anche alla Procura di Agrigento le possibili violazioni di leggi di tutela ambientale. Ci sarebbe un fascicolo aperto.

Il caso, come dicevamo, adesso approda sui tavoli del Governo nazionale con una interrogazione la cui prima firmataria è Claudia Mannino (M5S). E che rivela particolari a dir poco allarmanti.

Eccola:

“Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
la riserva naturale orientata «Torre Salsa» è un’area naturale protetta di 762 ettari che si estende tra Siculiana marina ed Eraclea Minoa in provincia di Agrigento, istituita dalla regione siciliana ed affidata in gestione dal 23 giugno 2000 al Wwf Italia;
la riserva – che costituisce un pregio del patrimonio naturalistico regionale e nazionale — ricade all’interno di un sito d’importanza comunitaria (SIC ITA040003) presso il comune di Siculiana;
con deliberazione della giunta comunale n. 21 del 10 marzo 2016, l’amministrazione di Siculiana ha approvato il progetto per la realizzazione di una «struttura turistico-ricettiva, ADLER mare spa-resort e centro benessere» da realizzarsi in contrada Torre Salsa, presentato dalla società Ritempra s.p.a.;
con provvedimento finale Suap n. 2 del 24 gennaio 2017, il comune di Siculiana ha autorizzato la realizzazione delle opere e degli interventi di cui al progetto de quo, lavori che dovranno avere inizio entro 1 anno dalla data di rilascio della autorizzazione richiamata ed ultimati entro 3 anni dalla data di comunicazione di inizio dei lavori;
la sopra citata struttura turistica nascerà in contiguità con i terreni della riserva di Torre Salsa, ed in parte all’interno della fascia di rispetto del sito di interesse comunitario; tale progetto prevede l’utilizzo di una parte dei tracciati interni e di alcune spiagge che saranno privatizzate e rese di esclusiva pertinenza della struttura, a discapito della piena accessibilità e fruibilità delle stesse da parte dei cittadini;
al riguardo, occorre evidenziare come alcuni dei pareri/nulla osta acquisiti durante la fase istruttoria relativa al progetto in questione (parere U.T.C. sulla conformità urbanistica, prot. n. 8579 del 25 ottobre 2011, parere azienda sanitaria provinciale, prot. n. 10535 del 6 novembre 2011, parere assessorato regionale risorse agricole ed alimentari, prot. 9521 del 2 dicembre 2011) siano piuttosto risalenti nel tempo e, pertanto, a giudizio dell’interrogante non più idonei ad assolvere appieno alla specifica funzione rispetto alla quale sono stati rilasciati e, conseguentemente, suscettibili di essere considerati privi di efficacia;
si sottolinea che, pur non potendo imprimere ad un’area una condizione giuridica di inedificabilità assoluta per il solo fatto che la stessa sia inclusa nei siti di interesse comunitario (SIC) e in zone di protezione speciale – (ZPS) Consiglio di Stato, Sez. V, sent. n. 892, dal 25 febbraio 2014 – qualsiasi intervento che degradi integralmente o parzialmente l’habitat per la cui conservazione è stata individuata l’area protetta ben potrà essere precluso;
ad avviso degli interroganti, le opere e gli interventi previsti nel progetto per la realizzazione del resort in questione possono senz’altro configurarsi — anche ai fini di una apposita segnalazione da inoltrare alla Commissione europea — quali impatti ed attività che incidono, in maniera significativa e negativa, sulla conservazione e sulla gestione del sito, il quale può essere leso non soltanto per effetto di attività dirette su quest’ultimo ma anche nell’ipotesi di minacce e pressioni che si verifichino finanche nelle immediate vicinanze dello stesso, ma che siano, tuttavia, idonee a comprometterne, totalmente o parzialmente, l’integrità –:
di quali elementi disponga il Ministro interrogato in relazione a quanto esposto in premessa, quali iniziative di competenza intenda assumere per tutelare il sito di importanza comunitaria nel quale è situata la riserva di Torre Salsa e se, ed in che modo, la realizzazione della struttura turistica in questione possa considerarsi compatibile con l’esigenza di assicurare, in ogni caso, un adeguato equilibrio tra la conservazione del sito ed un uso sostenibile del territorio, anche in ossequio ai principi comunitari di precauzione e prevenzione dell’azione ambientale”.

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