Ribadiamo: la responsabilità della crisi dei rifiuti a Palermo è del Comune e non della RAP

2 gennaio 2019

Siamo costretti a ribadirlo perché il sindaco Leoluca Orlando continua a chiamare in causa i dipendenti della RAP. E’ il Comune che deve trovare i soldi per onorare un contratto di servizio che, tra le altre cose, va rivisto. Una nota sindacale di qualche giorno fa racconta come sono andate le cose a Natale. E sottolinea le manchevolezze del Comune

Mentre il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, continua a ripetere che l’emergenza rifiuti che ha riempito di rifiuti la città noi siamo costretti a segnalare che in tante aree cittadine l’immondizia non è stata rimossa. E siccome il sindaco insiste a non voler ammettere le responsabilità del Comune, pubblichiamo questa nota di RSU Fit Cisl (Vincenzo Traina), Uil trasporti (Francesco Sinopoli), Fiadel (Felice Cuffaro) e Filas (Carmelo Giallombardo) del 28 dicembre. La pubblichiamo perché si racconta come sono andate le cose a Palermo in materia di mancata raccolta dei rifiuti dai giorni precedenti il Natale ad oggi:

“Apprezziamo le dichiarazione in Consiglio comunale dell’Amministratore Unico della RAP, Giuseppe Norata, il Sindaco cerchi nella macchina comunale i veri responsabili e non all’interno della RAP”.

Per la cronaca, Norata ha detto che l’azienda – cioè la RAP – non ha potuto pagare i dipendenti perché il Comune non ha erogato alla stessa RAP i fondi, come previsto dal contratto di servizio siglato tra Comune e RAP.

“Apprezziamo le dichiarazioni dell’Amministratore Unico Norata che rappresenta i fatti reali in Consiglio comunale a tutela dei lavoratori della RAP – si legge ancora nella nota sindacale -. Dispiace ancora una volta venire a conoscenza del tentativo di spostare sui lavoratori responsabilità che chiaramente sono in capo ad altri. Nel mese di Novembre, infatti, il Comune aveva trasferito alla RAP somme per pagare il netto dello stipendio di Novembre, senza i contributi, con l’impegno di mettere in condizioni l’azienda di Piazzetta Cairoli di entrare in possesso di almeno 15 milioni, per poter fronteggiare il pagamento della tredicesima, dello stipendio di Dicembre, dei contributi previdenziali dei mesi precedenti, dell’Erario, dei fornitori e dei manutentori”.

“Infatti, per le difficoltà economiche dell’Azienda – prosegue ancora la nota dei sindacati – già a metà dicembre il mancato pagamento delle officine esterne ha determinato rallentamenti nel servizio di raccolta in diverse zone della città, proprio a causa della carenza di autocompattatori”.

E’ questa è la prima responsabilità del Comune di Palermo: non avendo erogato le somme per pagare le officine esterne si è verificata una carenza di autocompattatori!

“Ricordiamo che i lavoratori erano in attesa di ricevere la tredicesima, giorno 21 dicembre – prosegue la nota sindacale – giorno in cui si è saputo che il bonifico effettuato dal Comune era ‘vuoto’ e che nella stessa giornata il sindaco in persona a Palazzo delle Aquile, davanti ad una delegazione di lavoratori, si era impegnato affinché i lavoratori percepissero la tredicesima lunedì 21, impegno anche questo non mantenuto”.

E questa è la seconda responsabilità del Comune, che ha lasciato mille e 840 dipendenti della RAP senza tredicesima.

Solo il 27 dicembre i correntisti del Monte dei Pasch di Siena hanno percepito la tredicesima e poi è toccato ai correntisti degli altri istituti di credito.

Insomma, la tredicesima è arrivata, ma con ritardo.

“Per evitare la solita ricerca del colpevole che si conclude sempre con ‘la colpa è dei lavoratori’ – si legge ancora nella nota dei sindacati – ricordiamo che il contratto di servizio sottoscritto tra Comune e RAP nel 2014 recita testualmente: ‘Nei festivi infrasettimanali verrà garantita la maggior parte del servizio (oltre il 50%) e nel caso di due festività consecutive il fermo del servizio sarà possibile, previa comunicazione, solo per un giorno’. Nel rispetto del contratto di servizio è bene che si sappia che nelle due giornate, di Natale e Santo Stefano, più del 50% dei lavoratori era regolarmente a lavoro, come certificato dalle tonnellate di rifiuti raccolte e conferite in discarica, circa 500 tonnellate raccolte il 25 e circa 750 tonnellate raccolte il 26”.

Nonostante non fossero stati pagati, i lavoratori della RAP erano in servizio a Natale e a santo Stefano!

“L’emergenza che si sta vivendo oggi – spiega la nota sindacale – non è altro che la conseguenza di un contratto di servizio inadeguato. Da tempo infatti se ne aspetta la rivisitazione, includendo servizi che oggi la RAP svolge senza somme aggiuntive: ad esempio, la raccolta dei rifiuti ingombranti, la bonifica di grandi postazioni di rifiuti abbandonati, il Tmb (Trattamento meccanico biologico) che oggi è totalmente a carico di RAP, e anche dal mancato flusso regolare di risorse economiche da parte del Comune all’azienda RAP. Ed ancora, si chiede di intervenire immediatamente sul tema della carenza del personale che è passato da 2450 dipendenti (epoca Marino) ai 1840 di oggi”.

Su questo punto non siamo molto d’accordo con i sindacati, perché 1840 persone non sono poche. Semmai la domanda è: quante di queste 1840 dipendenti della RAP lavorano in giro per la città?

P.s.

Scusate, perché la RAP, per la manutenzione e la riparazione dei mezzi ricorre a soggetti esterni? 

 

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