Energia pulita, Salina è tra le sei isole ‘pilota’ dell’Unione Europea

19 febbraio 2019

In realtà, non c’era bisogno dell’Unione Europea per capire che le isole – soprattutto le isole degli arcipelaghi della Sicilia – devono puntare sull’energia solare ed eolica. Ma la Regione siciliana, ultima in tutto, ha bisogno che glielo ricordi la UE… Così a Bruxelles hanno inserito l’isola di salina tra quelle che faranno da apripista per la conversione verso l’energia pulita  

Clean Energy for EU Islands: SALINA Isola Pilota delle isole dell’UE, unica isola italiana selezionata per l’anno 2019

Salina – una delle sette isole dell’arcielago delle Eolie – è stata individuata come una delle sei isole pilota dell’Unione Europea che opererà per la transizione verso l’energia pulita. Un esempio che dovrebbe ispirare il maggior numero possibile di isole europee nei prossimi anni.

“La selezione delle isole dell’UE impegnate nella transizione energetica – si legge in un omunicato diffuso da Medianews – è un’iniziativa della Commissione Europea Clean Energy for EU Islands, e gode del sostegno del Segretariato delle Isole dell’UE per l’energia pulita. L’iniziativa Clean Energy for EU Islands è stata lanciata a maggio 2017 a Malta, quando la Commissione Europea e 14 Paesi dell’UE (Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Malta, Portogallo, Spagna, e Svezia) hanno firmato una dichiarazione politica. L’iniziativa della Commissione Europea avvia il processo di transizione energetica con le isole per sostenerle nel diventare più autosufficienti, prospere e sostenibili”.

“In una prima fase – prosegue il comunicato – le Isole Aran (Irlanda) Cres-Lošinj (Croazia), Sifnos (Grecia), Culatra (Portogallo), Salina (Italia) e La Palma (Spagna) svilupperanno e pubblicheranno i loro programmi di transizione verso l’energia pulita entro l’estate 2019. Le altre 20 isole lo faranno entro l’estate 2020. Queste altre isole sono:
• Hvar, Croazia • Nuova Caledonia, Francia • Pantelleria, Italia • A Illa de Arousa, Spagna • Brač, Croazia • Creta, Grecia • Azzorre, Portogallo • Gotland, Svezia • Korčula, Croazia • Samos, Grecia • Ibiza, Spagna • Öland, Svezia • Kökar, Finlandia • Cape Clear, Irlanda • Maiorca, Spagna • Orkney, Regno Unito • Marie-Galante, Francia • Favignana, Italia • Minorca, Spagna • Isole Scozzesi, Regno Unito”.

Dice Dominique Ristori, Direttore Generale per l’Energia presso la Commissione Europea:

“Le 26 isole selezionate mostrano un notevole potenziale ed entusiasmo per lo sviluppo di forti e durature collaborazioni con gli stakeholder interessati alla transizione verso l’energia pulita. Avviandosi su questa strada, non solo diventeranno più autosufficienti e prospere, ma forniranno anche esempi stimolanti per le altre isole e per l’Europa nel suo complesso. Ciò a sua volta aiuterà l’UE a raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi in materia di clima ed energia”.

“Ci sono più di 2 mila e 200 isole abitate nell’Unione Europea – prosegue il comunicato di Medianews -. Nonostante l’abbondanza di fonti di energia rinnovabili, come l’energia eolica, solare e del moto ondoso, molte di queste dipendono attualmente da costose importazioni di combustibili fossili per il loro approvvigionamento energetico. La transizione energetica pulita può aiutare le isole non solo a diventare più autosufficienti e prospere, ma anche a sbloccare nuove opportunità di lavoro nelle loro comunità”.

In effetti – almeno per quella che è la situazione negli arcipelaghi siciliani – il ritardo, in materia di valorizzazione delle energia alternative è incredibile. Le isole degli arcipelaghi siciliani, già da tempo, avrebbero dovuto valorizzare l’energia solare e l’energia eolica (e, nel caso di Pantelleria, anche l’energia geotermica).

Ma non hanno fatto niente di tutto questo. L’energia è sempre stata fornita dagli idrocarburi, inquinanti per definizione. Persino i dissalatori, là dove presenti, funzionano con combustibile fossile.

“L’obiettivo del Clean Energy for EU Islands Secretariat – leggiamo sempre nel comunicato di Medianews – è quello di aiutare il maggior numero possibile di isole europee a intraprendere e far progredire la transizione verso l’energia pulita. La chiave del successo della designazione di Salina a questo prestigioso ruolo di Isola pilota delle isole dell’UE è il risultato di un lungo percorso iniziato con l’adesione dei tre Comuni dell’isola – Leni, Malfa e Santa Marina – al Patto delle Isole, unica partecipazione di piccola isola italiana, e successivamente al Patto dei Sindaci, promosso dalla Regione siciliana”.

“In questo ambizioso progetto di Isola pilota dell’UE, oltre ai Comuni di Leni, Malfa e Santa Marina, sono coinvolti l’ENEA, in qualità di capofila, il Dipartimento Energia dell’assessorato regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Marevivo, l’Associazione Albergatori Salina Isola Verde ed il consulente dei tre sindaci, ingegner Filippo Martines”.

Una mappa interattiva con ulteriori informazioni sulle isole selezionate per il supporto da parte del Clean Energy for EU Islands Secretariat è disponibile al link https://www.euislands.eu/26-islands-launch-transition

Foto tratta da Eolie Sicily in tour

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