Ponte sullo Stretto di Messina: si fa, non si fa, si fa, non si fa, si fa, non si fa…

18 gennaio 2019

Si deve realizzare o no il Ponte sullo Stretto di Messina? La prima e unica volta che ci hanno provato è finita con il pagamento delle penali… L’11 ottobre del 2016 Matteo Renzi sembrava avere chiuso la partita: “Non è una priorità”. Ora il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, che non riesce nemmeno a sistemare le strade provinciali lo rilancia…

di Antonino Privitera

C’era una volta… si narrava che addirittura Annibale fu il primo ad avere realizzato un ponte per fare passare gli elefanti… Poi ci sono stati i raccontatori di favole, oggi abbiamo chi – scusate il termine, che a Messina è un comune intercalare per definire banalità – ci inonda di “m…”!

Leggiamo infatti che il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ripropone la sua convinzione sull’opportunità di realizzare il rinomato “Ponte sullo Stretto di Messina”.

E’ una riprova che col tempo si cambia. L’Onorevole Musumeci, in virtù dei comportamenti corretti e concreti, che gli sono stati attribuiti con l’incarico di Presidente della Provincia di Catania, ha ottenuto i consensi per guidare la Regione.

Invero, anche a causa dell’endemico vizio – votato al dolce far nulla – che acquisiscono gli eletti, non riesce a produrre altro che parole…

E così , per mantenere il ritmo, piuttosto che fornire risposte ai bisogni del siciliani, divaga…

Non vogliamo annoiarvi con le solite elencazioni , restiamo al tema del Ponte sullo Stretto.

Non con la solita scaletta temporale, perché dovremmo partire dagli anni ‘50 del secolo scorso, quindi con il bando di Concorso internazionale del 1968… Fino al mese di ottobre del 2011 quando la UE non prevede più alcuna voce riguardante il Ponte sullo Stretto di Messina.

Quindi saltiamo molti passaggi più importanti del XXI secolo e accenniamo solo alcune tappe riportate dall’autorevole Agenzia UFFPOST:

9 ottobre 2012 – Il Ponte che non c’è costa 300 milioni di euro (il Governo Monti mette nel DEF 300 milioni come penalità per chiudere la pratica del Ponte).

3 gennaio 2014 – “Ponte si paga da solo. Dall’opera 10 miliardi allo Stato, lavoro a 40mila persone”. Riapre la pratica Mario Ciucci, Presidente dell’ANAS (da non confondere Pietro Ciucci, Amministratore delegato della società Stretto di Messina).

19 settembre 2014 – Ponte sullo Stretto di Messina, il “ricatto gentile” di Impregilo a Matteo Renzi:

“Se riparte l’opera niente penale”.

29 ottobre 2014 – Ponte sullo Stretto di Messina, sul Def compare un finanziamento da quasi 1,3 miliardi alla società. Protestano Sel e M5S.

11 novembre 2014 – Ponte sullo Stretto di Messina, Maurizio Lupi:

“Nessuna risorsa per realizzarlo”.

29 settembre 2015 – Ponte sullo Stretto di Messina. Il governo apre:

“Sia una struttura ferroviaria”.

30 settembre 2015 – Ponte sullo Stretto, Angelino Alfano è deciso:

“Si farà, è necessario”. Ma il governo smorza i toni. Salvini: facciamo referendum.

6 novembre 2015 – Ponte sullo Stretto. Matteo Renzi incontrerà Pietro Salini lunedì in Arabia Saudita

Si vedono lontano dallo Stretto per parlare dello Stretto. O meglio: del Ponte sullo Stretto di Messina. Matteo Renzi e Pietro Salini.

Tratto dall’ANSA:

11 novembre 2015 – Ponte sullo Stretto di Messina, Graziano Delrio:

“Non siamo in grado di quantificare le penali per lo stop all’opera, dopo le parole del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che hanno riaperto il dibattito sul Ponte di Messina”.

13 novembre 2015 – Ponte sullo Stretto di Messina, Pietro Salini al Corriere della Sera:

“Dall’opera 10 miliardi per lo Stato” .

“Il Ponte sullo Stretto di Messina è un’opera che si autofinanzia, da cui lo Stato potrebbe ottenere circa 10 miliardi di euro e che darebbe lavoro a 40 mila persone”.

11 ottobre 2016 – POLITICA

• L’UOMO DEL PONTE NON ACCETTA IL NO
Pietro Salini ha più volte sostenuto pubblicamente l’azione di Matteo Renzi. Il premier, dal canto suo, ha partecipato alla festa di Salini Impregilo e ha sorpreso tutti riaprendo nuovamente il progetto del Ponte sullo Stretto, dicendo che potrebbe creare fino a 100 mila posti di lavoro e non può essere fermato da un’opposizione ideologica. Una posizione corretta in corsa, in un’intervista a Radio Popolare, in cui il premier ha detto che il Ponte “non è una priorità. Prima per me vengono la banda larga, l’edilizia scolastica, la Salerno-Reggio Calabria, le ferrovie in Sicilia e Casa Italia”.

Da allora tutto sembrava archiviato, fino a due giorni fa…

Musumeci avrà trovato i soldi per riesumare il cadavere? Speriamo di sì, magari troveranno lavoro 200.000 lavoratori!

Se ritenete utile questo excursus, siete invitati alla prossima riflessione sull’argomento…

Foto tratta da insiemeinarmonia.formufree.it

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