I grillini del Consiglio comunale di Palermo chiedono lo stop al Tram in via Libertà

13 febbraio 2019

Finalmente una svolta nel Movimento 5 Stelle di Palermo, che dopo aver ‘sistemato’ le cose nel gruppo consiliare ha cominciato a fare opposizione sulle cose concrete: per esempio, sul Tram in via Libertà senza VIA e senza VAS. Le contraddizioni della ‘sinistra’ della città, che non sembra affatto scandalizzata dalla mancanza di controlli ambientali su certi appalti ferroviari…

Domenica scorsa, nel corso di un convegno andato in scena a Palermo, a Sala delle Lapidi, sede del Consiglio comunale della città, l’ex capogruppo del Movimento 5 Stelle, Ugo Forello, ha detto che “l’amministrazione comunale di Leoluca Orlando rimarrà in carica altri quattro anni e bisogna collaborare”. Forse parlava a titolo personale, perché i grillini presenti in Consiglio comunale hanno tirato un ‘siluro’ a quella che è l’operazione che più interessa, in questo momento, il sindaco Orlando: le nuove tre tratte e mezzo del Tram, appalto da 450 milioni di euro!.

“Il Movimento 5 Stelle – leggiamo nella pagina Facebook del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Antonino Randazzo – con un ordine del giorno presentato in Consiglio comunale CHIEDE il ritiro in AUTOTUTELA dell’approvazione in linea tecnica ed economica del progetto preliminare per le linee A – B – C -E1 del TRAM”.

“Un progetto – leggiamo sempre nel post di Antonio Randazzo – con punti poco chiari e che non ci convince affatto. Un progetto su cui pende già un ricorso presentato al TAR Sicilia da circa 60 fra liberi professionisti, commercianti, associazioni e i quali hanno rilevato peraltro l’assenza di VAS e VAS”.

“Un progetto – leggiamo sempre nel post – nato senza una previa consultazione popolare e che rischia di sfregiare la via Libertà. In democrazia una scelta del genere viene ponderata, discussa, ascoltando il parere dei cittadini con un dibattito pubblico come previsto dalla Convenzione di Aarhus, un trattato internazionale volto a garantire all’opinione pubblica e ai cittadini il diritto alla trasparenza e alla partecipazione”.

“Ed è per questi motivi – conclude il post – che chiediamo il ritiro in AUTOTUTELA dell’approvazione del progetto di fattibilità tecnico economica (progetto preliminare) e dell’approvazione della variante al vigente Piano Regolatore Generale. Basta subire scelte improvvisate, poco trasparenti e senza la partecipazione dei cittadini. Palermo merita altro!”.

Finalmente, dopo un silenzio durato molto a lungo, i grillini del Consiglio comunale di Palermo hanno preso una posizione chiara sul Tram.

Dubbi sulle nuove tratte di Tram sono già stati espressi dal parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Aldo Penna:

“Il progetto di una nuova linea di Tram lungo via Libertà, a Palermo, senza una previa consultazione popolare, dimostra che la battaglia che il Movimento 5 Stelle sta conducendo in Parlamento per dare la parola ai cittadini con i referendum è più che giusta. Il riferimento è al disegno di legge sui referendum che, non a caso, nel Parlamento nazionale, è avversato dalla vecchia politica che – Palermo ne è l’esempio – non ne vuole sapere di far pronunciare i cittadini sulle grandi scelte strategiche.

“Dopo aver ‘immolato’ sull’altare degli appalti a ruota libera dell’Anello ferroviario la piazza più importante della città, cioè piazza Politeama, una piazza oggi sfregiata, dove sono stati abbattuti gli alberi e dove i lavori sono oggi bloccati e tali resteranno per chissà quanti anni ancora – prosegue Penna – l’amministrazione comunale ha deciso, senza ascoltare la città, che il Tram dovrà attraversare tutta la via Libertà, ovvero, la via principale di Palermo”.

Anche Penna ha citato la Convenzione di Aarhus:

“Bene hanno fatto gli autori del ricorso a sottolineare anche questo particolare, che nella nostra società è oggi il cuore della democrazia”.

“Nella passata legislatura il centrosinistra, che governava il nostro Paese e la Regione siciliana – osserva Penna – toglieva risorse finanziarie alla stessa Regione, ai Comuni e alle Province della nostra Isola, istituzioni che oggi si ritrovano senza soldi, nell’impossibilità, in molti casi, di assicurare i servizi essenziali ai cittadini. Contestualmente – e questo è forse l’aspetto politicamente ‘criminale’ di questa vicenda – restituiva una parte di questi soldi ad alcune amministrazioni comunali della stessa parte politica per organizzare lucrosi appalti”.

“Una di queste città è Palermo – dice Penna – dove si riducono i servizi ai cittadini (la gestione dei rifiuti è un disastro, ma la ‘Grande informazione’ tace: forse perché il sindaco non si chiama Virginia Raggi) e dove gli studenti delle scuole cittadine sono senza riscaldamenti e, in alcuni casi, con gli edifici scolastici che cadono a pezzi. Ma dove, contemporaneamente, sono già pronti 450 milioni di euro per nuove linee di Tram. Nuovi appalti per gli amici, sotto il segno di una finta democrazia partecipativa. Ennesima dimostrazione che il centrosinistra, a Palermo, riesce ad organizzare solo affari e appalti sulla pelle dei cittadini”.

Sulla decisione presa da un’amministrazione comunale che pensa di realizzare tre nuove tratte di Tram – una delle quali in via Libertà, la via più importante di Palermo – facendo a meno dei controlli ambientali, c’è già il citato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia (DEL QUALE ABBIAMO RIFERITO QUI).

Della mancanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale Strategica (VS) stupisce il silenzio della cosiddetta ‘sinistra’ di Palermo, per la quale la ‘legalità, a quanto pare, vale solo per tutti, tranne che per gli amici e sodali…

Foto tratta da palermotoday 

 

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