La citazione/ La questione meridionale vista da Don Luigi Stuzo

17 febbraio 2019

Nel lontano 1923 Don Luigi Sturzo, fondatore della dottrina del Cattolicesimo sociale italiano, parlava del Sud da uomo del Sud. E si batteva per far diventare la questione meridionale “pensiero generale degli italiani” 

“Per arrivare a un risultato sicuro, occorre anzitutto rifare il nostro orientamento, superare la formula dualistica che pone in antitesi Mezzogiorno e governo, anzi Mezzogiorno e Stato, come due entità diverse e in contrasto, come se noi meridionali non fossimo elementi e forze costitutive dello stesso governo e dello Stato italiano. Anzi occorre fare un passo ancora più decisivo. Occorre superare il nostro stato psicologico che ci mette in condizioni di inferiorità, perché nell’accentuare questo contrasto e nel riportarlo alle condizioni diverse con le altre Regioni d’Italia (specialmente del Nord), sembra che si attenda un ausilio esterno, lontano, invocato, invece di creare noi un programma politico della questione meridionale, tale da divenire nostra convinzione, nostra formula, nostra forza (al di sopra dei partiti politici che ci dividono) e farlo divenire, con la efficacia delle minoranze convinte, pensiero generale degli italiani. È possibile ciò? Ci saranno questi uomini, questi partiti, questo «club» intellettuale che creerà nel Mezzogiorno la sua nuova coscienza e la sua nuova forza?”.

(Don Luigi Sturzo, Il Mezzogiorno e la politica italiana 1923 

Foto tratta da Roma Sette

 

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