Potere al Popolo: oltre alla protesta contro Salvini non sarebbe opportuno presentarsi alle elezioni?

13 aprile 2019

Le proteste sono legittime. Me le proteste, se poi non danno vita a un soggetto politico attivo, in grado di presentarsi al cospetto degli elettori per entrare nelle istituzioni e cambiare le cose, non servono a molto. In Italia serve una sinistra per eliminare l’equivoco PD

Leggiamo la seguente nota di Potere al Popolo:

“Il Ministro dell’Interno ha annunciato che andrà a Corleone il 25 aprile.
Salvini sceglie proprio il giorno in cui ricorre la Liberazione dal nazifascismo per celebrare una lotta alla mafia mai realmente messa al centro delle politiche di sicurezza nazionale in un anno di governo, se non nella sua versione securitaria, fatta di più repressione e più controllo indiscriminato del territorio. Ci pare evidente nelle intenzioni del vice presidente del Consiglio il voler mettere in secondo piano la giornata della vittoria delle lotte di liberazione nazionale dal nazifascismo, la cui mala pianta è ancora viva in organizzazioni come Forza Nuova, Casa Pound, Fratelli d’Italia ed in tutta la galassia dei gruppi venuti fuori dalla disgregazione del MSI”.

“L’antimafia che noi rivendichiamo è invece l’Antimafia Sociale, quella dei sindacalisti martiri del secondo dopoguerra e di Peppino Impastato, la cui memoria non può essere sporcata da un individuo che fa della campagna d’odio contro gli ultimi la sua forza. Mobilitiamoci tutte e tutti contro questa grave scelta! Potere al Popolo Palermo fa appello a tutte le forze antifasciste, antirazziste, legate all’antimafia sociale, affinché si incontrino per organizzare insieme una risposta collettiva a questa grave provocazione”.

Premesso che non nutriamo alcuna simpatia per la Lega di Salvini ci chiediamo e chiediamo: ma perché Potere al Popolo non presenta una lista alle elezioni europee?

Ammesso che la mobilitazione riesca, dopo la mobilitazione contro Salvini cosa rimarrà?

Ben vengano le manifestazioni di piazza, ma poi bisogna entrare nelle istituzioni. Sennò rimangono solo le manifestazioni di protesta.

Anche in Francia ci sono manifestazioni popolari di protesta, anche molto organizzate e molto partecipate. E lì – almeno così ci sembra – il tutto dovrebbe sfociare in una partecipazione alle elezioni.

Foto tratta da tuttosesto.net 

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